Del Noce, una lettera inedita indirizzata al filosofo uruguayano Alberto Methol Ferré datata 2 giugno 1982, il cui contenuto
è la guerra anglo-argentina di quei giorni:
«L'orrore che ispira un'Inghilterrache attacca nel momento stesso in cui il Papa sta per parlare (e certo l'attacco in quel momento era imprevisto), che ottiene una vittoria mista al sacrilegio,è difficile da descrivere. Ma neppure questa vittoria ci sarebbe stata senza l'appoggio determinante degli Stati Uniti. E fosse vero che non c'è un'Europa! Invece un'Europa si è effettivamente formata in questi decenni con un'egemonia nordamericana (che ha corrotto le menti e i cuori europei in una maniera che fino a oggi non era mai stata raggiunta), e un potere di secondo grado; ed è l'Europa che assiste indifferente, oltreché all'ingiustizia contro l'Argentina, al genocidio dei palestinesi operato dagli israeliani» (lettera inedita citata in: Massimo Borghesi,Jorge Mario Bergoglio. Una biografia intellettuale, Jaca Book, Milano, 2017, p. 180).
Ancora nel suo diario in data 13 agosto 1982: «Pensiero della mia passeggiata: l'idea della terza superpotenza, lo Stato d'Israele, con diritto di giustizia diretto contro tutti gli altri elementi di altri Stati che giudicherà anti israeliani o antisemiti (la distinzione non è valida per gli israeliani)». Quindi in data 15 agosto: «Ho l'impressione che due giorni di tregua nel bombardamento di Beirut siano stati sufficienti per addormentare il sentimento di orrore per quello che gli israeliani hanno fatto. Anche l'uso della parola genocidio sarà sfuggito nei prossimi giorni, come banale. Gli israeliani avranno liquidato i palestinesi, con la gratitudine degli occidentali: anche se per ora dovranno mettere da parte il sogno della superpotenza» (entrambe le citazioni in: Gli inediti. I miei nemici, i miei amici, in "Il Sabato", 29 dicembre 1990)
Cfr. Alessandro Banfi Il suo asse Profezia sul dopo voto (intervista a Augusto
Profetico Del Noce.
«Dietro questo congedo dell’ideologia, dietro questa critica apparente al totalitarismo, si nasconde un totalitarismo di nuova natura, assai più aggiornato, assai più capace di dominio assoluto di quel che i modelli passati, Stalin e Hitler inclusi, non fossero. Dico si nasconde, ma sarebbe meglio dire che oggi si dichiara abbastanza apertamente: è il superpartito tecnocratico che attraversa i partiti, che ha in possesso le sorgenti di informazione, che cura la propria apologia attraverso la casta degli intellettuali, che è equamente ripartito secondo le varie posizioni culturali e politiche dai cattolici ai comunisti… Se ben si guarda l’avversario che abbiamo oggi da affrontare è questo: e si vedano quanto siano inadeguate tutte le presenti posizioni culturali e politiche perché si sono formate contro avversari che erano diversi e sono lontani».
(Augusto Del Noce, Il Sabato, 3 novembre 1988, in Lucio Lanna, Attraversare la modernità – Il pensiero inattuale di Augusto Del Noce, Cantagalli 2024, pp. 96-97).
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