L’importanza della
vitamina D è riconosciuta da anni.
Già nel lontano 1930,
i medici scoprirono l’esistenza di un legame
tra carenza di vitamina D e l’insorgenza
di una malattia scheletrica chiamata rachitismo.
Questa particolare vitamina
è essenziale per la salute delle ossa, per
la funzione del sistema cardiovascolare
e di quello immunitario. Anche se attraverso
la dieta riusciamo ad assimilare adeguati
livelli di calcio, una carenza di vitamina
D può comunque portare a una demineralizzazione
delle ossa.
In realtà è difficile
assumere abbastanza vitamina D con una dieta
normale.
Una massima concentrazione
si può trovare in pesci grassi come il tonno,
lo sgombro e il salmone.
O in alcuni funghi.
A proposito di funghi, una buona notizia
potrebbe venire dai risultati di una ricerca
della Boston University, pubblicata sulla
rivista Dermato-Endocrinology che mostra
come esporre i funghi alla luce solare per
60 minuti, prima di mangiarli, li arricchisce
di vitamina D (potete approfondire l’argomento
a questo link). Importantissima, comunque,
rimane l’esposizione al sole.
Esistono molte malattie
che, a prima vista, sembrano totalmente
estranee a una carenza di questa sostanza,
eppure ne sono strettamente collegate.
Carenza di vitamina
D: 9 gravi malattie che ne sono condizionate
Alcune persone possono
presentare una carenza di vitamina D nel
corpo e tuttavia non riscontrare sintomi
immediati. Alcuni dei segnali più diffusi
possono essere: sonno agitato, crampi muscolari,
stanchezza generale, dolori articolari,
dolori muscolari o debolezza, incapacità
di concentrazione, mal di testa, stitichezza
o diarrea e problemi alla vescica.
Come abbiamo detto
in precedenza, però, possono esserci anche
gravi condizioni mediche collegate a una
carenza di vitamina D.
Ecco quali.
1 Asma . Secondo
uno studio realizzato da un gruppo di ricerca
del King’s College di Londra e pubblicato
sul Journal of Allergy and Clinical Immunology,
la vitamina D può influenzare la condizione
asmatica di una persona. Un supplemento
giornaliero di questa sostanza, infatti,
avrebbe il beneficio di tranquillizzare
la parte iperattiva del sistema immunitario
che causa l’asma; una sua carenza, invece,
potrebbe peggiorare i sintomi della malattia.
2 Depressione. Secondo
alcuni studi, bassi livelli di vitamina
D sarebbero associati a più gravi sintomi
depressivi o a una più rapida insorgenza
di malattie cognitive. Questa sostanza,
infatti, sembra svolgere un ruolo importante
nel sistema nervoso centrale, coadiuvando
lo sviluppo neurologico. Un’implementazione
di questa vitamina potrebbe ridurre o ritardare,
ad esempio, la demenza nei pazienti affetti
da Parkinson.
3 Malattie cardiache.
Malattie cardiovascolari sono molto più
comuni nelle persone con deficit di vitamina
D che hanno un rischio più alto del 32%
di sviluppare coronaropatia.
4 Pressione alta.
La pressione alta è associata a carenze
di calcio, magnesio, potassio e vitamina
D.
5 Artrite reumatoide.
È una malattia che causa infiammazione sistemica,
dolore e danno articolare. Studi hanno dimostrato
che la vitamina D può alleviare il dolore
e la rigidità associati a questa patologia.
6 Sclerosi multipla.
Alcuni studi hanno dimostrato come la posizione
geografica può incidere nella percentuale
di insorgenza della sclerosi multipla: più
lontano dall’equatore si vive – e quindi
minore è l’esposizione al sole – più possibilità
si hanno di sviluppare la malattia. Ciò
suggerisce un forte legame tra SM e vitamina
D. Pensate ad esempio che, secondo uno studio,
condotto dai ricercatori della Harvard School
of Public Health (HSPH) e coordinato dal
prof. Alberto Ascherio, la vitamina D potrebbe
persino rallentare la progressione e ridurre
la gravità della sclerosi multipla. Livelli
bassi di questa vitamina nel sangue sono
considerati infatti un fattore predittivo
della gravità ma anche della velocità di
questa malattia.
7 Cancro. Diversi
tipi di cancro sono collegati a carenze
di vitamina D, tra cui il cancro al seno,
il cancro alla prostata e al colon. Il nesso
di causalità è così forte, che spesso vengono
raccomandati dosaggi diversi di supplementi
di vitamina D per la prevenzione del cancro
e il trattamento del cancro alla prostata.
8 Malattia parodontale.
È un’infiammazione delle gengive che può
causare dolore, sanguinamento e perdita
dei denti. La vitamina D aiuta nella formazione
delle difese che possono ridurre il numero
di batteri nocivi in bocca.
9 Diabete.
Anche lo scarso controllo di zucchero nel
sangue può essere un sintomo di carenza
di vitamina D. Questo, a sua volta, può
aumentare il rischio di sviluppare il diabete.
Non sottovalutate quindi l’importanza della
vitamina D nel nostro organismo e ricordate:
appena 10 minuti di esposizione quotidiana
al sole sembra siano sufficienti a prevenirne
la carenza.
Fonte: ambientebio.it