Noi potremo fondare la Chiesa
solo con questi relitti dell’umanità
***
“Nel maggio scorso mi sono fuggiti, mentre
io dormivo, 5 nuovi ragazzi! Mi portarono via le coperte ed i vestiti nuovi che
avevo dato loro tre giorni prima. Dopo due mesi, tre ritornarono, sudici come
porcellini, il vestito a brandelli, dimagriti. Nei villaggi loro si faceva la
fame e, essendo orfani, il capo villaggio li ricacciò qui da me. Credete che li
abbia cresimati? Sarei stato pazzo. Sinceramente la voglia di dare almeno uno
scappellotto la sentivo, ma non dissi nulla… Settanta volte su cento, i ragazzi
che tornano non scappano più. E’ necessario che scappino per poi rimanere
sempre con me. Sarà un lavoro lento, umile, silenzioso, ma sicuro.”
“Dio predilige gli umili. Dio non si impone, si propone. Anche il
nostro Divin Maestro ogni volta che voleva far del bene diceva: “Se vuoi…”.
Ogni forza che s’impone è una debolezza, occorre essere tanto più discreti,
quanto più il sottoposto è indifeso. Anche la personalità di un derelitto è
sacra e pretendere che superi la sua mentalità, il suo livello, è perderlo. Una
casa che tiene le porte chiuse non è una casa, è una prigione: è umano si
diventi ribelli… Il mio destino sarà sempre di trovarmi a fianco di persone che
non la pensano come me. Tolleranza, discrezione, pazienza, non saranno mai
sufficienti”.PADRE CLEMENTE VISMARA
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