La Chiesa da sola non serve a niente, perché la Chiesa da sola non esiste, non è Chiesa. Il concetto vero di Chiesa è quello di essere il corpo di Cristo, e questo significa che include nel suo concetto anche il capo, altrimenti è un cadavere; il capo che è Cristo, che è il Signore. E di conseguenza la nostra forza è nella convinzione che Cristo sia il Signore della storia. Poi come la storia si snoderà è un discorso difficile da prevedere e da profetizzare. Ma siamo sicuri che la vittoria finale è di Cristo.

La Chiesa è sempre uguale a sé, perché sempre vivo nella sua identità è il Salvatore che abita e opera in lei, come sta scritto nel libro di Dio: «Gesù Cristo è lo stesso, ieri, oggi e sempre!» (Eb 13,8).

E già possiamo qui misurare la nostra fortuna di credenti. In un tempo che vede il traballare di tutto, e niente dà garanzia di durare; in una cultura che sembra derubata di ogni certezza ideale e di ogni norma riconosciuta di comportamento, la saldezza di Cristo e della sua Chiesa è una grande misericordia di Dio e ci rasserena.

Senza punti di riferimento non si può andare né avanti né indietro. Senza qualche principio sicuro non si può né ragionare né agire. Senza qualcosa di stabile cui aggrapparsi, all’uomo, naufrago sballottato nel mare dell’esistenza, non è data speranza. A noi, proprio dal permanere di Cristo e della Chiesa entro l’universale mobilità delle cose e la fuggevolezza delle mode e delle opinioni, la speranza è data, e con la speranza la possibilità di una vita davvero umana. (Se Cristo è risorto).