“Il risultato di una costante e totale sostituzione della menzogna alla verità fattuale non è che la menzogna venga ora accettata come verità e la verità diffamata come menzogna, ma che la nozione stessa di verità sia distrutta e la distinzione tra vero e falso sia obliterata. […] In un mondo sempre mutevole e incomprensibile, le masse avevano raggiunto il punto in cui credevano simultaneamente a tutto e a nulla, pensavano che tutto fosse possibile e che nulla fosse vero. […] Il soggetto ideale del dominio totalitario non è il nazista convinto o il comunista convinto, ma gli uomini per i quali la distinzione tra fatto e finzione (cioè la realtà dell’esperienza) e la distinzione tra vero e falso
Hannah Arendt, “Origini del totalitarismo”
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