"Bisogna dunque essere impersonale per essere felice? La salute sta dunque nel sopprimersi? Nient'affatto, dico io, non solo non bisognerebbe sopprimersi, ma bisognerebbe anzi diventare una personalità in un grado maggiore di quello in cui si diviene nell'Occidente. Mi capite? Il sacrificio volontario, con piena coscienza e libero di ogni sforzo, il sacrificio di se stesso per il bene di tutti è secondo me l'indice di un maggiore sviluppo della personalità, della sua superiorità, di un possesso completo di se stesso, di un maggiore libero arbitrio... Una personalità fortemente sviluppata, convinta perfettamente del suo diritto d'essere una personalità, non avendo nulla a temere per sé stessa, non può fare nulla per sé stessa, cioè non può servire nessun altro scopo che quello di sacrificarsi per gli altri affinché tutti gli altri diventino delle personalità ugualmente libere e felici.
Questa è la legge della natura"
Diario di uno scrittore, Fëdor Dostoevskij
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