LISOZIMA
Prof. DI BELLA
Prof. DI BELLA
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Il lisozima trova
ampie indicazioni antinfettive e immunostimolanti per le sue capacità di lisare
molte varietà di virus, protozoi e batteri, oltre che per l’attivazione
dell’immunità naturale, di cui è un componente. È estremamente maneggevole per
l’assenza di tossicità e di rischio di sovradosaggio. Queste
caratteristiche, unitamente all’ampio spettro d’azione e all’efficacia, ne
consigliano l’applicazione in ogni infezione, soprattutto in situazioni di
immunodepressione e virosi recidivanti che spesso precedono e favoriscono
l’insorgenza di patologie neoplastiche. Il suo ruolo nell’incremento della
resistenza alle flogosi batteriche e virali è scientificamente documentato così
come l’associazione della sua carenza alla fragilità degli epiteli aerodigestivi
superiori e alla frequenza ed intensità di recidive. Anche se non svolge un’
azione antitumorale diretta, può agire indirettamente attivando macrofagi e
cellule immunitarie e l’immunogenecità delle popolazioni neoplastiche.
Attraverso la lisi di cellule batteriche e virali, può liberare molecole ad
attività immunitaria e antitumorale. Potenzia
decisamente l’effetto antibatterico degli antibiotici, che a seconda delle
condizioni, in alcuni, casi può anche sostituire e sempre integrare e
potenziare Nelle patologie neoplastiche limita notevolmente il deficit
immunitario indotto dai trattamenti chemioterapici. È sempre indicato
nei tutte le infezioni virali con particolare efficacia in quelle Erpetiche,
sia dell’Erpes Simplex che Zoster, (comunemente noto come Fuoco di S. Antonio).
Agisce anche sui Papilloma virus (HPV) Epstein-Barr virus (EBV),
Citomegalovirus (CMV), Adenovirus (ADV), Virus influenzali. Si è rivelato
efficace anche nelle infezioni dovute a protozoi quali Trichomonas, Treponema e
Spirochete.
Nelle lesioni del cavo orale o
delle vie aerodigestive superiori, è consigliabile fare sciogliere in bocca
lentamente una compressa da 500 mg nell’arco della giornata, anche 10 al dì, un
dosaggio maggiore non sarebbe tossico, ma inutile. Le sue proprietà antibatteriche sono dovute all’attività enzimatica e a
lisi delle capsule dei germi, può infatti distruggere in pochi minuti alcuni
ceppi batterici gram positivi. La presenza di questo enzima, che Fleming
battezzò Lisozima, in alte concentrazioni nel liquido lacrimale, spiega perché
l’occhio raramente è infettato dai germi. Il Lisozima è presente nel
sangue, nei tessuti e nelle secrezioni, specialmente nel latte della donna
(mentre manca nel latte di mucca) e si trova in concentrazione elevatissima nel
cervello e nel surrene. I meccanismi d’azione antinfettivi del Lisozima sono
molteplici: lisanti, flocculanti, agglutinanti e decapsulanti. Svolge
un’effetto disintossicante su diverse tossine elaborate nell’organismo nel
corso di malattie infettive tra cui sulla tossina difterica, oltre che sui
pirogeni endogeni della febbre. Il ruolo del Lisozima nell’immunità naturale è
confermato da indagini elettroforetiche che evidenziano la sua influenza
diretta sulle globuline plasmatiche, con un incremento della frazione gamma
globulinica, nonché della properdina e dall’aumento dei tassi serici di
agglutinine, evidenti già dopo la somministrazione di dosi relativamente
modeste di lisozima (25-50 mg pro die). Migliora la fagocitosi leucocitaria;
(interessante poi la presenza di lisozima nel nucleo attivo della molecola
della stessa properdina, che svolge un rilevante ruolo nei processi
immunitari). Il lisozima nell’organismo non si trova libero, ma in forma
combinata, formando sali complessi con altri enzimi, con ormoni, con l’eparina,
con vitamine, con glicoproteine e con lipoproteine. Ciascuno di questi complessi acquista proprietà peculiari di rilevanza
fisiologica e terapeutica svolgendo attività : antivirale:· diretta come proteina basica elettropositiva
sui virus, elettronegativi;· per interazione con gli acidi nucleinici
(RNA);·
per interazione con le lipoproteine,
elementi costitutivi essenziali di tutti i virus;· 2 enzimatica sopra substrati glicoproteici
necessari per lo sviluppo dei virus;· essendo una proteina fortemente basica
denatura il virus a contenuto acido per il DNA;· antiflogistica;· antibatterica, antiprotozoaria;·
eutrofica ed anticachettica;·
cicatrizzante delle ferite;·
agglutinante;· antifebbrile;· emostatica e coadiuvante antiemofilica;·
normalizzatrice della flora batterica
intestinale.· Lo stesso Fleming constatò
l’azione lisante dell’enzima sulla Brucella abortus e, successivamente, sopra
il bacillo del carbonchio; Wolff sopra lo stafilococco, lo streptococco
emolitico, il meningococco, il gonococco e il Microbacterium tubercolosis.
Gohar riscontò il lisozima attivo sopra le forme vegetative di germi sporigeni;
Melnik e coll. confermarono le osservazioni sopra il Perfringens oedematiens ed
altri clostridi; Cabezas e Vacaro controllarono l’attività sopra stafilococchi,
gonococchi, meningococchi, pneumococchi, streptococchi; Albano sopra lo
Shigellas e il bacillo difterico. Cavallo, Myrvick e coll. , infine,
confermarono una evidente azione battericida sul bacillo di Koch dopo un
prolungato contatto con l’enzima, Giacardi e Baricalla sul Trichomonas
vaginalis e Costa e Casciano sul Treponema pallidum “. La pediatria è
una delle specialità mediche che può trarre maggior profitto dall’impiego del
Lisozima dal punto di vista immunologico, nella terapia delle infezioni virali
e batteriche, per regolarizzare la flora batterica intestinale e per la sua
favorevole influenza sopra una migliore digestione del latte vaccino e in
polvere. Il Lisozima, aggiunto al latte vaccino, provoca la formazione
di un coagulo più fine e uniformemente disperso. L’enzima permette ai fermenti
proteolitici di esercitare più facilmente la loro azione sopra coaguli più
frazionati, facilitando una più completa e facile digestione del latte, che
determina un incremento dell’assorbimento intestinale delle proteine, espresso
come un aumento della percentuale di azoto totale ingerito. Questi fatti
spiegano il benefico influsso del Lisozima sul decorso clinico dei disturbi
della nutrizione, la più pronta risoluzione dei sintomi tossici e permettono di
considerarlo come un fattore fisiologico anabolizzante di notevole interesse
pediatrico. Grazie all’aggiunta del lisozima ad un regime di alimentazione
artificiale, si può ottenere: un predominio di forme bifide dei germi
saprofitici come avviene normalmente nel bambino· alimentato al seno; una migliore digestione del latte, con
conseguente facilitazione dell’assorbimento degli aminoacidi· oltre che degli idrati di
carbonio dei grassi; un incremento
ponderale;· una minore incidenza di morbilità infettiva;· una maggiore protezione dal punto di vista
immunologico.·
DA: http://www.metododibella.org/it/notizie/2020-03-12/Covid-19-PREVENZIONE-ANTI-VIRALE-prescrizione-e-documentazione.html#.XoRokeozaUl
Dosaggio
consigliato, per bocca almeno 4 cpr al dì, da sciogliere lentamente
in bocca (con malattia in atto ogni 2 ore circa) . E’ indicata
anche l’applicazione come spray nasale (sarà disponibile a breve
in alcune farmacie) e per os almeno 3 volte al dì , dopo lavaggi
nasali
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