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lunedì 13 marzo 2023

IL DIGIUNO

 IL DIGIUNO

 Mi è capitato proprio ieri mattina di fare un incontro significativo. E’ venuto nel mio ambulatorio un giovane di 30 anni che era 15 giorni che digiunava. Ho potuto così fargli alcune domande. Non digiunava per un tumore ma perché aveva letto “I BENEFICI DEL DIGIUNO”, dove li avesse letti non ho approfondito. A vederlo non sembrava patito ma perfettamente normale come se non digiunasse; però emetteva un forte odore di acetone il che testificava che non diceva balle. Allora gli ho chiesto cosa si prova facendo digiuno. Mi ha risposto che i primi tre giorni è un pò dura perché si sentono gli stimoli della fame, dopo tre giorni la fame passa e non si ha più bisogno di cibo. Inoltre i primi tre giorni si soffre anche di insonnia, ma dopo tre giorni si riacquista un sonno perfetto. Non solo ma si acquista anche una lucidità mentale incredibile. Ho voluto provargli la glicemia, aveva 60 mg/dl (normalmente deve rimanere fra 60 e 100). Parlava in modo molto disinvolto il che dimostrava che ragionava molto bene. Il cervello insomma funzionava bene. Questo in particolar modo mi stupiva perché avendo la glicemia a 60… . Pertanto ho voluto approfondire facendo una ricerca su internet quelli che sono gli aspetti del digiuno. Il digiuno si può classificare in tre categorie, un digiuno breve, un digiuno medio, ed un digiuno prolungato. Il digiuno breve consiste nel non mangiare nulla per un giorno, solo bere molta acqua, e questo non comporta nessuna modifica metabolica, anzi è estremamente salutare ed ognuno di noi dovrebbe farlo almeno una volta alla settimana. Il digiuno medio è un digiuno di tre giorni, fintanto che le riserve di glicogeno del fegato non sono state esaurite. Anche questo tipo di digiuno comporta poche o nulle modificazioni a livello metabolico. Il digiuno prolungato è invece un digiuno che si prolunga oltre i tre giorni, ed in questo caso per produrre glucosio entrano in circola altri meccanismi. L’organismo utilizza gli acidi grassi per produrre glucosio ed è chiaro che l’indice di sopravvivenza nel digiuno  sarà anche in relazione alla quantità di acidi grassi che si hanno, cioè potrà variare fra 30 e 60 giorni. Però si tenga presente che dopo i tre giorni si abbassa la glicemia a 55-60 e si inizia la produzione di corpi chetonici. Ora avevamo già trattato la DIETA CHETOGENICA nei tumori ma non il digiuno. Si potrebbe dire che il digiuno è il massimo della DIETA CHETOGENICA, intendo dire che la produzione di corpi chetonici nel digiuno è superiore che nella DIETA CHETOGENICA. Ora utilizzare il digiuno nei tumori potrebbe essere un alternativa alla chemioterapia citotossica. Intendo il digiuno prolungato , ovviamente. Ma vediamo un po quali potrebbero essere le caratteristiche antitumorali del digiuno. Il tumore ha due caratteristiche fondamentali: necessita di molto glucosio perché sa alimentarsi solo di quello ed una carenza potrebbe causargli profonda sofferenza, necessita di costruire rapidamente il suo circolo capillare, cosa che l’acetone impedisce, non essendo il circolo capillare del tumore in grado di metabolizzare i corpi chetonici. Inoltre l’acetone impedisce anche la glicolisi anaerobica perché le cellule tumorali non sono in grado di metabolizzarlo a differenza delle cellule sane. Dopo i quindi giorni di digiuno però l’organismo non riesce più a trovare gli aminoacidi essenziali e per questo deve recuperarli dalle proteine muscolari con conseguente danno muscolare, per questo il digiuno prolungato è sconsigliato nell’individuo sano. Mentre la produzione di glucosio partendo dai grassi può arrivare a 75 gr/die e non comporta nulla a parte la produzione di corpi chetonici, la rimozione di aminoacidi essenziali dai muscoli potrebbe comportare anche un danno muscolare non indifferente. Ma fermiamoci  a quindici giorni di digiuno e vediamo quali potrebbero essere i benefici. L’ipoglicemia è micidiale per il tumore che necessita sempre di una glicemia alta (almeno sopra i 70 mg/dl), già questa potrebbe comportare un blocco del tumore nella sua replicazione, non solo ma subentrano anche i corpi chetonici che non sono certo salutari per il tumore. Quando il mio paziente parlava dopo 15 giorni di digiuno, mi chiedevo il perché fosse così lucido nella convinzione che i neuroni potessero alimentarsi solo di glucosio. Solo successivamente sono venuto a sapere che i neuroni possono alimentarsi anche di corpi chetonici come tutte le cellule normali e cioè quelle che utilizzano il Ciclo di Krebs. Che l’acetone da solo possa essere risolutivo per i tumori questo è contestato da molte fonti, ma se all’acetone ci aggiungiamo l’ipoglicemia a 55 mg/dl, questo potrebbe essere veramente risolutivo. Senza contare che a queste due sostanze, ipoglicemia  ed acetone potremmo abbinare molte altre sostanze naturali antitumorali, dalla Vit D a dosi alte alla Vit A, alla Vit K2, alla Curcuma, alla Gravila, alla Cisteina, al Glutatione ecc, ecc. La glicemia in un centro oncologico si potrebbe monitorare continuamente facendola restare su un valore di 55 mg/dl (cioè un valore non neurotossico): ci si potrebbe chiedere perché non è stato fatto, dal momento che il digiuno potrebbe comportare dei danni, ma mai come un citotossico, vedi Cisplatino, Oxaliplatino ecc. I farmaci citotossici producono danni organici molto superiori del digiuno stesso. Ed allora perché non si fa, visto i “meravigliosi” risultati con chemioterapia citotossica? E’ chiaro, cosa costerebbe il digiuno?? Quale introito ci sarebbe per le Case Farmaceutiche. Assolutamente zero io credo, e di fronte al nulla si preferisce il peggio proprio perché molto costoso e fonte di grandi introiti.

Relativamente al bere molta acqua, che è una caratteristica del digiuno anche prolungato, pongo un Post che avevo scritto proprio sull’acqua e sulle caratteristiche terapeutiche che questa può avere:


IL TUO CORPO IMPLORA ACQUA

Claudio Sauro 24 luglio 2016


Stò leggendo il libro del Dott. Fereydoon Batmanghelidj “ IL TUO CORPO IMPLORA ACQUA” non ci crederete ma è fantastico. Per ora sono solo all’inizio, 50 pagine, ma spiega tutte le patologie che lui ha curato solo con l’acqua. Oltretutto ho imparato cose nuove; l’acqua aumenta l’energia elettrica cellulare e la porta a 36 millivolt. Dice “ l’energia generata dall’acqua è usata nella fabbricazione di ATP e GTP. Queste particelle sono usate come capitale contante negli scambi fondamentali, in particolare nella neurotrasmissione. L’acqua forma anche una particolare struttura, trama e forma che viene usata come adesivo nell’architettura delle cellule. Come la colla , attacca insieme strutture solide, sviluppando una maggior adesività………..” Sappiamo dagli studi che sono stati fatti che nei tumori c’è una perdita dell’adesività cellulare, dovuta anche ad una carenza di Vit D, ma il maggiore fattore è la disidratazione. Uno dei primi sintomi della carenza è il mal di stomaco e la dispepsia. Sono incredibili queste affermazioni visti tutti gli inibitori di pompa che si vendono, basterebbero tre bicchieri di acqua per farlo passare (il mal di stomaco), con 1,5 litri si cura anche l’ulcera gastrica, ma il punto è che il dolore passa in pochi minuti (6-8 minuti )generalmente. I recettori ipotalamici che ci fanno sentire la sete non sono attendibili, perché sia nella storia che nella preistoria hanno dovuto abituarsi a lunghi periodi di siccità; però in quei periodi i nostri antenati hanno pagato un grave prezzo in malattie, perché l’organismo non si è adattato alla siccità essendo l’acqua il fattore fondamentale per qualsiasi reazione biochimica organica; pertanto abbiamo perso lo stimolo a bere, però l’organismo non si è adattato alla carenza di acqua. Quando sentiamo lo stimolo della sete è già troppo tardi, si è creata una disidratazione; questa disidratazione diventa tanto più accentuata quanto più si va avanti con l’età. Fereydoon Batmanghelidj racconta cose incredibili, malattie che ha curato, da quelle articolari, a quelle cardiache con scomparsa dell’angina. Attenzione, perché nel dire che abbiamo bisogno di tanta acqua per curare alcune malattie, non intendevo dire che con l’acqua si può curare tutto. Chiaramente se uno soffre per la carenza di una vitamina o di un sale minerale deve assumere quella vitamina o quel sale minerale. Intendo dire che se avete il Beri-Beri ( carenza di Vit B1) non potete curarlo con l’acqua, ma dovete assumere la Vit B1, così pure se avete la Pellagra, dovete curarla con la Vit B3. L’acqua non sostituisce le gravi carenze di Vit D e di Vit A o di altre vitamine, così pure se avete la broncopolmonite dovete prendere l’antibiotico, non basta l’acqua. Alcune infezioni urinarie si risolvono facendo tanta pipì, ma solo alcune infezioni urinarie. L’acqua è importante per due motivi:

- Abbiamo perso lo stimolo di bere adeguatamente perché nella storia e nella preistoria abbiamo dovuto adattarci a lunghi periodi di siccità Per cui si ha facilmente una disidratazione che può essere anche modesta ma ha un impatto sull’organismo molto accentuato, e questo perché:

- Attraverso l’acqua avvengono tutte le reazioni biochimiche cellulari; non solo ma bevendo molto, attraverso il rene si portano via tutte quelle tossine che le cellule producono nel loro metabolismo, che possono essere anche radicali liberi, quindi fattori di infiammazione.

Questo potete verificarlo voi stessi, se avete mal di stomaco provate a bere tre bicchieri di acqua, quasi subito il dolore scompare. Incredibilmente il Dott Fereydoon Batmanghelidj ha ottenuto buoni risultati anche nelle artriti, nelle patologie cardiache, nell’ipertensione e nell’ipercolesterolemia. E questo forse dipende dal fatto che se restano maggiormente in circolo tossine e radicali liberi causano infiammazione (anche articolare), non solo ma le tossine ostruiscono i capillari per cui si ha ipertensione, danneggiano l’endotelio delle arterie, per cui si ha aterosclerosi e conseguenti malattie cardiache. Il Dott. Fereydoon Batmanghelidj dice che se si bevesse molto crollerebbe il 70% della vendita dei farmaci. Ieri dopo aver iniziato a leggere il libro, mi è capitata in ambulatorio una ragazza che diceva di avere mal di pancia: l’ho visitata ed aveva dolore nella zona dell’appendice; ai, ai le ho detto, qui c’è un inizio di appendicite, ma proviamo a fare una cosa, visto che stò leggendo il libro di un medico un pò matto, venga qui al lavandino, provo a darle da bere tre bicchieri di acqua ( ho i bicchieri usa e getta di plastica); le ho dato da bere tre bicchieri è poi le ho chiesto gentilmente se poteva attendere 10 minuti in sala di attesa; dopo 10 minuti l’ho richiamata, l’ho fatta distendere sul lettino ed ho premuto dove prima aveva male . “ ora non sento più nessun dolore” mi ha detto. Perdio pensai, vuoi vedere che Fereydoon Batmanghelidj ha ragione. Ora voglio provare con tutti quelli che hanno mal di stomaco (mi scambieranno per matto), ma vi saprò dire se effettivamente questo medico iraniano ha ragione.


P.S. Come già detto l'acqua potete assumerla alcalinizzata o in tisana ma mai aggiungere zucchero, perchè questo fa perdere tutte le propietà terapeutiche all'acqua. Per quanto riguarda la sua proprietà così veloce nel risolvere il dolore da gastrite o da ulcera gastrica non è solo perchè diluisce l'acido cloridrico dello stomaco ma soprattutto perchè aumenta la secrezione di mucina gastrica, cioè la barriera protettiva. Questo già lo si sapeva da numerose osservazioni, ma non lo dicono, devono vendere gli inibitori di pompa protonica che non aumentano il muco ma riducono solo l'acido, non sono terapeutici ma sintomatici; ma sotto c'è un mercato enorme.

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