Allentare la presa spasmodica sulla giornata. Credo che molti stringano una parte della giornata in avidi, stretti artigli persino di notte. Ci dovrebbe essere un atto di cedimento e rilassamento ogni sera: lasciare andare il giorno, con tutto quello che contiene. E congedare tutto ciò che non si è riuscito a concludere a dovere in quella giornata, sapendo che arriverà un altro giorno. Si deve, per così dire, attraversare la notte con mani vuote e aperte. E solo dopo si può davvero riposare. E in quelle mani riposate e vuote, che non hanno voluto trattenere nulla, ognuno di noi, al risveglio, riceve un nuovo giorno.
Etty Hillesum, nata oggi (15 gennaio 1914)
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