XLIII
“A quel tempo ero più giovane
E, chissà, anche più buona;
E vi amavo, Onegin; ma
Che risposta ebbe il mio amore?
Che trovai nel vostro cuore?
Solo la severità.
A voi non diceva nulla
Una povera fanciulla
Che v’amava... Oddio! E a me, ancora,
Mi si gela il sangue addosso,
Quando penso al vostro sguardo
Freddo, al vostro predicozzo...
Non v’accuso: in quel terribile
Momento siete stato
Galantuomo voi con me,
Giusto: e io con tutta l’anima
Ve ne son riconoscente...
XLIV
“Non vi piacqui, allora, vero?
In quell’eremo, lontano
Dalla vana folla... E dunque,
Perché ora m’assillate?
Che cos’è che v’interessa?
Non sarà forse che adesso
Nel gran mondo ho da apparire?
Perché sono ricca e nobile?
Perché è invalido di guerra
Mio marito, e perciò siamo
Benvoluti dalla Corte?
Non sarà forse che ora
La mia onta, risaputa,
Vi darebbe in società
Gloria e fama a volontà?
XLV
“Piango... se la vostra Tania
Non avete ancor scordato,
Io preferirei, sappiatelo,
Stesse a me poter decidere,
Villanie da voi, sarcasmi,
Un severo, aspro rimprovero,
A un amore che m’offende
Coi suoi pianti e le sue lettere. 279
Dei miei sogni di fanciulla
Pietà almeno aveste allora,
E rispetto dell’età...
E ora? Cos’è che vi porta
Ai miei piedi? Che miseria!
Come può una mente, un cuore
Come il vostro essere schiavo
D’un volgare sentimento?
XLVI
“A me, Onegin, cosa importa,
Questo lusso, questo falso
Oro d’una vita odiosa,
Il successo nel bel mondo,
La gran villa e le serate?
Se potessi darei indietro
Tutta questa paccottiglia,
Questo sfarzo, chiasso e fumo,
Per dei libri su una mensola,
Il giardino incolto, il povero
Nostro alloggio; per quei posti
Dove per la prima volta
Ho incontrato voi, Onegin...
E lo spoglio cimitero
Dove croce e fronde vegliano
Sulla mia povera njanja..
XLVII
“Potevamo esser felici...
Per un nulla... così è andata.
Forse, ho agito da sventata.
Ma mia madre mi pregava
Fra le lacrime, insisteva;
Per la povera Tatiana
Tutto, ormai, era lo stesso...
Mi sposai. E ora, vi prego,
Mi dovete lasciar stare.
Sì, lo so, siete orgoglioso,
Ed è onesto il vostro cuore.
V’amo, non lo negherò,
Ma m’han data a un altro, e sempre
Io fedele a lui sarò.”
Nessun commento:
Posta un commento