Il rabbino che si arrese a Cristo e che fece smettere di “protestare” alcuni protestanti
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Il rabbino capo di Roma durante la
Seconda Guerra Mondiale, Israel Zolli, si convertì al cattolicesimo.
Scelse di farsi battezzare, nel 1945, col nome di Eugenio Pio, in onore
di Pio XII (al secolo Eugenio Pacelli), come segno di gratitudine per
tutto quello che il Papa aveva fatto per il popolo ebraico durante la
persecuzione nazista. Anche la moglie Emma e la figlia Myriam si
convertirono.
Zolli divenne un importante studioso
della Sacra Scrittura. Si concentrava soprattutto sullo studio delle
profezie anticotestamentarie compiutesi nella persona di Gesù Cristo.
Sperava che tutto il suo popolo d’origine avrebbe riconosciuto,
finalmente, in Gesù Cristo il messia promesso dal Dio di Abramo, Isacco e
Giacobbe.
Verso i primi anni Cinquanta del secolo
scorso – quando i suoi studi divennero famosi in tutto il mondo, ma
soprattutto furono osteggiati nel novello stato israeliano – fu
contattato da alcuni pastori protestanti, i quali gli chiesero un
incontro privato. Zolli era un po’ perplesso, ma accettò.
I “buoni pastori” protestanti offrirono a
Zolli ingenti somme di denaro affinché, con i suoi studi sulla Sacra
Scrittura, trovasse le “prove” della falsità del primato di Pietro.
Zolli rifiutò con sdegno e indicò loro la porta. I pastori, prima di
lasciare la stanza, gli chiesero perché avesse “scelto” la Chiesa
cattolica e non una di quelle protestanti.
Il prof. Zolli, sorridendo, rispose:
«Non voglio mettere in imbarazzo nessuno chiedendo: “Perché avete
aspettato millecinquecento anni prima di protestare?”. La Chiesa
cattolica fu riconosciuta nel mondo cristiano come la vera Chiesa di
Cristo per quindici secoli consecutivi. E nessuno può fermarsi alla fine
di questi 1500 anni e dire, solo allora, che la Chiesa cattolica non è
la Chiesa di Cristo, senza mettersi in un serio imbarazzo. Posso
ammettere l’autenticità di una sola Chiesa, quella annunciata a tutte le
creature dai miei stessi antenati, i dodici apostoli che, come me, sono
usciti dalla Sinagoga».
BIBLIOGRAFIA
“Il Rabbino che si arrese a Cristo”, di Judith Cabaud (San Paolo, 2002).
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