la sete di "infinito"
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«Cosa dunque ci gridano questa avidità e questa impotenza, se non che un tempo ci fu nell’uomo una vera felicità, di cui ora gli restano soltanto il segno e la traccia del tutto vuota, che egli tenta invano di riempire con tutto quanto lo circonda, chiedendo alle cose assenti quanto non ottiene dalle presenti? Aiuto di cui sono tutte incapaci, perché questo abisso infinito non può essere colmato se non da un oggetto infinito».
Pascal, da Pensieri
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