Siamo stati cercati
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Forse
che noi per primi abbiamo cercato Cristo, o non è stato lui invece il
primo a cercarci? Forse che siamo stati noi, i malati, a recarci dal
medico, e non è stato invece il medico a venire dai malati? Non è stato
forse il pastore a cercare la pecora che si era perduta, il pastore che,
lasciate le novantanove, la cercò e la trovò, riportandola lieto a casa
sulle sue spalle? Non si era forse perduta la dracma, e la donna,
accesa la lucerna, non la cercò per tutta la casa finché non l'ebbe
trovata? E come l'ebbe trovata, Rallegratevi con me, - disse alle vicine - perché ho trovato la dracma che avevo perduto (Lc
15, 4-9). Noi pure c'eravamo perduti come la pecora, come la dracma; e
il nostro pastore ha ritrovato la pecora, non senza averla cercata; la
donna ha ritrovato la dracma, ma solo dopo averla cercata. Chi è questa
donna? E' la carne di Cristo. E la lucerna? Ho preparato la lucerna per il mio Unto
(Sal 131, 17). Dunque, siamo stati cercati perché potessimo essere
ritrovati; ritrovati, possiamo parlare. Non andiamo in superbia, perché
prima d'essere ritrovati eravamo andati perduti, e siamo stati cercati. E
quelli che amiamo, allora, e che vogliamo guadagnare alla pace della
Chiesa cattolica, non ci dicano più: Perché volete farlo? perché ci
venite a cercare, se siamo peccatori? Appunto per questo vi cerchiamo,
perché non vi perdiate; vi cerchiamo perché anche noi siamo stati
cercati; vogliamo ritrovarvi, perché anche noi siamo stati ritrovati.
(S. Agostino, Commento al Vangelo di Giovanni, Omelia 7, 21)
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