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giovedì 9 marzo 2023

Cos’è la magnetoterapia?

 Come funziona la magnetoterapia per le fratture?

da Martina Guelfi | Gen 18, 2023 | News | 0 commenti


Dalla prima infanzia all’età più avanzata: a chiunque può capitare di procurarsi una frattura. Tuttavia, non tutte le fratture sono uguali. A seconda della loro tipologia o posizione e dell’età del paziente coinvolto, il tempo di recupero può essere più o meno lungo. Come accelerare il processo di guarigione?

In ambito ortopedico e traumatologico oggi si sente spesso parlare di magnetoterapia. Questo approccio rappresenta una valida alternativa anche per i pazienti che si ritrovano con un osso rotto. Come funziona la magnetoterapia per le fratture? È il trattamento che fa al caso tuo? Scopri tutto ciò che c’è da sapere con il nostro supporto.


Cos’è la magnetoterapia?

Applicazione magnetoterapia RigenAct


Per capire come funziona la magnetoterapia per le fratture bisogna prima di tutto sapere in cosa consiste questo trattamento.


Questo approccio terapeutico prevede l’utilizzo di campi magnetici per trattare diverse condizioni di salute, in particolare in ambito fisioterapico, ortopedico e traumatologico. Il trattamento si basa sull’idea che esporre il corpo a campi magnetici a bassa frequenza possa stimolare i naturali processi di guarigione dell’organismo e migliorare la salute generale.


Oggi la magnetoterapia viene spesso consigliata all’interno dei percorsi di recupero per via della sua scarsissima invasività e per la quasi totale assenza di effetti collaterali.

Come funziona la magnetoterapia?

Dispositivo di magnetoterapia RigenAct


Come abbiamo visto, il principio alla base della magnetoterapia è lo sfruttamento dei campi magnetici. L’effetto che si ottiene utilizzando gli appositi dispositivi agisce direttamente a livello cellulare. Infatti, la stessa membrana delle cellule genera un campo elettromagnetico in risposta a sollecitazioni di tipo meccanico.


Tale sollecitazione si ottiene grazie all’aiuto di un solenoide, ovvero una bobina cilindrica composta da spire circolari ravvicinate, realizzate a partire da un materiale conduttore. È al suo interno che viene generato il campo elettromagnetico, con una frequenza variabile a seconda delle esigenze del caso.


Gli apparecchi per la magnetoterapia sono dotati di applicatori di varie forme e dimensioni, così da adattarsi alle varie parti del corpo. Ciò rende tali dispositivi idonei al trattamento di molti diversi tipi di fratture e molte altre patologie che colpiscono l’apparato muscolo-scheletrico.

A cosa serve la magnetoterapia?

Oggi i campi elettromagnetici vengono impiegati in ambito fisioterapico, ortopedico e traumatologico, soprattutto allo scopo di alleviare il dolore, ridurre l’infiammazione e in generale stimolare il processo di guarigione.


La magnetoterapia può essere:

a bassa frequenza, utilizzata specialmente nei pazienti con fratture, osteoporosi o altre malattie affini;

ad alta frequenza, impiegata per il trattamento dei dolori da artrite, algodistrofia, sindrome del tunnel carpale, problemi muscolari, lesioni della cartilagine e altre condizioni similari.

Controindicazioni della magnetoterapia

La magnetoterapia viene spesso prescritta ai pazienti con fratture o altri problemi dell’apparato muscolo-scheletrico per via delle sue pochissime controindicazioni. Tuttavia, vi sono alcuni casi in cui non dovrebbe essere eseguita.


Esistono principalmente due categorie di soggetti a rischio:


pazienti dotati di pacemaker o di defibrillatore cardioverter portatile, poiché i campi magnetici potrebbero interferire col funzionamento di questi dispositivi, con conseguenze quindi molto gravi;

donne in stato di gravidanza, dal momento che vi è il sospetto che i campi magnetici possano compromettere il corretto sviluppo del feto.

Quali patologie vengono trattate con la magnetoterapia?

Grazie alla sua capacità di lenire il dolore, ridurre l’infiammazione e, in generale, favorire il processo di guarigione, la magnetoterapia viene consigliata per molte patologie di tipo ortopedico. Tra queste, si ricordano:


artrite, artropatie, artrosi, artrosi cervicale, coxartrosi e periartrite;

atrofie muscolari;

borsite;

cervicalgia, lombalgia e sciatalgia;

colpi di frusta;

contratture;

contusioni e distorsioni;

cuffie dei rotatori;

dolore alla schiena e dolori articolari;

epicondilite;

epitrocleite;

fratture ossee di vario genere e ritardi di consolidazione;

lussazioni e sublussazioni di arti inferiori e superiori;

miosite;

osteoporosi;

strappi muscolari;

tendiniti;

torcicollo.

Cosa sono le fratture?

Uomo con braccio fasciato a causa di una frattura


Per capire come funziona la magnetoterapia per le fratture, il prossimo passo è imparare qualcosa in più su questa condizione. Con la parola “frattura” si indica una interruzione della continuità in una delle ossa del corpo ¹. Il più delle volte, ciò si deve a qualche tipo di trauma.


Le fratture possono essere:


dirette, ovvero collocate proprio nella parte del corpo che ha subito il trauma;

indirette, cioè situate in un osso sito in un’altra parte del corpo.

I sintomi sono piuttosto semplici da riconoscere. Innanzitutto, il paziente avvertirà un dolore intenso, a cui si aggiunge la tumefazione della zona interessata. In alcuni casi, si potrebbe non essere in grado di compiere certi movimenti e si può osservare una deformazione della parte colpita, per esempio l’arto.

La classificazione delle fratture

A seconda della loro specifica conformazione, le fratture vengono classificate in modo diverso ². Possiamo quindi avere:


fratture chiuse o esposte, a seconda che vi sia o meno lacerazione della pelle e dei tessuti;

fratture complicate o semplici, a seconda che siano state o meno coinvolte le strutture circostanti;

fratture composte o scomposte, a seconda che le parti dell’osso abbiano mantenuto la posizione fisiologica o meno;

fratture stabili o instabili, a seconda che esistano forze in grado di far assumere ai monconi una posizione scorretta o meno.

Inoltre, a seconda del livello di coinvolgimento dell’osso, possiamo distinguere le fratture in:


articolari, ovvero che coinvolgono un’articolazione:

complete, se riguardano l’intero osso;

incomplete, se l’osso non è stato completamente interrotto;

semplici, ovvero con soli due frammenti presenti;

pluriframmentarie, ovvero con molti frammenti presenti.

Infine, possiamo distinguere le fratture a seconda del loro orientamento. Avremo quindi fratture:


longitudinali, parallele all’asse maggiore dell’osso;

oblique, se attraversano l’osso in maniera obliqua;

spiroidi, se formano una spirale attorno all’osso, solitamente in seguito a un trauma da torsione;

trasverse, ovvero disposte a angolo retto rispetto all’asse longitudinale dell’osso.

Quali sono le ossa maggiormente soggette a fratture?

Ogni osso può rompersi. Tuttavia, alcune ossa sono più inclini a fratturarsi di altre a causa della loro posizione, della loro funzione e della quantità di stress a cui sono sottoposte. Le ossa particolarmente soggette a fratture, per esempio, includono:


le ossa del polso o carpali, piccole e sottoposte a forti sollecitazioni;

le ossa dell’anca che, andando a comporre un’articolazione portante, sono soggette a molta pressione;

la clavicola, un osso lungo e sottile situato nella parte anteriore del torace;

le ossa del braccio, ovvero omero, radio e ulna, spesso fratturate in caso di traumi o cadute;

le ossa della caviglia, ovvero tibia, perone e astragalo, per motivazioni analoghe a quelle appena citate.

Perché la magnetoterapia è efficace per le fratture?

 


Andiamo ora a vedere più da vicino come funziona la magnetoterapia nelle fratture.


I campi elettromagnetici pulsati sono ampiamente utilizzati nella pratica clinica ortopedica per promuovere i processi di guarigione ossea ³. Oggi la risposta delle ossa a questo tipo di trattamento è stata ampiamente studiata. Le cellule ossee vengono esposte a campi elettromagnetici per stimolare la sintesi di matrice extracellulare, favorendo la riparazione di ossa e cartilagini.


Effetti benefici della magnetoterapia sulle ossa

Magnetoterapia RigenAct per il trattamento delle fratture


La magnetoterapia viene usata nell’ambito della riabilitazione per accelerare il processo di guarigione di fratture, ferite e piaghe, ma anche per migliorare la microcircolazione.


Può essere impiegata nel trattamento di un gran numero di fratture, tra cui:


fratture osteoporotiche;

fratture post-traumatiche;

fratture vertebrali;

fratture periprotesiche;

fratture del polso.

Inoltre, può essere utilizzata nel trattamento dell’algodistrofia, una forma di osteoporosi localizzata che può verificarsi in seguito a periodi di immobilizzazione.


La magnetoterapia a bassa frequenza e ad alta intensità è in grado di stimolare le cellule che producono tessuto osseo. In questo modo, accelera la formazione di callo osseo e favorisce la riparazione delle fratture. I campi magnetici pulsati hanno anche un effetto stimolante sui tessuti organici, favorendo il metabolismo delle cellule e contribuendo alla riparazione delle fratture. Ciò avviene attraverso l’aumento dello scambio ionico a livello della membrana cellulare.


La magnetoterapia aiuta inoltre a incrementare l’irrorazione vascolare, la mineralizzazione e la resistenza ossea, riducendo il dolore e il gonfiore associati alle fratture.

Rigenera le tue ossa

Ora che abbiamo capito come funziona la magnetoterapia per le fratture rimane solo una domanda da porsi: è il trattamento che fa al caso mio? Per scoprirlo, non ti resta che chiedere il parere del tuo medico curante. In caso di risposta affermativa, noi di 2A Group siamo pronti a sostenerti nel tuo percorso di cura con RigenAct.

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