L’eco del Big Bang: il trionfo della ‘abominevole’ fisica della Genesi
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Di Enzo Pennetta - 19 marzo 2014 8 Commenti
Le antenne del BICEP2
La scoperta delle onde gravitazionali del Big Bang conferma quella che fu l’intuizione del fisico gesuita Lemaitre.
Ma ormai la falsa contrapposizione tra fede e scienza è così diffusa che resiste anche alle smentite più documentate.
Come era giusto che fosse la notizia della rilevazione delle onde gravitazionali seguite al Big Bang
ha avuto la massima visibilità, per avere una rapida idea di cosa siano
le onde gravitazionali si può vedere un breve filamato realizzato
dall’INFN:
Della notizia se ne sono occupati un po’ tutti i media, riportiamo su tutti l’articolo pubblicato su Le Scienze online “L’impronta delle onde gravitazionali sull’eco del big bang” che così presenta la scoperta:
Annunciata oggi ad Harvard la rilevazione degli effetti diretti delle onde gravitazionali sulla radiazione cosmica di fondo, l’eco fossile del big bang. La scoperta, effettuata grazie all’osservatorio BICEP in Antartide, conferma dal punto di vista sperimentale l’esistenza di questo tipo di onde previste dalla teoria della relatività generale di Einstein e rafforza la teoria cosmologica dell’inflazione, secondo cui l’universo appena nato avrebbe subito una rapidissima espansione
Si tratta della seconda conferma sperimentale dell’ipotesi sull’origine dell’Universo conosciuta col nome di Big Bang (la prima si ebbe nel 1964 con la scoperta della radiazione cosmica di fondo da parte di Wilson e Penzias) e proposta dall’astronomo gesuita George Lemaitre col nome originale di “teoria dell’atomo primordiale”
che nel 1931 la propose per spiegare l’allontanamento delle galassie
rilevato grazie al fenomeno del red shift. La teoria fu rigettata come “abominevole” da Einstein che vide in essa uno sfacciato tentativo di proporre in fisica il racconto della Genesi.
Parole non meno dure furono usate dal fisico Arthur Eddington che definì “ripugnante” l’idea che l’Universo avesse avuto un inizio, per finire con l’astronomo Fred Hoyle
che proprio in opposizione alla teoria di Lemaitre coniò in un ciclo di
trasmissioni sulla BBC il termine derisorio di teoria del “grande
botto” (Big Bang) che per ironia della sorte fu quello che poi passò
alla storia.
Le onde gravitazionali sono insieme il
trionfo di Lemaitre ed Einstein che le aveva previste nella teoria della
Relatività Generale, eppure, nonostante il clamoroso esempio di
Lemaitre, ci sarà ancora chi sosterrà che fede e scienza sono
incompatibili e lo farà sulla base di vecchie leggende, nonostante
quelle leggende siano ormai smontate anche da parte di ambienti che
davvero non sono accusabili di simpatie verso il cristianesimo. Il
riferimento è all’articolo pubblicato proprio nelle stesse ore sul National Center for Science Education (che ha come fine quello di difendere negli USA l’insegnamento dell’evoluzionismo contro i creazionisti) intitolato “Why Did Cosmos Focus on Giordano Bruno?“.
L’articolo è ricco di riferimenti a
documenti e citazioni che smontano il falso mito che Giordano Bruno sia
stato condannato per le sue idee copernicane e che addirittura si possa
annoverare tra gli uomini di scienza, eppure nei commenti i lettori del
NCSE sono più realisti del re e si rifiutano di pensare che tra fede e
scienza non vi sia conflitto.
Mentre Lemaitre trionfa (senza venire in
genere ricordato) paradossalmente resta ancora lunga la strada per
riportare la verità sul rapporto tra fede e scienza.
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