l’insulto
***
Ricordando San Giovanni
che a proposito di chi
esprime risentimento e odio
verso il fratello in realtà,
nel suo cuore, già lo
uccide, il Papa ha
sottolineato la necessità di
entrare nella logica del
perfezionamento, quella cioè
«di rivedere la nostra
condotta». Evidentemente, ha
detto rivolgendosi ai fedeli
in lingua spagnola, si
richiama il tema «dello
screditare il fratello a
partire dalle nostre
passioni interiori. È in
pratica il tema
dell’insulto». D’altra
parte, il Pontefice ha fatto
notare ironicamente, quanto
sia diffuso «nella
tradizione latina» il
ricorso all’insulto, con
«una creatività
meravigliosa, perché ne
inventiamo uno dopo
l’altro».Finché «l’epiteto è amichevole, passi pure» ha ammesso il Papa. Ma «il problema è quando c’è un altro epiteto» più offensivo. «Allora, ha detto, andiamo a qualificarlo con una serie di definizioni che non sono esattamente evangeliche». In pratica, ha spiegato, l’insulto è un modo per sminuire l’altro. Infatti «non c’è bisogno di andare dallo psicologo per sapere che quando uno sminuisce l’altro è perché non può crescere, ha bisogno che l’altro vada più in basso per sentirsi qualcuno. Sono meccanismi brutti». Al contrario, ha ricordato il Papa, Gesù con tutta semplicità dice: «Non parlate male degli altri, non sminuitevi, non squalificatevi. In fondo tutti stiamo procedendo per lo stesso cammino».
PAPA FRANCESCO
MEDITAZIONE MATTUTINA NELLA CAPPELLA DELLA
DOMUS SANCTAE MARTHAE
DOMUS SANCTAE MARTHAE
Anche la lingua può
uccidere
Giovedì,
13 giugno 2013
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