Padre Verlinde: la scristianizzazione dell’Occidente attraverso le “mode ingannevoli” dell’esoterismo orientale
Nato in Belgio nel 1947 in una famiglia cattolica, Joseph-Marie Verlinde è diventato ricercatore, specializzato in chimica nucleare, presso il Fondo Nazionale della Ricerca Scientifica (FNRS).
Nel 1968, dove tutto si metteva in discussione, si è allontanato dalla grande scienza e poi dalla fede cattolica approdando alla ‘meditazione trascendentale induista’, di cui è diventato così esperto da diventare segretario personale del fondatore del movimento, il Maharishi Mahesh Yogi, noto al grande pubblico come il Guru dei Beatles e il fondatore della Meditazione Trascendentale, una branca dell’induismo. Con lui ha percorso tutto il mondo ed è vissuto anche negli hashram in Himalaya.
Un giorno, però, Verlinde ha scoperto che le fantomatiche ENERGIE SOTTILI dell’esoterismo indiano e della NEW AGE sono in realtà degli “spiriti” demoniaci che spostano la malattia e non la guariscono.
Come per san Francesco, anche per Verlinde decisivo è stato l’incontro, nel Nord dell’India, con alcuni lebbrosi. Uno spettacolo allucinante, di fronte al quale il suo maestro spirituale Maharishi reagì con disprezzo: “Allontanati, lasciali percorrere il cammino del loro karma.” Fu allora che, nel cuore di Verlinde, iniziano a emergere le domande più profonde: “Ero pronto ad aderire fino in fondo a un sistema di pensiero e di pratiche che conducevano a un tale atteggiamento esistenziale davanti alla sofferenza e davanti all’altro?”. Ma sarà l’incontro con un medico francese, cristiano – che a bruciapelo gli chiede: “Ora Gesù Cristo chi è per lei?” – a fare riflettere Verlinde: “Mi feci delle domande profonde. Capii che in Gesù ci è rivelata la possibilità di una nuova alleanza. Gesù è la Parola di verità sull’uomo”.
“Cristo è incompatibile con il misticismo orientale e con la New Age”
Nel 1976 fece ritorno alla fede cattolica e poi decise di entrare nel seminario di Avignone. Ma in quel periodo, mentre stava ritornando a Cristo, venne attirato da un GRUPPO ESOTERICO FALSAMENTE CRISTIANO. “Dopo tanti anni di pratiche orientali, avevo una forma di veggenza spontanea. Mi sono fidato di questo gruppo che si diceva “cristiano”, ma la verità è che hanno mescolato terapie energetiche e reincarnazione. Beh, non lo sapevo all’epoca, ma ero entrato in una scuola esoterica. Non basta pregare per rendere buona una pratica che in se stessa è malvagia e cattiva”: Verlinde si accorse che collaborava in realtà con un demonio o spirito Deva.
Come Verlinde scoprì che “quei doni” che aveva acquisito con le pratiche orientali, erano di origine sospetta: Mentre Padre Verlinde celebrava la Santa Messa a Parigi al momento della elevazione dell’Ostia sentì il suo sedicente “angelo guaritore” [Deva] che bestemmiava il nome di Gesù. Al termine della Santa Messa rientrando in sacrestia trovò un sacerdote al quale spiegò quanto gli era successo; la risposta fu lapidaria: “Non mi stupisce perchè sono l’esorcista della Diocesi”. Conclude Padre Verlinde: “La semplice presenza dell’esorcista che ha ricevuto dalla Chiesa questo mandato ha obbligato lo spirito a rivelarsi per la prima volta. Allora ho lasciato tutti questi poteri [medianici o di caduta] e li ho depositati ai piedi della croce di Cristo. Quando mi sono alzato dalla preghiera di liberazione non avevo più alcun potere. Il fine non giustifica i mezzi e i mezzi che io usavo erano cattivi e non mi aiutavano a raggiungere un buon fine”.
Da quel giorno, Padre Verlinde ha frequentato Padre Matthieu, un grande sacerdote esorcista, famoso in Francia. Si è rivolto a lui per essere aiutato, liberato ed inserirsi in una piena comunione con Cristo. Cosa ci dice Padre Verlinde? Che dietro l’esoterismo e in particolare dietro alle “tecniche olistiche” della New Age che parlano di “ki”, “kundalini”, “prana”, “energia orgonica”, ecc., vi sono i “Deva” o demoni – falsi “angeli di guarigione” – che superbamente vogliono far credere l’uomo un dio in autosviluppo luciferino, facendogli progressivamente rifiutare la grazia di Cristo e della Chiesa, l’unica che salva, libera e guarisce.Dopo aver approfondito gli studi alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, nel 1983 Verlinde è stato ordinato sacerdote per la diocesi di Montpellier.
Nel 1987 è diventato dottore in Filosofia all’Università Cattolica di Lovanio, ed ha iniziato a insegnare Filosofia della Natura all’Università Cattolica di Lione. Successivamente è entrato nella ‘Famiglia di San Giuseppe’, un’esperienza del Rinnovamento nello Spirito, che comprende una branca laica e una monastica.
Da quel momento è diventato un apologeta, ha pubblicato diversi volumi sulle spiritualità orientali e sui pericoli di confusione legati a queste pratiche.
Nel 2002 il Card. Lustiger gli ha chiesto di predicare la Quaresima a Notre Dame a Parigi. Questo è stato un grosso successo. Notre Dame è stata piena, come mai era stata. Il testo di queste conferenze e di una trasmissione radiofonica, è diventato un best seller nelle librerie francesi e si intitola “ATTACCO AL CRISTIANESIMO”.
Alla domanda di un radioascoltatore sulla sua esperienza nell’occultismo e sulla sua relazione con Dio, Padre Verlinde ha risposto: “Lei ha ben capito che non si esce indenne da un percorso come il mio, che va dagli ‘ashram’ dell’Himalaya all’occultismo! Mi ci è voluto molto tempo per integrarlo sullo sfondo del mio incontro con Cristo”.
“Ho avuto per fortuna la grazia di poter usufruire di quasi dieci anni di studi filosofici e teologici che mi hanno consentito di trovare la mia unità interiore in Cristo”, ha raccontato padre Verlinde.
“Il lavoro di approfondimento della mia fede – ha aggiunto –, l’ascolto della Parola, la preghiera di lode, l’adorazione eucaristica, insomma: la speculazione e la contemplazione, tutto questo ha contribuito alla guarigione interiore della mia intelligenza, della mia memoria e della mia affettività, estremamente segnate dalle mie esperienze passate”.
Padre Joseph Marie Verlinde: “Sono uno che ha vissuto nella sua carne, e spesso dolorosamente, l’avventura della New Age, al suo inizio. Il tema che mi è stato affidato riguarda le nuove religiosità e in che misura esse toccano il ministero dell’esorcista. Sono passato dall’India, e poi per un gruppo esoterico di tipo cristico, cioè un gruppo che recuperava il Vangelo, ma l’interpretava in modo esoterico”.
Di seguito, riportiamo brani di una conferenza di Padre Verlinde.
I NUOVI “MOVIMENTI RELIGIOSI” E PRATICHE ALIENANTI
PRIMA PARTE
Parlerò prima di tutto dell’orizzonte teologico ed antropologico delle nuove religiosità (ne posso parlare in generale perché, in loro, tutto si sviluppa in un orizzonte comune) e vi parlerò delle pratiche alienanti che esistono all’interno di queste nuove religiosità. Il Cardinale Arinze, nel famoso Concistoro in cui si parlò della sfida dei nuovi movimenti religiosi affermò che sono chiamati nuovi non solo perché apparsi solo dopo la 2ª guerra mondiale, ma perché rappresentano un’alternativa alle religioni tradizionali e ciò lascia supporre che si costituiscano come un nuovo paradigma, una nuova proposta di senso che dovrebbe supplire i valori cristiani. La New Age è nata nel 1971 con la fondazione di due comunità importanti: Esalen, in California, e Findhorm in Scozia.
LA NEW AGE
La New Age non è un movimento ma una mentalità, è una “rete di reti”, un NETWORK (come si dice in inglese), una rete che raccoglie un insieme di pensieri nuovi, una rete che li unifica, offrendo un orizzonte comune, un orizzonte teologico ed antropologico comune. In questo comune orizzonte ci sono grandi differenze e contraddizioni flagranti, ma l’unità si trova sempre in questo comune orizzonte di cui vi darò alcuni elementi.
I QUATTRO PILASTRI FONDAMENTALI DELLA NEW AGE
2) Un relativismo etico e religioso. E’ buono ciò che mi sembra buono. Non c’è nessun valore assoluto. Il bene, il bello e il vero (i nostri valori trascendentali) non hanno valore assoluto. Hanno valore solo per “me”. Io sono il “creatore” dei valori. Relativismo religioso. Non esistono religioni vere o false. Non esistono religioni rivelate e altre no. Non c’è una religione migliore o più vera di un’altra. Non ci sono verità assolute, ecc.
3) Reincarnazione. La legge fondamentale è quella della reincarnazione e del karma. La concezione della vita è vista alla luce della reincarnazione. Essa è un paradigma, qualcosa di cui non si discute più, è certa (= è un dogma!).
4) Un millenarismo ottimista. Si aspetta un “mondo nuovo” la nuova Era dove viene imposta un unico culto mondialista.
Questi sono i punti, dei paradigmi. Paradigmi che significano una visione del mondo che s’impone come definitiva, universale, evidente, che non si discute. Ecco la difficoltà del dialogo. La nostra concezione del mondo si appoggia su altri paradigmi. Noi non ci riconosciamo in nessuno di questi principi fondamentali della nuova religiosità della New Age. Il mondo oggi si costruisce su questi quattro pilastri, che non sono più i nostri pilastri. Prenderò in esame solo due di questi punti, nella parte teorica della mia conferenza: 1) il dio-tutto; 2) l’antropologia che ne discende.
Mi soffermo su queste cose per mostrarvi l’impatto e le implicazioni spirituali che veicolano e per dimostrarvi che vi sono dei luoghi d’alienazione, anche se sono solo delle visioni teoriche. Io ho la profonda convinzione che il Nemico( il Diavolo) ci tiene già nella sua rete con l’adesione a queste teorie che ci sono proposte.
A) IL PARADIGMA OLISTICO-MONISTICO
Per far capire in modo semplice comincerò con la preposizione del bulgaro Omraam Mikhael Aivanhov (1900-1986), il fondatore della Fraternità Bianca Universale. Egli adotta il “modello del ragno”. “Osservate un ragno che tesse la tela. Avete l’impressione che ci sia, da un lato, il ragno e dall’altro lato, ci sia la tela. Ma a guardare bene il ragno produce la tela a partire dalla sua stessa sostanza. La tela ed il ragno, in effetti, sono una cosa sola. Non sono due realtà differenti, ma una cosa sola. La tela fa parte del ragno, anche quando sembra essere separata. Allo stesso modo, Dio e il mondo sono uno e l’apparente differenza tra Creatore e creatura è solo un’illusione. Sarebbe come dire che il ragno è il creatore e la tela è la creatura. Colui che è più avanzato (secondo questo gruppo esoterico) sa invece che Dio e il mondo sono una cosa sola”. Altro esempio: la lumaca, quando la si guarda c’è l’impressione che la chiocciola sia differente dalla materia molle del corpo della lumaca e, infatti, si può togliere la chiocciola e la lumaca continua a vivere. Il biologo sa che la lumaca produce la chiocciola a partire dal proprio corpo. In effetti, è una parte del suo corpo che s’indurisce. Aivanhov dice (e con lui anche gli esoteristi e gli occultisti d’oggi) che la materia dura è come la cristallizzazione dello spirito e ciò che crediamo essere due ambiti differenti, sono in realtà la stessa cosa. James Findlay, uno dei più grandi profeti (sic!) della New Age, su questo punto afferma: “Lo spirito è lo stato più alto di vibrazione che noi conosciamo”. Capite “lo spirito è vibrazione”, quindi siamo solo nell’ordine della fisica, non c’è niente di soprannaturale. Il soprannaturale, in questa prospettiva, non esiste proprio! Ciò che noi chiamiamo soprannaturale sarebbe solo un aspetto della natura.
B) LO SPIRITO E DIO SONO SOLO VIBRAZIONI
“Lo spirito è una parte dell’universo – continua – allo stesso titolo della materia fisica. E lo spirito è questo qualcosa che misura la materia; è la ‘forza’ o il ‘movimento’ che domina l’universo. E’ una sostanza che vibra nell’ultravioletto (sic!). Ma esiste uno stato vibratorio ancora più elevato dello spirituale e questo è il ‘divino’. Il divino è contiguo allo spirituale, come lo spirituale è contiguo al materiale”. Come vedete da questa descrizione (la materia vibra; la vibrazione più sottile è lo spirito; più sottile ancora è il divino) non c’è differenza, né discontinuità, fra il divino, lo spirito e la materia. Quindi la materia, come lo spirito, sono “divini”! E aggiunge: “Tutto nell’universo è vibrazione. Al principio era il Verbo, e il Verbo è vibrazione pura (sic!)”. Ecco come avviene il recupero e la manipolazione del Vangelo! Il Verbo-Dio non sarebbe altro che vibrazione pura originale. La cristallizzazione di questa vibrazione, genererebbe il mondo. Il Verbo sarebbe solo ciò che vibra alla più alta frequenza…..
UN’ENERGIA SENZA VOLTO E NOME
Tutto sarebbe vibrazione, tutto sarebbe solo energia pulsante. Un’energia divina che non ha nome, né volto. Un’energia che non ha carattere personale, perché la persona costituirebbe una maggiore differenziazione all’interno dell’energia e quindi è … un’illusione (maya). Per la New Age questa sarebbe una terribile, temibile, illusione; un’illusione che ci fa pensare che ci sono distinzioni all’interno del divino. La persona, addirittura, sarebbe l’illusione (maya) più temibile nel cammino di reintegrazione nel divino.
C) NEGAZIONE DEL CRISTIANESIMO
In altre parole le nuove religiosità negano rigorosamente il Dio Padre, rivelato da Gesù Cristo, perché la religione giudeo-cristiana propone un Dio-alterità, con il quale siamo invitati ad avere una relazione d’amore, una relazione di due libertà che s’incontrano, si scelgono e si donano l’una all’altra. Per la New Age, come pure per l’induismo e il buddismo, l’amore sarebbe solo una tappa nel cammino della realizzazione; una tappa che si deve superare (sic!). Buddha diceva che l’amore è da eliminare come l’odio, perché l’amore, come l’odio, sono illusioni (maya) dell’alterità. Quando amo qualcuno, in un certo senso, mantengo all’esistenza quella persona, mantengo la sua alterità con la mia passione. Allo stesso modo quando odio una persona mantengo la sua alterità con la mia passione. Quindi bisognerebbe “superare” questi “stadi” per arrivare ad una presunta unità indifferenziata. Tutti i cammini di mistica naturale pongono l’unità nel raggiungimento di uno stadio indifferenziato. Questa è una delle differenze fondamentali con la mistica orientale, in cui il punto d’arrivo del cammino è l’amore, non la sua eliminazione! L’amore, per noi, è l’unico fine. L’amore non è, e non può essere, solo un mezzo!
Quest’incompatibilità, questa differenza fondamentale di finalità, di scopo, è la prova dell’incompatibilità di questi due differenti cammini.
D) LA NEW AGE RIFIUTO DEL CRISTIANESIMO PER METTERE AL CENTRO UNA “RELIGIOSITA’ MONDIALE”: UN FALSO CRISTO ESOTERICO….
Le nuove religiosità rifiutano fermamente il cristianesimo come una religione dell’illusione. Una religione da superare per giungere alla religione universale, quella che per loro è la vera religione, la nuova religione mondiale che sarà quella dell’Età dell’Acquario (nel 3° millennio). Un altro profeta della New Age, Alice Bailey, afferma che è Cristo stesso, non certo – dice lei – il Gesù dei Vangeli, ma quel Cristo che secondo lei la Chiesa avrebbe rifiutato di annunciare (per lasciare le folle nell’ignoranza), sarebbe questo Cristo esoterico (sic!) che inaugurerebbe questa presunta nuova religione mondiale.
PRIMA SOTTOLINEATURA
Perché vi ho detto tutto questo? Ritroviamo questa visione di natura erroneamente divinizzata, in tutte le nuove religiosità. L’hanno ricevuta e trasmessa dall’esoterismo e dall’occultismo, ma l’origine è nei misticismi naturalistici dell’Oriente. Si rimane colpiti dal fatto che, nello spiritismo, gli spiriti affermano nient’altro che questa stessa dottrina a proposito della natura di Dio. Ignorano volontariamente tutta la tradizione giudeo-cristiana. Ma io ho fatto esperienza sulla mia pelle che, quando sono davanti a Gesù Cristo presente nell’Eucaristia, questi stessi spiriti che nel parlare ignorano tutto della rivelazione giudeo-cristiana, essi stessi poi bestemmiano Gesù Cristo, lo chiamano col suo nome: dunque mentono quando fanno finta di ignorare Cristo.
DOTTRINE DIABOLICHE (1 Tm 4,1; Ap 2,14)
Volontariamente, deliberatamente danno una dottrina che sanno essere sbagliata, per poterci attirare nella loro rete. Il libro della Sapienza (Sap 13,1-9) che S. Paolo riprende nella lettera ai Romani (Rom 1,20-22) condanna la deriva naturalistica e aggiunge che è inescusabile colui che non rende a Dio la gloria dovuta e invece confonde il Creatore con la creatura. S. Paolo dice che sono senza scuse. La loro è un’ignoranza colpevole, perché con le nostre facoltà naturali, usate rettamente, possiamo fare questo discernimento ed evitare questo errore: “Dalla creazione del mondo in poi, le perfezioni invisibili di Dio possono essere contemplate con l’intelletto nelle opere da Lui compiute” (Rom 1,20). Se S. Paolo parla di questo nella lettera ai Romani, vuol dire che siamo all’interno di un combattimento spirituale, e quando si dice combattimento spirituale si dice anche confronto con il nemico.
SEDUZIONE DELL’INTELLIGENZA
OSCURAMENTO DELLA RAGIONE
Discernimento tra il linguaggio menzognero del nemico e il linguaggio di Dio che illumina la nostra ragione naturale e ci dà tutti i mezzi per riconoscere la sua presenza di Creatore, in tutte le sue creature. Non per niente S. Tommaso d’Aquino definisce, come S. Agostino, il peccato come “Aversio a Deo et conversio ad creaturas” (scelta interiore contro Dio e volgersi disordinato, verso la creatura) (cfr. S. Th. III, q.86, a4 ad 1; II-II, q.118, a.5; I-II, q.71, a.6). Se S. Agostino e S. Tommaso definiscono così il peccato, vuol dire che c’è una libertà, che c’è una scelta che io avrei potuto, volendo, evitare, se fossi stato più attento alla voce dello Spirito che illumina la mia ragione naturale. E quindi è il nemico che tenta di sedurmi a quel livello. (N.d.R. = Nella XV domenica del tempo ordinario, anno A, la liturgia della Parola insegna che la Parola di Dio è sempre efficace, non porta però sempre frutti perché ci sono terreni diversi, che portano frutti diversi. La colpa è anche della zizzania seminata dal Diavolo, cioè si riconosce nel diavolo un altro fattore che opera contro l’accoglienza della Parola di Dio nell’uomo. Ho visto che la resistenza che gli uomini e le donne del nostro tempo mostrano verso la concezione di Dio della tradizione giudeo-cristiana va oltre la semplice preferenza per dottrine naturaliste e panteiste. C’è proprio un accecamento, un’impotenza a venire via da dottrine naturaliste. E quindi io credo che ci sia un’azione del demonio sull’immaginazione, una seduzione dell’intelligenza, un oscuramento della ragione. Su questo legame intellettuale bisogna intervenire affinché le persone scelgano una dottrina teologica e una visione di Dio coerente con la rivelazione giudeo-cristiana.
SECONDA SOTTOLINEATURA
La celebra attrice Shirley Mac Laine, promotrice della New Age, diceva: “Noi siamo dei” e in queste tre parole racchiudeva tutto. Un altro testimone, Baird Spalding, affermava una cosa molto importante: “E’ impossibile studiare la natura di Dio, senza prendere in considerazione l’uomo e viceversa. L’uomo è Dio. Dio è l’uomo (sic!). L’uno presuppone l’altro, sono inseparabili. Senza l’uno non esiste l’altro (sic!). L’uomo è divino perché fa parte del tutto. Egli è il tutto, nella sua manifestazione. L’uomo rappresenta l’incarnazione visibile di Dio. Così come lo si vede, s’incarna in forma umana”. Credo non ci sia bisogno di commenti. L’uomo sarebbe l’essere in cui Dio prende coscienza di se stesso (sic!). L’uomo sarebbe Dio e Dio sarebbe l’uomo!!! L’uomo sarebbe la manifestazione suprema del divino. Sarebbe il luogo in cui Dio, arrivato al termine della sua evoluzione (sic!), potrebbe incominciare un’involuzione, cioè ritornare verso lo stato primitivo costituito da un’energia indifferenziata. Capite che in questo contesto l’individualità umana, la personalità è puramente illusoria (maya). Mentre ciò che fa la gloria della cultura occidentale e francese è segnato dalla famosa frase della filosofia di Cartesio “penso, quindi sono”, un indù direbbe: “Pensi? Quindi tu ancora non sei!”. E’ sconcertante vedere come l’esagono, cioè la Francia, sia talmente sedotta dalla New Age, che è contraddittoria con tutta la sua eredità culturale.
ACCECAMENTO SPIRITUALE
C’è un vero e proprio accecamento spirituale che arriva fino all’oscuramento della ragione e ciò impedisce di vedere la contraddittorietà di queste posizioni non soltanto con la nostra cultura, ma anche con le nostre convinzioni più profonde. Tutta la cultura europea è fondata sulla dignità della persona umana, che il Cristianesimo ha valorizzato. Tutta la filosofia si è costruita progressivamente attorno al concetto di persona, ed ecco che, in pochi decenni, viene spazzata via come qualcosa di vecchio, di appartenente al passato e adottiamo dottrine che non hanno niente più a che vedere con la nostra cultura. Insisto: c’è un’ azione collettiva operata dallo spirito di menzogna.
IL SÉ E L’ENERGIA IMPERSONALE
Aivanhov – insisto – affermava: “Siamo riflessi fuggitivi e parziali del vero Sé, impersonale”. Attenzione a questo “Sé”: per lui non esiste una moltitudine di esseri distinti e separati, esiste un solo essere unico. Questo Sé sarebbe lo spirito onnipotente, illimitato, onnisciente. “Sappiate che voi tutti siete divinità, e l’Io superiore è una parte di questo Sé. E ha un’esistenza propria”. L’unica individualità è il Sé, l’energia divina. Senza dire “chi sia” questo Sé, identificato a quest’energia divina. Quest’energia impersonale presentata come se fosse il vero “dio” è chiaramente un idolo a cui questa New Age vuole che ci sottomettiamo: non esistono abbastanza fatti per affermare che dietro l’idolo da adorare, veniamo chiamati ad adorare, in effetti, il “principe di Questo mondo”? Egli cerca, in tutti i modi. di farsi adorare e di farsi rendere un culto idolatrico, un culto d’adorazione che invece noi siamo tenuti a rendere solo all’unico Dio trascendente e a Lui solo (cfr. Mt 4,8-10). “Aversio a Deo et conversio ad creaturas”. Allontanarsi da Dio, non è solo con lo sguardo. Consiste nel dare alla creatura l’adorazione dovuta a Dio solo. Papa Giovanni Paolo II nella Tertio millennio adveniente ha detto: “L’uomo si è lasciato deviare dal Nemico. Satana lo ha ingannato e lo ha persuaso di essere lui stesso un dio”. E’ per questo che ho osato avere un linguaggio così forte.
ADERIRE A QUESTE DOTTRINE È CADERE NELLA RETE
Aderire a queste dottrine in cui l’uomo finisce per pensare di essere Dio, non significa solo rimanere sul piano filosofico, ma significa anche entrare in una gravissima scelta spirituale. Non si tratta solo di una dottrina filosofica, si tratta di idolatria. Satana è il promotore e il diffusore di tutte queste dottrine che portano all’idolatria. Che dire allora di tutte le tradizioni di misticismo orientale, che esistono da prima delle nuove religiosità, e da cui la New Age ha preso la dottrina? Dobbiamo forse pensare che gli indù sono tutti dei posseduti? Che l’induismo, forse, viene da Satana? Certo non voglio dire questo!
LUCI ED OMBRE NELLE RELIGIONI PRE-CRISTIANE
L’induismo e altre tradizioni simili sono religioni pre-cristiane. Se Dio ha deciso nella pienezza dei tempi di rivelare tutto nel Figlio è per mille ragioni positive, ma anche per correggere le dottrine pre-cristiane che gli uomini avevano creato, a partire dal loro pensiero, dalle loro tradizioni e anche dallo stato di facoltà ferite (cfr. C.C.C., nn. 396-406), d’ignoranza delle cose di Dio, che è una conseguenza del peccato originale. Dio è venuto in nostro soccorso offrendoci la luce piena della Verità e della Vita (Gv 14,6), in Cristo Gesù. Se fosse stato possibile arrivare a Dio senza Gesù Cristo, allora non era necessario che Gesù venisse e morisse in Croce! Nelle religioni pre-cristiane ci sono delle luci, i “semina Verbi” (cfr. L.G., 16; N.A., 2; A.G., 9) (cfr. C.C.C., nn. 842-843), ma bisogna anche dire che contengono una parte di oscurità (cfr. C.C.C., n. 844) (cfr.Dominus Iesus, nn. 5-8; nn. 20-22), e forse anche di compromesso con lo spirito del mondo, e da tutto questo devono essere purificate (cfr. Fides et Ratio, n. 72).
LA FEDE DEVE DIVENTARE BUONA
Se un indù si converte a Cristo, sappiamo bene che tra i vari passaggi nella preparazione al Battesimo, sono previsti degli esorcismi battesimali. Certo era sincero, ma sincerità non è verità! Essere in buona fede, è bene, ma la fede deve diventare buona, appoggiandosi sull’unico buono, rivelatore di Gesù Cristo. Non è un giudizio sulle persone, ma bisogna insegnare loro ad andare verso l’altra riva, la riva del Cristo risuscitato, quella riva a cui Egli chiama ad andare tutti verso di Lui, tutti noi che eravamo dispersi dopo il peccato.
LE RELIGIONI PRE-CRISTIANE HANNO BISOGNO DI PURIFICAZIONE
Credo che le religioni pre-cristiane abbiamo bisogno di una purificazione e che le persone che sinceramente aderiscono a queste religioni, non sono affatto possedute, ma hanno bisogno di una purificazione che permetterà loro di aderire alla pienezza della Luce. La situazione dei cristiani è diversa. Chi si stacca da Cristo per aderire alle religiosità naturali New Age compie un atto di apostasia da Cristo. Il Card. Arinze diceva che non dobbiamo escludere tra le spiegazioni cercate per la nascita e il diffondersi di queste nuove religiosità, anche l’azione del Maligno, anche se essa non va assolutamente vista come esclusiva.
VOI DIVENTERETE COME DIO
Come nella parabola della zizzania si dice che essa viene mescolata al grano buono, mentre i servi dormono, così possiamo ipotizzare che il diavolo semini la sua zizzania con queste nuove religiosità, anche se le persone interessate, non riconoscono la sua azione. Là dove persone di tradizione cristiana sono sedotte da queste posizioni menzognere, si ritorna alla tentazione iniziale, descritta nella Genesi:
“Voi diventerete come Dio” (Gen 3,5). Nel terzo millennio, attraverso queste false dottrine, il serpente torna ancora a insinuare all’uomo di essere “come Dio”, negando la differenza ontologica tra il Creatore e la creatura. Con il pretesto di un cammino spirituale, il Nemico lusinga in noi, l’antico desiderio di diventare uguale a Dio: “conoscerete il bene e il male”. Da qui nasce il relativismo etico e religioso. E’ la tentazione dell’orgoglio, la peggiore. L’orgoglio è il peggiore dei nostri nemici. L’esperienza personale mi ha fatto capire che l’accecamento di questi adepti, la loro ostinazione a mantenere posizioni insostenibili (per esempio: “io sono dio”), quest’ostinazione tradisce, a mio avviso, un legame che oscura l’intelligenza e paralizza la volontà. Lo Spirito Santo propone la promessa fatta da Dio. La persona l’accoglie tramite l’intelligenza, ma la volontà ostinata può spingere invece la persona ad aderire a queste pseudo-verità e così essa aderisce ad un falso bene che è in effetti un male, nascosto sotto vesti di luce.
Dopo aver detto che siccome queste dottrine esoteriche oscurano l’intelligenza e paralizzano la volontà, e che queste dottrine esoteriche sono dunque alienanti; passiamo ora a considerazioni a livello fisico.
Vediamo la parola INIZIAZIONE. Iniziare vuol dire inserire, cominciare un cammino, mettere una persona in cammino. Mettere su una via di realizzazione. Iniziazione dice anche un termine. Per noi cristiani “l’iniziazione” è una partecipazione alla vita divina; comincia una trasformazione ontologica che sarà pienamente compiuta in Maria SS. Il cammino dell’iniziazione è segnato da una serie di riti che completeranno sempre più pienamente ciò che è iniziato. L’iniziazione è destinata a realizzare il passaggio dallo stato inferiore verso uno stato superiore, concepito come uno stato definitivo. L’iniziazione – nella New Age – è invece il risultato di una serie di interventi ritenuti vitali, attraverso i quali l’individuo potrebbe prendere coscienza di stati di coscienza ignorati, di potenzialità latenti, di possibilità di percezioni medianiche e poteri occulti. L’iniziazione apre a questi poteri medianici ed occulti. Il rituale ha una forte valenza simbolica e, attraverso esso, pretendono di impadronirsi dei doni preternaturali. In verità il vero rituale iniziatico ha la pretesa di provocare la partecipazione ad una specie di presunta “filiazione divina” che in realtà è invece una filiazione satanica, diabolica. Il Rito ha uno scopo operativo: veicolerebbe energie contenute nell’universo. L’individuo subisce incoscientemente una vera mutazione. Il Rito non si esaurisce in una serie empirica di fatti.
Non si può dire che il Rito apra alla collaborazione con gli spiriti in generale, ma apre esplicitamente alla collaborazione con i demoni che conferirebbero poteri preter-naturali (cioè poteri che la natura non possiede e non può dare). Potrei continuare a dire che l’iniziazione conferisce un carattere veramente incancellabile. Vedete che Satana scimmiotta, riprende e pretende di proporre quest’iniziazione come se fosse un sacramento! Si tratta di un sigillo diabolico.
SECONDA PARTE – ASPETTI SPECIFICI
Passiamo ora ad applicazioni concrete che vengono dalla mia esperienza personale, particolarmente dall’iniziazione della Meditazione Trascendentale (M.T.) di Maharishi Mahesh Yogi. Le sue iniziazioni sono particolarmente potenti. Dopo essere uscito dalla Meditazione Trascendentale sono entrato in un movimento esoterico a sfondo cristiano. Non me la sentivo ancora di rivolgermi ad un sacerdote cattolico. Mi sentivo ridicolo nel raccontargli tutta la mia vita. Sono caduto in questo gruppo esoterico: ce ne sono tanti in Europa. Essi si rifanno al Vangelo ma per interpretarlo in modo occultistico. Essi sapevano che venivo dall’Oriente e che avevo dei poteri occulti ottenuti attraverso queste tecniche orientali.
Ero capace di gestire questi poteri, ma non conoscendo la verità, per un anno mi sono ritrovato intrappolato in un cammino occulto.
L’INIZIAZIONE DELLA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE
La Puja, nel culto indù, in generale, è l’atto con cui si offre adorazione ad un “dio” o alle funzioni divine. Nella M.T. è una cerimonia in cui l’iniziatore offre a nome dell’adepto un insieme di oggetti simbolici che rappresentano la persona iniziata: 1) un fazzoletto bianco; 2) del legno di sandalo; 3) della canfora; 4) dell’incenso; 5) della frutta; 6) del riso; 7) dell’acqua. Sette elementi che rappresentano la persona nella sua integrità. Anch’io ho iniziato (ahimè!) molte persone, dopo aver preso contatto col guru. E questo per quattro anni.
Il rituale del Puja è un ‘invocazione ai maestri della tradizione indù, alle divinità indù. Viene offerta la persona che viene iniziata al Pantheon delle divinità indù. La preghiera è fatta a nome della persona da iniziare. L’iniziatore si prostra ed adora. Alzandosi dall’adorazione comunica, all’iniziato, un mantra, cioè il nome di una divinità indiana. La persona, ripetendo questo mantra, invoca quella divinità.
UN’INIZIAZIONE FINITA MALE
Un giorno una persona facoltosa, il pezzo grosso di una società, in una situazione particolare, si fa iniziare alla M.T. Si tratta di un caso particolare, ma ne ho viste a decine d’iniziazioni. In alcuni casi è accaduto che quando la persona ha ricevuto il mantra, è stata soggetta a dei movimenti del corpo che non riusciva a controllare. Comincia ad avere dei movimenti ritmici che si amplificano sempre di più. Tutte le membra del corpo vibrano ed emette anche dei suoni strani. Cade a terra e comincia a strisciare, cominciando a grugnire e questo sempre più forte. Tutti vedono la scena e cercano di capire cosa sta succedendo per aiutarlo. Questa persona, che aveva un importante posto nella società, si calmerà solo dopo tre quarti d’ora e sarà la vergogna della sua esistenza. Questa persona ha confessato che al momento del ricevimento del mantra, ha visto con i suoi occhi. una forma oscura uscire dall’immagine del Guru-Dev e piantarsi in volto, nel chakra, in un luogo conosciuto bene dagli indù, il chakra al centro degli occhi, piantarsi lì, come per entrare dentro di lui. E al momento in cui era dentro di lui, ha cominciato quei movimenti. Questa è un’iniziazione finita male. Normalmente non si vede fino a questo punto, ma è lo stesso fenomeno che avviene anche nelle altre iniziazioni, solo che la persona se ne rende conto molto più tardi. Le spiegazioni che i responsabili davano di queste cose, erano sempre le stesse: “Sono le tensioni che vengono fuori. Sta succedendo, dunque, qualcosa di buono”. Ho visto questo decine e centinaia di volte, con movimenti incontrollati, fino a farsi male, senza potersi fermare. La sola risposta che i responsabili continuavano a dare era: “E’ qualcosa di buono!!!”. Vedete come c’è una perdita di ogni discernimento. Un vero e proprio oscuramento dell’intelligenza che impedisce di accorgersi che c’è qualcosa di diabolico. Per questo insisto molto sull’atto di liberazione dell’intelligenza e della volontà.
DEVA entità famose nell’induismo.
Chiaramente si tratta di demoni. Non c’è bisogno di spiegare che per un cristiano, un’iniziazione di qualsiasi tipo (M.T., o loggia massonica), passo dopo passo, sono solo tutte tappe di iniziazione diabolica. Non voglio sembrare ridicolo, ma il mio scopo è DISOCCULTIZZARE L’OCCULTO. Dobbiamo sapere ciò che succede, per poter dire ai nostri fratelli cristiani: “Ma che stai chiedendo al momento in cui chiedi l’iniziazione?”. Quando il “maestro” ti chiederà: “Che cosa vuoi?”. E tu rispondi: “Chiedo l’illuminazione”. Tu cristiano, illuminato da Cristo, quale illuminazione vai cercando? E’ il problema di tutti i riti di iniziazione che presumono di aggiungere o dare altra luce, oltre Cristo o senza Cristo. Se sono nella luce, non ne chiedo un’altra. Se ne chiedo un’altra, sono un apostata. Ogni iniziazione di questo tipo (dove sono implicati atti e tappe idolatriche) è UN’APOSTASIA dalla fede in Cristo, per aderire ad un’altra cosa. Sono incompatibili nella forma e nei contenuti. Non insisto più, ma queste informazioni sono attinte a documenti.
LIBERAZIONE PER PERSONE CHE HANNO SEGUITO PRATICHE ORIENTALI M.T.
1) ACQUA DEL GANGE ED ACQUA BENEDETTA
Ho partecipato a preghiere di liberazione per persone che hanno frequentato questi ambienti ambigui. Stavamo lavorando per una persona che veniva dalla M.T. Era una lotta dura. Nella nostra preghiera, invochiamo la grazia di Dio sui fratelli e usiamo l’acqua benedetta. La preghiera si svolgeva nella casa della persona interessata, la quale oltre a delle immagini orientali, aveva conservato anche un flacone di acqua del Gange, il fiume “sacro” indiano. Al colmo dell’ironia, questo flacone aveva la stessa forma del nostro flacone di acqua benedetta. L’aspersione con l’acqua benedetta faceva gridare la vittima del demonio. Mentre continuavamo a pregare, colui che dirigeva la preghiera, senza accorgersene, prende per sbaglio l’acqua del Gange e l’aspersione successiva si fa sulla persona con l’acqua del Gange. Il “paziente” che intanto stava strisciando per terra, supplicando che smettessimo di pregare, con nostro stupore, quando riceve l’acqua del Gange, si rimette in piedi con aria trionfante e, con una risata incredibile, comincia a minacciarci.
Noi che non sapevamo nulla, ci chiedevamo: “Ma cosa succede?”. E più gettavamo (per sbaglio) l’acqua del Gange e più il “soggetto” diventava minaccioso. Allora, quasi d’istinto, guardo la bottiglia, capisco ed esclamo: “Ci siamo sbagliati”. Riprendo l’acqua benedetta, si asperge e, con un grido fortissimo, il nostro “paziente”, ricade in terra. Tutto questo la dice lunga sulla famosa e misteriosa “acqua del Gange”. In India, nei giorni della piena, ho visto le vacche morte che marcivano nell’acqua del Gange. Ora, in quei posti, la sola acqua che si può bere e che non provoca malattie è l’acqua del Gange. Attenzione, però, a quali siano le reali virtù misteriose di quest’acqua. Ricordando l’episodio dell’acqua di Lourdes e dell’acqua del Gange, lascio a voi di tirare le conclusioni.
2) STRANI FENOMENI DURANTE LA M.T.
Dopo la mia conversione, ho lasciato il guru orientale, ma lui mi ha cercato proprio perché aveva saputo che ero ripassato al cristianesimo. Sono tornato da lui e quando stavo con lui avevo una forma di veggenza spontanea (che gli esoteristi cristiani hanno sfruttato). Dissi al guru Maharishi che quando i suoi adepti meditano, io vedevo che, durante la meditazione, essi attirano una specie di piccole entità oscure che si raggruppano intorno al chakra. “Tu – mi disse – non puoi certo aver inventato quanto mi dici, perché il modo in cui lo descrivi è esattamente il modo in cui è scritto nei Veda. Quindi descrivimi bene ciò che vedi”. Quando l’ho fatto, egli mi disse: “Ebbene, quelle entità sono i Deva, degli spiriti poco raccomandabili, che vengono attirati”. Ma rifiutava di ammettere che fosse la meditazione che li attirava. Questo mi lasciava perplesso perché ogni volta che i suoi adepti ripetevano il mantra ed entravano nella meditazione, questi spiriti-Deva, arrivavano. Partii, ma lui mi richiamò di nuovo e mi disse: “Io non posso credere che questo venga dalla meditazione. Hai un mezzo per liberare, coloro che meditano, da questi Deva?”.
Io avevo fatto già esperienza della potenza del Nome di Gesù, che mi aveva liberato. In altra occasione vi parlerò di questi esorcismi fatti su di me dal grande Padre Matthieu. Ero pieno di gioia per la potenza del Nome di Gesù e allora gli ho detto: “Sì, credo che sia il Nome di Gesù che può liberare”. E il guru: “Perché non provi su qualcuno dei miei discepoli?”. Ed io, candidamente, non sapendo che cosa stavo facendo, risposi: “Si, certo. Perché no!”. Erano una decina, ed era proprio lo staff ristretto del guru. La discussione è durata tutta la notte, fino alle ore 3.00. La finestra era aperta. Ed io semplicemente ho detto: “Gesù, Signore, mostra la tua potenza. Nel tuo Nome, nel Nome di Gesù, ti ordino, chiunque tu sia, di lasciare quest’uomo e di andare via da questa stanza”. Non ero esorcista, certo. Mi sembrava, a quel tempo, solo una reazione di buon senso. Mentre nessuno credeva, in quella stanza, la persona a cui avevo rivolto il forte “ordine”, tutto d’un colpo, è stata presa da una fortissima “vibrazione” in tutto il corpo ed ha gridato fortissimo. C’è stato un soffio freddissimo che è passato nell’assemblea. Poi quella stessa persona, che si trovava tra un “meditante” e la finestra, è stata spinta fortissimamente al suolo e poi, più niente. In quel silenzio di tomba, tutti si guardavano negli occhi e capivano che “qualcosa” era successo. Maharishi riconobbe che era avvenuta una liberazione da un Deva. Ma quando ho visto che, nonostante questo, non accettavano che questi spiriti cattivi venivano dalla meditazione stessa e che rifiutavano di aderire alla liberazione data dal Cristo, in quella stessa alba li ho lasciati e non sono mai più tornato da loro. Avevo avuto la prova che avevano rifiutato la verità che si era manifestata loro, per pura grazia di Dio. La mia, in quell’occasione fu, certo, una presunzione, ma Dio ha permesso tutto quello che accadde, solo per manifestare dove fosse la verità. In tutti quegli avvenimenti Gesù ha mostrato il vero cammino della vita.
«Il Signore da principio creò l’uomo e lo lasciò in balia del suo proprio volere. Perciò se tu vuoi osserverai i Comandamenti e dipende dalla tua volontà rimanere ad essi fedele. Il Signore ti ha posto davanti il bene ed il male; là dove vuoi stenderai la tua mano. Davanti agli uomini c’è la vita e la morte, ognuno avrà quello che sceglie» (Siracide 15, 14-17).
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