MELATONINA - DAL LIBRO "IL METODO DI BELLA" -
RIASSUNTO PAGINE 29/87
La melatonina è un ormone che negli ultimi anni ha rappresentato uno dei rimedi antiaging più utilizzati a livello planetario!
In América è comunemente venduta nei drugstore e negli healt foof stor e non si contando gli studi e le ricerche che le attribuiscono poteri benefici per la ns salute a 360'!
La melatonina è il principale increto dell'epifisi (ghiandola pineale), ma, come vedremo, viene sintetizzata anche per altre vie.
La melatonina incide su molteplici funzioni biologiche, in quasi tutti gli esseri viventi, con meccanismi ed entità diverse delle varíe specie animali.
Interferisce sui meccanismi biologici, neuroendocrini, immunomodulatori, sul sistema nervoso centrale e periferico, sull'innervazione sensitiva e motoria, somatica e viscerale, sulla crasi ematica e dinamica midollare, sugli scambi emo-tissutali e sugli equilibri elettrolitici, gli scambi idrici, il tutto modulato in ritmi circadiani.
Il nome melatonina deriva dall'effetto di contrazione (dal greco tonos) della melatonina sui granuli di melanina, contenuti in quegli aggregati cellulari di rana, melanociti, responsabili del colore nero della pelle.
Perciò il termine melatonina deriva dall'azione sulla melanina (mela-) in senso riduttivo (-tonina).
La denominazione ricorda anche la serotonina, cui è molto simile chimicamente (e da cui deriva), e il pigmento cutáneo, la melanina.
La scoperta della melatonina si deve al dermatologo americano A.Lerner (intento a ricercar fattori capacità di schiarire e rendere più scura la pelle).
Nel 1958 individuò con Case, tra i componenti degli escretti epifisari, quello responsabile dello schiarimento della pelle degli anfibi (testando estratti epifisari di bovino sulla pelle delle rane), e la chiamò melatonina.
Nel 1959 Lerner con Case e Heinzelman, furono in grado di individuare la formula chimica: 5-metossi-N-acetil-triptamina.
Essa è una delle 4 frazioni isolate dall'epifisi, ognuna di queste molecole segue un propio ritmo secretivo nell'arco della giornata (ritmo circadiano).
La prima raggiunge la massima concentrazione alle ore 12,
la seconda la sera,
la terza nelle primissime ore del mattino;
la melatonina viene prodotta di notte 10 volte più che di giorno partendo da un aminoácido essenziale, il triptofano (contenuto soprattutto nei cibi animali, ma anche nelle banane, nella frutta secca e nel cacao) precursore della serotonina, convertita, in assenza di luce, in melatonina.
Questa síntesi della melatonina non avviene, come si credeva fino a qlc tempo fa solo nell'epifisi,
ma anche nella retina,
nelle ghiandole di Harder,
nelle piastrine,
nei megacariociti,
nell'apparato gastroenterico.
FATTORI INIBENTI L'AZIONE DELLA PINEALE E IL RILASCIO DI MLT
Campi elettromagnetici, luci artificiali, interleuchine proinfiammatorie (IL1, IL 6, IL 12) e farmaci come betabloccanti, inducono una epifisectomia funzionale chimica diminuendo la liberazione di melatonina.
RIMEDI PER LA STIMOLAZIONE DELLA PINEALE E IL RILASCIO DI MLT
Modesti dosaggi di TNF, interleuchina IL2, GABA, ac arachidonil etanol amidico, incrementano l'increzione epifisaria melatoninica, anche se in misura minore all'ORMONE NUTRIURETICO ATRIALE ANP.
La pineale va ormai considerara come il principale regolatore dell'omeostasi di sistema biologici vitali quali:
l'immunologico,
l'emopoietico,
il neuroendocrino,
il vascolare,
il tutto modulato in ritmi circadiani e circannuali!
L'increzione pinealica notturna è prevalentemente melatoninica mentre la diurna è METOSSITRIPTOFOLICA, luce dipendente.
Non è certa la localizzazione temporale nell'arco della giornata della CITOMETOXITRIPAMINA, il cui picco coincide probabilmente col primo pomeriggio, mentre quello del CITOMETOXIINDOLACETATO col primo mattino!
L'attività pinealica si svolge pertanto nell'arco delle 24ore e oltre ai 4 indoli citati comprende probabilmente tutta una serie di péptidi come il tripeptide EPITALAMINA, evidenziato da ricercatori russi.
*NOTA BENE Questo ritmo fisiologico della pineale, con un rapporto 3/1 tra increzione notturna e diurna di melatonina, è invertito nei pazienti oncologici in misura proporzionale all'aggravarsi della malattia!
*I cronobiologi ritengono che i cicli sía giornalieri, che annuali, influenzino la maggior parte, se non tutti gli aspetti rilevanti dell'oncologia, come la prevenzione, la diagnosi e il trattamento del cancro!
In pazienti cancerosi l'influenza regolatoria della melatonina sulla crescita cellulare è fortemente accentuata dal simultaneo abbassamento del Gh circolante (attraverso la somministrazione di SOMATOSTATINA o p-ossipropriofenone) e di PROLATTINA.
La melatonina è presente:
- nella retina,
- nelle ghiandole di Harder,
- nella mucosa intestinale,
- nel cervelletto,
- nell'epitelio delle vie respiratorie,
- nel fegato,
- nei reni,
- nelle ghiandole surrenali,
- nel timo,
- nella tiroide,
- nel pancreas,
- nelle ovaie,
- nei testicoli,
- nel bulbo della carotide,
- nella placenta,
- nell'endometrio,
- nelle mast-cellule,
- nelle cellule natural-killer,
- nei leucociti eosinofili,
- nelle cellule endoteliali,
- nelle piastrine,
- nei megacariociti!
LA MELATONINA:
- attiva la funzione citotossica dei linfociti NK;
- attiva la produzione di interferone (il più potente antivirale ad azioni antitumorali);
- esercita azione antiossidante scavanger antitumorale;
- inibisce la sintesi del DNA delle cellule neoplastiche;
- potenzia sistema enzimatici quali GLUTATIONE-perossidasi e SOD (i più potenti antiossidanti endogeni ad azione antitumorale);
- inibisce la proliferazione neoplastica, mentre aumenta l'espressione delle proteine p53 e p21 WAF 1, regola il ciclo cellulare e l'incidenza di metastasi mediante l'espressione delle proteine di adesione cellulare E-caderina edi beta 1 integrina;
- ecc ecc!
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