ANCHE PER SARTRE SENZA DIO NON ESISTE VERITA'
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Una delle più interessanti componenti dell’esistenzialismo sartiano è che la vita umana è responsabilità continua che coinvolge sempre tuttiL’uomo non può far appello a niente che lo superi, ad egli resta soltanto un orizzonte umano,
Tutti vicendevolmente responsabili delle scelte che operano nella concretezza della vita di ogni giorno
Nella consapevolezza di essere totalmente solo, totalmente libero e totalmente responsabile sorge nell’uomo un forte senso di angoscia
L’uomo sa che non può sfuggire alle scelte che gli si impongono, ma sa altrettanto bene che l’ineludibile dimensione della possibilità, nella quale è calato, non gli offre garanzia riguardo al futuro e al progetto che vorrebbe realizzare.
Stretto fra libertà e possibilità, fra responsabilità e solitudine, cosciente che non c’è niente che lo indirizzi o lo obblighi in un senso piuttosto che in un altro, l’uomo sartriano è dunque preda dell’angoscia, che, a differenza della paura, non ha un oggetto o una causa precisi, ma è piuttosto l’indeterminato sentimento della pura possibilità, qualcosa che dà una vertigine quasi insopportabile
Sartre sostiene che l’opzione atea comporta il coraggio di assumere tutte le implicazioni, anche quelle maggiormente scomode
Critica, aspramente tutti coloro che credono di poter essere atei “con la minima spesa”, convinti che anche senza Dio sia possibile fondare la morale, la politica, la convivenza civile
Per l’esistenzialista fare a meno di Dio è cosa assai gravosa, in quanto egli ritiene che, scomparendo Dio, scompare colui che, unico, potrebbe fungere da fondamento e giustificazione di ogni norma e di ogni criterio di condotta
L’ETICA EISTENZIALISTA fa propria la celebre affermazione di Dostoevskij, secondo la quale “se Dio non esiste tutto è permesso”
E accetta il destino di abbandono e di libertà assoluta, o, meglio, vera e propria condanna alla libertà
A questo punto , non potendo più guardare il cielo nella speranza di trovarvi divine indicazioni, all’uomo di Sartre non rimane che inventarsi di continuo, senza poter fare ricorso a nessuna normativa esterna che gli possa essere di guida o di consolatorio sostegno.
L’uomo deve agire senza alcuna speranza, senza alcuna garanzia che i propri progetti e le proprie iniziative conosceranno il successo o che verranno ripresi e portati avanti da altri uomini
Agire si può e si deve, ma nella consapevolezza che niente ci potrà mai assicurare circa gLli esiti delle nostre azioni
M. SCHOEPFLIN JEAN PAUL SARTRE L'ESISTENZIALISMO è UN UMANISMO
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