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lunedì 30 giugno 2014

la vitamina D

L’importanza della vitamina D è riconosciuta da anni.

Già nel lontano 1930, i medici scoprirono l’esistenza di un legame tra carenza di vitamina D e l’insorgenza di una malattia scheletrica chiamata rachitismo.
Questa particolare vitamina è essenziale per la salute delle ossa, per la funzione del sistema cardiovascolare e di quello immunitario. Anche se attraverso la dieta riusciamo ad assimilare adeguati livelli di calcio, una carenza di vitamina D può comunque portare a una demineralizzazione delle ossa.

In realtà è difficile assumere abbastanza vitamina D con una dieta normale.
Una massima concentrazione si può trovare in pesci grassi come il tonno, lo sgombro e il salmone.
O in alcuni funghi. A proposito di funghi, una buona notizia potrebbe venire dai risultati di una ricerca della Boston University, pubblicata sulla rivista Dermato-Endocrinology che mostra come esporre i funghi alla luce solare per 60 minuti, prima di mangiarli, li arricchisce di vitamina D (potete approfondire l’argomento a questo link). Importantissima, comunque, rimane l’esposizione al sole.




Esistono molte malattie che, a prima vista, sembrano totalmente estranee a una carenza di questa sostanza, eppure ne sono strettamente collegate.
Carenza di vitamina D: 9 gravi malattie che ne sono condizionate
Alcune persone possono presentare una carenza di vitamina D nel corpo e tuttavia non riscontrare sintomi immediati. Alcuni dei segnali più diffusi possono essere: sonno agitato, crampi muscolari, stanchezza generale, dolori articolari, dolori muscolari o debolezza, incapacità di concentrazione, mal di testa, stitichezza o diarrea e problemi alla vescica.

Come abbiamo detto in precedenza, però, possono esserci anche gravi condizioni mediche collegate a una carenza di vitamina D.
Ecco quali.
1 Asma . Secondo uno studio realizzato da un gruppo di ricerca del King’s College di Londra e pubblicato sul Journal of Allergy and Clinical Immunology, la vitamina D può influenzare la condizione asmatica di una persona. Un supplemento giornaliero di questa sostanza, infatti, avrebbe il beneficio di tranquillizzare la parte iperattiva del sistema immunitario che causa l’asma; una sua carenza, invece, potrebbe peggiorare i sintomi della malattia.
2 Depressione. Secondo alcuni studi, bassi livelli di vitamina D sarebbero associati a più gravi sintomi depressivi o a una più rapida insorgenza di malattie cognitive. Questa sostanza, infatti, sembra svolgere un ruolo importante nel sistema nervoso centrale, coadiuvando lo sviluppo neurologico. Un’implementazione di questa vitamina potrebbe ridurre o ritardare, ad esempio, la demenza nei pazienti affetti da Parkinson.
3 Malattie cardiache. Malattie cardiovascolari sono molto più comuni nelle persone con deficit di vitamina D che hanno un rischio più alto del 32% di sviluppare coronaropatia.

4 Pressione alta. La pressione alta è associata a carenze di calcio, magnesio, potassio e vitamina D.
5 Artrite reumatoide. È una malattia che causa infiammazione sistemica, dolore e danno articolare. Studi hanno dimostrato che la vitamina D può alleviare il dolore e la rigidità associati a questa patologia.
6 Sclerosi multipla. Alcuni studi hanno dimostrato come la posizione geografica può incidere nella percentuale di insorgenza della sclerosi multipla: più lontano dall’equatore si vive – e quindi minore è l’esposizione al sole – più possibilità si hanno di sviluppare la malattia. Ciò suggerisce un forte legame tra SM e vitamina D. Pensate ad esempio che, secondo uno studio, condotto dai ricercatori della Harvard School of Public Health (HSPH) e coordinato dal prof. Alberto Ascherio, la vitamina D potrebbe persino rallentare la progressione e ridurre la gravità della sclerosi multipla. Livelli bassi di questa vitamina nel sangue sono considerati infatti un fattore predittivo della gravità ma anche della velocità di questa malattia.

7 Cancro. Diversi tipi di cancro sono collegati a carenze di vitamina D, tra cui il cancro al seno, il cancro alla prostata e al colon. Il nesso di causalità è così forte, che spesso vengono raccomandati dosaggi diversi di supplementi di vitamina D per la prevenzione del cancro e il trattamento del cancro alla prostata.
8 Malattia parodontale. È un’infiammazione delle gengive che può causare dolore, sanguinamento e perdita dei denti. La vitamina D aiuta nella formazione delle difese che possono ridurre il numero di batteri nocivi in bocca.
9 Diabete. Anche lo scarso controllo di zucchero nel sangue può essere un sintomo di carenza di vitamina D. Questo, a sua volta, può aumentare il rischio di sviluppare il diabete. Non sottovalutate quindi l’importanza della vitamina D nel nostro organismo e ricordate: appena 10 minuti di esposizione quotidiana al sole sembra siano sufficienti a prevenirne la carenza.


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