Il Cristianesimo così come’è
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Paragonata con lo
sviluppo dell’uomo su questo pianeta, la diffusione del cristianesimo
nel genere umano sembra procedere con la rapidità di un lampo: duemila
anni sono un’inezia nella storia dell’universo. Non
dimentichiamolo mai: noi siamo ancora i «primi cristiani». Le divisioni
presenti tra di noi, deplorevoli e deleterie, sono, speriamo, malattie
dell’infanzia: noi siamo ancora alla dentizione. Il mondo esterno, senza
dubbio, pensa esattamente il contrario. Crede che noi stiamo morendo di
vecchiaia. Ma l’ha creduto già molte volte. Ha creduto tante
volte che il cristianesimo stesse morendo, per le persecuzioni esterne,
per l’avvento dell’islamismo, per il sorgere delle scienze fisiche, per
il dilagare di grandi movimenti rivoluzionari anticristiani. Ma ogni volta è rimasto deluso.
Il primo disinganno venne con la crocifissione. L’Uomo risorse. In un
certo senso – e mi rendo conto di come ciò debba sembrare terribilmente
iniquo a molti – così è sempre stato da allora in poi. Loro continuano a
uccidere la cosa a cui Lui ha dato inizio: e ogni volta, quando
spianano la terra sulla tomba, sentono improvvisamente che questa cosa è
ancora viva, ed è perfino sbocciata in nuovi luoghi...
Secondo questa visione, la cosa è già avvenuta: il nuovo passo è stato
compiuto e si sta compiendo. Già gli uomini nuovi sono sparsi in tutta
la terra. Alcuni sono ancora difficilmente riconoscibili; ma altri
possiamo riconoscerli. Di tanto in tanto li incontriamo. Le loro voci e
le loro facce sono diverse dalle nostre: più forti, più calme, più
liete, più raggianti. Questi uomini partono da dove i più di noi si
arrestano. Sono, dico, riconoscibili: ma dobbiamo sapere cosa cercare.
Non attirano l’attenzione su di sé. Tu immagini di far loro del
bene, mentre sono loro a fartene. Ti amano di più di quanto ti amino gli
altri uomini, ma hanno meno bisogno di te. (Dobbiamo
vincere il desiderio che si abbia bisogno di noi: per certe bravissime
persone, specialmente donne, questa è la tentazione cui è più difficile
resistere). Sembrano, di solito, avere una quantità di
tempo a disposizione, e tu ti domandi da dove gli venga. Quando abbiamo
riconosciuto uno di essi, riconoscere il successivo ci riesce molto più
facile. E io sospetto fortemente (ma come faccio a saperlo?) che essi
si riconoscano tra loro immediatamente e infallibilmente, al di là di
ogni barriera di colore, sesso, classe, età, e anche di dottrina.
Diventare santi, così, è un po’ come aderire a una società segreta. Per
dirla in termini molto riduttivi, deve essere un grande divertimento.
C.S. Lewis (1898-1963), “Il Cristianesimo così come’è”,
Piccola Biblioteca 395, Adelphi, Milano, 1997, pagg 265-7
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