PENSIERI DI MARGHERITA HACH
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«tanto il credente che il non credente non possono dimostrare
scientificamente l’esistenza o la non esistenza di Dio, si tratta in ambedue di casi di fede».
scientificamente l’esistenza o la non esistenza di Dio, si tratta in ambedue di casi di fede».
«la scienza sviscera le cause piccole e grandi di quello che c’è, non il perché c’è. Non spiega, né potrà
mai spiegare perché c’è l’universo, perché c’è la vita»
mai spiegare perché c’è l’universo, perché c’è la vita»
«ateo e credente possono anche dialogare, a patto che ambedue siano “laici”, nel
senso che rispettano le credenze o le fedi dell’altro senza volere imporre le proprie».
senso che rispettano le credenze o le fedi dell’altro senza volere imporre le proprie».
« La scienza non riesce a dare una risposta totale. Quindi il mistero c'è certamente. Se quando morirò dovessi scoprire che c'è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato. E forse tutto sommato, sarebbe bello essersi sbagliati. Gesù è stato certamente la maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente ».
(Margherita Hack, da "Dove nascono le stelle", Sperling & Kupfer, Milano 2004, pag. 198)
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