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sabato 6 luglio 2013

il beato Martín Martínez Pascual


il beato Martín Martínez Pascual 
                              ***                      
            che sguardo di fronte alla morte !!!            
                     anzi di fronte a Cristo !!!                
El-Beato-Martín-Martínez-Pascual-pocos-segundos-antes-de-ser-fusilado.
La foto-agenzia EFE, riflette il volto di un sacerdote spagnolo, catturato dai miliziani repubblicani durante la guerra civile spagnola, alcuni momenti prima di essere fucilato il 18 di agosto del 1936. L’autore dell’istantanea è il fotografo tedesco Hans Gutmann. Il sacerdote dell’immagine è il beato Martín Martínez Pascual presbitero e martire, membro della Società di Sacerdoti Operai Diocesani. La fotografia l’aveva nel suo ufficio il Decano della Facoltà di Teologia di Madrid San Dámaso, Pablo Dominguez, morto qualche tempo fa in un incidente di montagna. Su questa fotografio, Pablo affermò: “La ottenni a Mosca, in un congresso. Mi piacque e, leggendo le frasi del riquadro, mi interessai alla cosa ancora di più. È la fotografia – mentre lo spiegava gli brillavano gli occhi, si sentiva emozionato e con voglia di imitarlo; sembrava che parlasse di sé – di un sacerdote spagnolo, il Beato Martín Martínez, operaio diocesano, naturale di Valdealgorfa (Teruel), diocesi di Saragozza. Fissatevi bene sul suo sguardo fermo, le braccia, sicuro e coraggioso…”

La carità che fece scendere Cristo dal cielo sulla terra,
innalzò Stefano dalla terra al cielo.
La carità che fu prima nel Re, rifulse poi nel soldato.
Stefano quindi per meritare la corona che il suo nome significa,
aveva per armi la carità e con essa vinceva dovunque.
Per mezzo della carità non cedette ai Giudei
che infierivano contro di lui;
per la carità verso il prossimo pregò per quanti lo lapidavano.
Con la carità confutava gli erranti perché si ravvedessero;
con la carità pregava per i lapidatori perché non fossero puniti.
Sostenuto dalla forza della carità vinse Saulo che infieriva crudelmente,
e meritò di avere compagno in cielo
colui che ebbe in terra persecutore.
San Fulgenzio di Ruspe

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