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sabato 28 giugno 2014

La caratteristica del cristiano: la letizia

La caratteristica del cristiano: la letizia
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Perciò il cuore della missione è l’amore di Cristo che ci strugge. Il cuore della missione è il cuore stesso della nostra vita; è questo che deve trasparire in tutto ciò che facciamo, in tutto ciò che tocchiamo, in tutto ciò con cui entriamo in rapporto. Dunque la condizione della missione è il cambiamento della mia persona. E in che cosa si vede questo cambiamento? Nei nostri discorsi? No. Nelle nostre iniziative? Le iniziative le fanno in tanti. Qual è, allora, il segno inconfondibile, che aiuta tutti a vedere se noi siamo missionari? La quantità di agitazione che abbiamo? No. Il segno è la letizia! «Perciò la grande regola della missione è che noi comunichiamo solo attraverso la letizia del nostro cuore, il cambiamento che è avvenuto in noi [che grazia avere uno che ci dice queste cose, perché non possiamo barare; perciò, se quel che portiamo è il lamento, fate tutte le iniziative che volete, ma non c’è missione: a chi interesserà uno che si lamenta costantemente?]. Dove la parola “letizia” indica il volto, insomma l’aspetto affascinante e persuasivo della conversione che la potenza di Dio ha operato in noi. […] La sua forza persuasiva, convincente è, come sempre per l’uomo, data da un fascino che essa esercita. Il fascino della conversione è il volto lieto che essa produce; non sono i discorsi, ma il volto lieto che essa produce. Questa frase è fantastica: Notam faciet gloriam nomini Sui in laetitia cordis vestri: renderà nota la gloria del Suo nome (cioè del suo dominio, del suo potere) attraverso la letizia del vostro cuore.»

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