ELICRISUM ITALICUM
Vorrei parlare di una pianta forse poco conosciuta e poco usata ma piena di proprietà medicinali, l’Elicrisum Italicum o elicriso. Le proprietà dell’elicriso sono state scoperte da un medico condotto, G. Santini che operava nel comune di Darfagnana (Lucca) intorno al 1945-1950. Il Santini acuto osservatore ed appassionato cultore di fitoterapia ha constatato che nella sua zona l’elicriso veniva usato con successo in medicina veterinaria per cui ha pensato di sperimentarlo sull’uomo. Ma che pianta è l’elicriso?? L’elicriso è una composita che assomiglia un po all’Achillea Millefoglie, ma molto più aromatica. Ha un fiore giallo ricchissimo di bioflavonioidi e di molte altre sostanze aromatiche, fra le quali possiamo annoverare il Nerolo, alcool triterpenico, il B- sitosterolo che ha una struttura a cinque anelli molto simile al ergocalciferolo (Vit D2), e che probabilmente viene trasformato dall’organismo in ergocalciferolo, oltre ad un altro centinaio di sostanze aromatiche ed alcoli presenti nell’essenza di cui la pianta è ricca. Le osservazioni del Santini hanno poi portato ad uno studio accurato e sperimentale di questa pianta che è salita in auge fino al 1960 per poi scendere con il bumm dell’industria farmaceutica di sintesi. Certo l’Elicrisum Italicum avrebbe risolto troppe patologie, per cui era meglio dimenticarlo. Ma quali sono le proprietà farmacologiche di questa pianta: le riassumerò in breve, altrimenti sarei costretto a scrivere un papiro. Il Santini avendo constatato che l’elicriso veniva usato nelle patologie respiratorie degli animali, ha voluto provarlo su alcuni asmatici riportando dei risultati sorprendenti. Allora ne ha esteso l’uso a tutti i suoi asmatici, con risultati eccezionali. Ma poiché fra questi asmatici vi era chi soffriva di dolori reumatici ha constato che scomparivano anche i dolori reumatici, ma non solo, fra questi asmatici vi era chi soffriva di cefalea e si è visto scomparire la cefalea, vi era chi soffriva di insonnia, ed ha risolto i suoi problemi di insonnia, non solo, ma vi era chi soffriva di malattie della pelle e si è visto risolte le sue patologie cutanee. Il Santini ha deciso di estendere l’uso dell’elicriso a molte altre patologie, e cosa ha scoperto?? Che l’elicriso era utile in molteplici patologie, le riassumerò in breve:
Tutte le malattie dell’apparato respiratorio, in particolare bronchiti subacute e croniche dove la pianta, grazie alla sua essenza agisce come vero e proprio antibiotico
Nella Pertosse dove ha riportato risultati sorprendenti, con risoluzione della malattia in due o tre giorni oltretutto anche nel bambino piccolo la pianta non manifestava alcuna tossicità: vorrei ricordare a questo proposito che la pertosse è causata da un bacillo, Bordetella Pertussis, molto resistente agli antibiotici, per cui si sono inventati il vaccino, un vaccino oltretutto assai pesante soprattutto per il bambino piccolo. Con l’uso di un estratto di Elicrisum si sarebbe potuto fare a meno del vaccino (quando mai!!!!)
In tutte le malattie allergiche sia respiratorie che sistemiche, in particolare nell’asma essenziale, nelle allergie alimentari, nell’orticaria ed Edema di Qinche dove ha risolto casi particolarmente gravi.
Nelle sindromi perivisceritiche addominali. Il Santini riferisce di aver seguito molti malati affetti da ulcere dello stomaco e da coliti spastiche che si sono completamente risolte. L’Elicrisum, è stato appurato poi, in studi succesivi, che elimina anche l’Elicobacter Pilori, ed è letale per numerosi parassiti (questo grazie ad alcuni composti presenti nell’essenza).
La Piorrea alveolare di numerosi pazienti si è completamente risolta, questo forse per un azione antibiotica dell’essenza .
Nelle dermatopatie ha ottenuto risultati sorprendenti, in particolare nella psoriasi, nell’ittiosi, e negli eczemi discrasici e professionali
Nelle ustioni e geloni, il Santini si è accorto con meraviglia che li risolveva completamente ed in breve tempo. Per le ustioni si è fatto preparare dal suo farmacista una pomata a base di estratto di elicriso, ricca di essenza, che ha dimostrato straordinarie proprietà cicatrizzanti.
Nelle malattie del fegato e delle vie biliari, anche qui il Santini ha riportato risultati sorprendenti. In particolare nelle epatopatie degenerative, anche virali, in cui la funzionalità epatica era gravemente compromessa, l’uso della pianta ha determinato la regressione dei sintomi ed un ripristino della funzionalità epatica (ed a questo punto mi viene in mente il mio caso C.L forse ha agito per l’ergocalciferolo???)
Nelle cefalee ed emicranie il Santini ha riportato risultati sorprendenti
Nelle flebiti, tromboflebiti, edemi postflebitici, sindromi vasomotorie e vascolari periferiche, tutte si sono risolte con successo.
Nelle malattie oculari, in particolare congiuntiviti acute e croniche, ottimi risultati.
Una marcata azione ipocolesterolemizzante, dove ha visto letteralmente precipitare il valore del colesterolo, anche se si trattava di forme famigliari.
Una discreta azione ipotensiva, spesso utile anche nelle ipertensioni resistenti ai farmaci.
Questa pianta umile e diffusissima dalla Toscana in giù aveva così tante proprietà. Il Santini era allibito, ogni volta che provava, una patologia anche cronica si risolveva, ma come mai?? Studi successivi hanno potuto appurare un azione cortisono simile della pianta (senza gli effetti negativi del cortisone), un azione marcatamente antibiotica, attiva su molteplici batteri sia Gram positivi che gram negativi, l’azione inoltre di stimolare fortemente il sistema immunitario, per cui si è dimostrato utile anche nelle forme virali, una marcata azione antistaminica che ne giustificava l’efficacia nelle forme allergiche. Tralascio l’enorme capitolo sull’Elicriso del libro “Piante Medicinali, chimica farmacologica e Terapia”, dei farmacologi Benigni, Captra, Cattorini (1800pagine), altrimenti dovrei scrivere un trattato. Peccato che l’Elicriso si sia completamente dimenticato. Che centrino gli interessi?? Forse si!!!!
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