Un meraviglioso testo di Alda (in gran parte inedito) del 2005, riportato sull'Eco di Bergamo.
Noi, pastori
***
Rapida come un fulmine
scende la gioia del Divin
Bambino.
Scende a rallegrare le stelle
e noi erranti pastori
sulla Terra.
Di nuovo scende, nonostante
così come insiste
sulla fronte
di un bimbo malato -
il mondo -
la carezza di una madre.
Non abbiamo nulla nelle mani
se non la nostra ostentata ricchezza
l'idea falsa di libertà.
È la notte di Natale.
È la notte della povertà.
Un albero disadorno,
un antico presepe
attendono da secoli
il nostro sguardo.
O piccolo Gesù
ridacci quell'innocenza,
quello spirito caritatevole
che nessun'altra ragione,
nessun altro albero ricolmo
sanno offrire
a noi sperduti viandanti.
#aldamerini #
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