Il vero amico *** «Non è mai stato vero amico uno che ha potuto offendere un altro dopo averlo accolto nella sua amicizia. E nemmeno può dirsi che abbia gustato la gioia della vera amicizia chi, una volta offeso, cessa di amare colui che prima amava. Infatti chi è amico, ama sempre. Se anche fosse rimproverato, insultato, dato alle fiamme, messo in croce, chi è amico ama sempre; e, come dice san Gerolamo: «Un'amicizia che può spegnersi non è mai stata una vera amicizia!» Aelredo-di-Rievaulx Epist. 41, ad Ruffin.). « Gli amici devono essere semplici, comunicativi, Aelredo di Rievaulx
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amicizia, aelredo
La compagnia *** «La compagnia autentica è quella che nasce quando uno incontra un altro che ha visto qualche cosa di giusto, di bello e di vero, e glielo dice, e siccome anche lui desidera il giusto, il bello e il vero, si mette insieme.» § a M. |
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amicizia, giussani
La compagnia *** L'influsso su di te di questa compagnia data è quello di richiamarti alla "ragione". Sei nella tempesta, irrompono le onde, ma vicino hai una voce che ti ricorda la ragione, che ti richiama a non lasciarti portar via dalle ondate, a non cedere. La compagnia ti dice: "Guarda che dopo splende il sole; sei dentro l'onda, ma poi sbuchi fuori e c'è il sole". Soprattutto ti dice: "Guarda". Perché in ogni compagnia vocazionale ci sono sempre persone, o momenti di persone, da guardare. Nella compagnia, la cosa più importante è guardare le persone». Perciò la compagnia è una grande sorgente di amicizia. L'amicizia è definita dal suo scopo: l'aiuto a camminare verso il Destino. Volantone di Pasqua Comunione e liberazione 1992 Grazie a: Dixit Definitivo |
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amicizia
La Rosa Bianca La Rosa Bianca è il nome di un gruppo di studenti tedeschi che pagarono con la vita la loro opposizione al regime nazista. La Weiße Rose era composta da Hans e Sophie Scholl, Christoph Probst, Alexander Schmorell, Willi Graf, tutti poco più che ventenni, cui si unì successivamente il professor Kurt Huber. |
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amicizia, la rosa bianca
La compagnia cristiana *** " Allora quella compagnia è l'unica realtà veramente umana, totalmente umana, che esista al mondo. Tutto il resto del mondo è umano come una grande ferita che gridi di essere rimarginata, una grande solitudine che esiga di essere sorpresa da una illuminazione, da una protezione che venga da altri come sé. Allora il compagno diventa veramente un altro sé e nasce tra gli estranei come noi un'affezione più grande di quella che si ha per il padre e la madre, fino all'emozione. Perché il giudizio di corrispondenza matura fino a identificarsi con l'emozione... più grande di quella che hai per tuo padre e tua madre...non perché dimentichi tuo padre e tua madre, ma perché impari a capire che l'importanza di un tuo padre e tua madre è che hanno in qualche modo collaborato a questa strada - per esempio facendoti nascere- così che se fossero (scusate l'ipotesi), se fossero due delinquenti, li ami come ami i tuoi compagni.”
Luigi Giussani da: Si può vivere così? Rizzoli a M. |
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chiesa, amicizia, giussani
L'amicizia *** Io non voglio vivere inutilmente: è la mia ossessione. E poi tra due amici profondi cosa si desidera? L'aspirazione dell'amicizia è l'unione, è quella di immedesimarsi, impastarsi, diventare la stessa persona, la stessa fisionomia dell'Amico: ma Gesù è in Croce... la gioia più grande della nostra vita è quella che ad ogni piccola o grande sofferenza ci fa scoprire: "ecco ora sei più simile", più "impastato con Lui" La vita per la felicità degli uomini, per l'amicizia di Gesù. Caro amico, una benedizione? Ecco io allargo le braccia e te la mando con tutta la passione del cuore: solo perché serva anch'essa ad ottenerti un unico assillo nella vita: l'amicizia di Gesù Cristo - la felicità degli uomini. Ed il resto... vanitas vanitatum. Luigi Giussani - Lettere di fede e di amicizia ad Angelo Majo ed.San Paolo a M ad A. a P. a R.
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amicizia, giussani
L’assenza di una persona cara ***
“… per noi non c’è nulla che possa rimpiazzare l’assenza di una persona cara, né è cosa questa che dobbiamo tentare di fare; è un fatto che bisogna semplicemente sopportare e davanti al quale bisogna tener duro; a prima vista sembra molto difficile, mentre è anche una grande consolazione; perché, restando effettivamente aperto il vuoto, si resta anche reciprocamente legati da esso. Si sbaglia quando si dice che Dio riempie il vuoto; non lo riempie affatto, anzi lo mantiene appunto aperto e ci aiuta in questo modo a conservare l’autentica comunione tra di noi – sia pure nel dolore. Inoltre: quanto più belli e densi sono i ricordi, tanto più pesante è la separazione. Ma la gratitudine trasforma il tormento del ricordo in una gioia silenziosa. D. Bonhoefferda: Resistenza e resa. Lettere e scritti dal carcere
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amicizia, bonhoeffer
Amicizia
*** Nel caso dell'amicizia, poiché siamo liberi da questi vincoli, pensiamo di aver scelto autonomamente i nostri pari. In realtà, qualche anno di differenza nelle date di nascita, qualche chilometro di distanza tra due case, la scelta di un'università piuttosto che un'altra, la destinazione a un reggimento invece che a un altro, il caso che ci ha fatto parlare di un argomento, la prima volta che ci siamo incontrati, invece di tacere - una qualsiasi di queste circostanze avrebbe potuto farci restare separati. Ma per un cristiano, non si può parlare, a rigor di termine, di fatalità. Un segreto maestro delle cerimonie ha lavorato per noi. Cristo, che disse ai suoi discepoli: "Non siete voi che vi siete scelti, ma sono Io che ho scelto voi", può veramente dire a ogni gruppo di amici cristiani: "Non siete voi che vi siete scelti, ma sono Io che ho scelto voi, gli uni per gli altri". L'amicizia non è una ricompensa per il discernimento e il buon gusto che abbiamo dimostrato di possedere trovandoci vicendevolmente. Essa è lo strumento attraverso il quale Dio rivela a ciascuno le bellezze degli altri, che non sono, certamente superiori alle bellezze di un altro migliaio di persone; con l'amicizia Dio ci apre gli occhi su di loro. C. S. Lewis, da: I quattro amori a M. |
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amicizia, lewis
L’Amicizia *** Amico mio, accanto a te . saint exupery a M. |
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amicizia, saintexupery
** Non ti pare meraviglioso?
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Postato da: giacabi a 08:26 | link | commenti (1)
amicizia, van der meer
La grazia di un incontro *** Oggi per la seconda volta da quando ho aperto questo blog voglio parlare di me per raccontarvi la grazia di un incontro accadutomi l’altro giorno. Io appartengo anche se indegnamente alla comunità di C.L. . Questo movimento l’ho conosciuto in età giovanile nel mio paese dove con questa comunità ho trascorso gli anni più belli della mia vita. Questo gruppo di una ventina di persone era composto per la maggior parte di ragazzi con un età media intorno ai 18 anni, animato da un entusiasmo che ci portava ad incarnare il messaggio cristiano, ed i risultati non sono mancati. La nostra sede “una casa campidanese di cui l’affitto si pagava andando qualche giorno al mese a lavorare in campagna) era diventata un centro di accoglienza per tutto il paese da noi venivano bambini, adolescenti, giovani,drogati, indigenti, handicappati, militanti di partiti, ladri, anche qualche prostituta ed un anche un assassino. Col nostro entusiasmo, che proveniva dalla gioia di aver incontrato Cristo nella comunità, riuscivamo a dialogare ed a metterci a disposizione di tutte queste persone. Questo gruppo durò alcuni anni poi arrivò il tempo degli innamoramenti e sposalizi e molti di questi amici, tra cui io, dovettero cambiare paese decimando la comunità, altri una volta sposati si staccarono dal gruppo. Debbo dire che la comunità anche se rimpicciolita è tuttora presente. Ho raccontato questo come premessa all’incontro capitatomi due giorni fa. Dovete sapere che quando vado al mio paese natio e passeggio per le strade di solito vengo fermato da queste persone che venivano in sede, per dirmi dei bei tempi che anche loro avevano vissuto e che purtroppo adesso non vi è niente di simile. Così mi è capitato lunedì scorso, mentre passeggiavo in paese con mia moglie, mi ha fermato un mio compaesano e quasi coetaneo(uno di quei tanti che venivano in sede) ed ha iniziato a raccontarmi la sua vita di come era finito nella droga e di come ne era uscito anche se con qualche “problema psichiatrico” cosi mi ha riferito. Mi ha quasi obbligato ad andare a casa sua ed io vedendo la sua insistenza non ho potuto dirgli di no. Quando sono entrato nella sua casa mi ha mostrato le sculture che realizzava, io non ne capisco di arte ma per me erano veramente bellissime erano in legno, in marmo , in pietra. Poi mi ha parlato della mamma che è affetta da Alzheimer e di come lui l’accudiva ed in effetti portandomi nella stanza da letto della madre ho visto con i miei occhi, da come era ben sistemata nel letto, la cura, l’affezione che aveva per la mamma. A questo punto ho visto in lui un esempio di bontà e lo ringraziato per tutto quello che faceva dicendogli che grazie alla mamma si stava conquistando il paradiso. Questo incontro mi ha fatto riflettere di come tra noi ci sono persone che nel silenzio e nella emarginazione incarnano senza magari saperlo il messaggio cristiano e di come non sia giusto lasciarle sole, mi sono ripromesso di andarlo a trovare con qualche amico per dimostragli tutto l’affetto e la gratitudine per l’esempio che sta dando.
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amicizia
Ciò che fa vincere la passività *** « L'attualità piena di ciò che siamo è possibile solo in vista di un'altra presenza, di un altro essere che ha la virtù di porci in esercizio, in atto... E come sarebbe possibile uscire da se... a meno di non essere irresistibilmente innamorati» Maria Zambrano
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chiesa, amicizia, gesù, zambrano
L’amico *** «L’amico è innanzi tutto colui che non giudica. L’amico è colui che apre la porta al viandante, alle sue stampelle, al suo bastone deposto in un canto e non gli chiede di danzare per giudicare la sua danza. E se il viandante parla della primavera ormai sopraggiunta, l’amico è colui che riceve dentro di sé la primavera. E se egli racconta l’orrore della carestia nel villaggio dal quale proviene, l’amico soffre con lui la fame. Perché, come ti ho detto, l’amico nell’uomo è la parte destinata a te e che apre per te una porta che forse non aprirebbe mai per nessun altro. Il tuo amico è un amico vero e tutto quello che dice è vero. L’amico nel tempio, quello che grazie a Dio io sfioro e incontro, è colui che volge verso di me lo stesso mio viso, illuminato dallo stesso Dio, poiché allora l’unione è fatta, anche se lui è un bottegaio mentre io sono un capitano, oppure è un giardiniere mentre io sono un marinaio. L’ho incontrato al di sopra delle nostre divisioni e sono divenuto il suo amico. Io posso tacere accanto a lui, cioè non avere alcun timore per i miei giardini interiori, le mie montagne, i miei precipizi e i miei deserti, poiché lui non vi metterà mai piede. Tu, amico mio, quello che ricevi da me con amore è come un ambasciatore del mio regno interiore. Tu lo tratti bene, lo fai sedere e lo ascolti. Ed eccoci felici. Mi hai mai visto, quando ricevevo degli ambasciatori, tenerli in disparte o respingerli perché agli estremi confini del loro impero, a mille giornate di marcia dal mio, gli uomini si nutrono di cibi che non mi piacciono, ovvero perché i loro costumi sono diversi dai miei? L’amicizia è innanzi tutto una tregua e una grande circolazione dello spirito al di sopra delle divisioni particolari. Non posso rimproverare nulla a chi troneggia alla mia mensa.
Perché sappi che l’ospitalità, la cortesia e l’amicizia sono incontri dell’uomo nell’uomo. Che cosa andrei a fare nel tempio di un dio che discutesse sulla statura e sulla corpulenza dei fedeli, oppure nella casa di un amico che non accettasse le mie stampelle e pretendesse di farmi danzare per giudicarmi? Incontrerai fin troppi giudici per il mondo. Se si tratta di plasmarti in modo diverso e di rafforzarti, lascia questo compito ai nemici. Se ne incaricheranno loro, come la tempesta che scolpisce il cedro. Saint Exupery a: M. P. P. R |
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amicizia, saintexupery
L’amore non può essere possesso***“Non confondere l'amore col delirio del possesso, che causa le sofferenze più atroci. Perché contrariamente a quanto comunemente si pensa, l'amore non fa soffrire. Quello che fa soffrire è l'istinto della proprietà, che è il contrario dell'amore. Perché se amo Dio me ne vado a piedi sulla strada zoppicando per portarlo agli altri uomini. Non riduco il mio Dio in schiavitù. Io mi nutro di tutto ciò che egli concede agli altri. In tal modo so riconoscere chi ama veramente dal fatto che egli non può essere danneggiato... A.de Saint-Exupéry, Cittadella , Borla, Torino, 1965,
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amicizia, saintexupery
Non i discorsi ma la testimonianza dell’amicizia cristiana convertirono S. Agostino
Non i discorsi ma la testimonianza dell’amicizia cristiana convertirono S. Agostino ***
“L'incontro con uomini di questo tipo( Socci sta parlando dei discepoli di S. Martino di Tours) era decisivo per la conversione, sia del volgo, pagano e superstizioso, sia dei giovani, uomini e donne, delle classi colte cittadine. Le dettagliate pagine lasciate da Agostino fanno supporre che, anche dal punto di vista psicologico, accadeva allora qualcosa di molto simile a ciò che può accadere ad un uomo del nostro tempo. Ecco come Agostino, a Milano, dopo aver ascoltato Ambrogio, descrive la sua condizione: «Non potevo più invocare la scusa di un tempo, quando solevo persuadermi che, se ancora mancavo di disprezzare il mondo e servire Te, era colpa dell'incerta percezione che avevo della verità. Ormai anche la verità era certa. (...) Mi disgustava la mia vita nel mondo. Era divenuta un grave peso per me, ora che non mi stimolavano più a sopportare un giogo così duro le passioni di un tempo: I 'attesa degli onori e del denaro. Ormai tutto ciò mi attraeva meno della dolcezza e della bellezza della Tua casa che ho amato. Ma ero stretto ancora da un legame tenace: la donna». Agostino si sente triste e angosciato: «Dovunque facevi brillare ai miei occhi la verità delle tue parole, ma io, certo della loro verità, non sapevo affatto cosa rispondere, se non, al più, qualche frase lenta e sonnolenta: "fra breve"... Però quel "breve" non aveva una breve durata e quell 'attendi un pochino" andava per Ie lunghe». Come risolvere questa indecisione della ragione, cosi comprensibile anche per noi oggi? Decisivo e, per il grande intellettuale d'Ippona, un incontro casuale. Un suo amico, Ponticiano, gli racconta di aver conosciuto persone che si dedicavano a Dio nella verginità, facendo vita in comune. Agostino, in particolare, resta stupefatto dai due che Ponticiano aveva conosciuto a Treviri, che erano due soldati. II "contagio" della vita di Martino, dunque, arriva fino ad Agostino. Cosi per Agostino comincia I' avventura. Intuisce che l'amicizia e il modo semplice e umano con cui si comunica la stessa vita cristiana «<In qualunque cosa umana, nulla e amico all'uomo se egli non ha un amico»). Agostino e entusiasta della vita in comune, fra fratelli. Proprio lui diverrà così «il promotore per eccellenza della "vita apostolica" nel monachesimo latino» (Garcia M. Colombas)." Antonio Socci da: Cristiani L’avventura umana di 14 Santi ed. Nuova Cultura |
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amicizia, santi, sagostino
L’amicizia *** Il Piccolo Principe XXI In quel momento apparve la volpe. "Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?" "Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano". "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E' molto semplice: non si vede bene che col cuore. L'essenziale e' invisibile agli occhi". |
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amicizia, saintexupery
La compagnia tra di noi *** «La compagnia tra di noi si lascia identificare prima di tutto per un tipo di affezione nuova che nasce tra le persone: in essa domina su qualsiasi altro sentimento la stima dell'altro, la disponibilità ad aiutare, un'amorosità disposta a soccorrere l'altro, a condividerne sempre il bisogno, nella percezione fisica del tempo e dello spazio come via al destino. Non è niente di meno di questo, la compagnia, cioè la dimensione del cristiano». don Giussani da: tracce dic.93 |
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amicizia, giussani
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«Si può accettare il nulla per se stessi. Mai per quelli nei quali si è intravisto il riflesso del bello, del bene, per quelli che abbiamo amato» M. Van der Meersch
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perle, amicizia
LA GIOIA DELL’AMICIZIA
Un amico fedele è un balsamo nella vita, è la più sicura protezione. Potrai raccogliere tesori d’ogni genere ma nulla vale quanto un amico sincero. Al solo vederlo, l’amico suscita nel cuore una gioia che si diffonde in tutto l’essere. Con lui si vive un’unione profonda che dona all’animo gioia inesprimibile. Il suo ricordo ridesta la nostra mente e la libera da molte preoccupazioni. Queste parole hanno senso solo per chi ha un vero amico; per chi, pur incontrandolo tutti i giorni, non ne avrebbe mai abbastanza.
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Postato da: giacabi a 17:49 | link | commenti
amicizia, crisostomo
*** Gabriel Marcel |
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amicizia, marcel
L’amicizia ***
G.K.Chesterton L’uomo che fu Giovedì, sull’amicizia |
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amicizia, chesterton
L'amicizia, scambio di doni *** L'amicizia: un continuo scambio . Giovanni Papini
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amicizia, papini
L’appartenenza ***
Domanda: Cosa significa per lei l’appartenenza? Gaber: L’appartenenza è un bisogno: come uno ha bisogno di mangiare, ha bisogno di vivere, di pensare, così ha bisogno di appartenere. Ecco questa è l’affermazione, ed è un’affermazione neutra perché non è né positiva né negativa. Se questa partecipazione prende dei connotati negativi o positivi, questo è difficile dirlo, ma comunque è un bisogno dell’uomo. Anche lei credo abbia bisogno di appartenere a qualche cosa, altrimenti si sente molto sola. Ne può venire fuori una discussione terminologica,però sono convinto che la forza di poter dire “noi” è sicuramenteun grande elemento di forza per ciascuno, la canzone infatti finisce dicendo: “sarei certo di cambiare la mia vita se potessi cominciare a dire noi”. Ora, è chiaro che a queste appartenenze si possono mettere condizioni molto alte. E non l’appartenenza padana o l’appartenenza austriaca…
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Postato da: giacabi a 19:11 | link | commenti
amicizia, gaber
La chiarezza *** Ogni uomo, trattando col suo prossimo, ama la chiarezza, lo scambio di idee, l’accordo, l’abolizione di ogni fraintendimento. Desidera sapere in qual misura chi gli sta vicino è d’accordo con lui, e quali siano invece i punti di divergenza. Sente il bisogno di indicare e mettere in chiaro dove si può sorvolare sui dettagli e attenersi ai punti fondamentali. Spesso l’altro, nel corso del colloquio, viene da sé a parlare di un dettaglio, che loda o che biasima. Il bisogno dell’uomo di parlare con Dio è qualcosa di molto simile. È un bisogno di comprensione, di protezione, di riconoscimento e di messa a punto. Ed è allora Dio che può richiamare l’attenzione sui dettagli.
A. von Speyr, Il mondo della preghiera, a cura di H.U. von Balthasar, Jaca Book,
a P.
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amicizia, verità
Bisogno di amore ***
La persona umana non è, d’altra parte, soltanto ragione e intelligenza. Porta dentro di sé, iscritto nel più profondo del suo essere, il bisogno di amore, di essere amata e di amare a sua volta. BENEDETTO XVI IV CONVEGNO NAZIONALE DELLA CHIESA ITALIANA VERONA 2007 |
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amicizia, benedettoxvi
Chi è amico ***
Rimini 4-6 maggio 2007 Fraternità di C.L. Esercizi spirituali |
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amicizia, carron, senso religioso
Amicizia ***
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amicizia, camus
Amicizia *** |
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amicizia, van gogh
“Qualcuno, alla fine, mi ama?" *** Da: http://ailuigm.spaces.live.com/ Questa è la domanda che, volenti o nolenti, ognuno di noi si porta dentro. Rispunta, per quanto rimossa sia, con insopprimibile pressione ogni mattina, dopo la strana parentesi del sonno. Il destino del mio io è strutturalmente legato alla possibilità di trovare una risposta esauriente a questa domanda. Del resto chi di noi non è in ogni atto determinato dal bisogno-desiderio di essere definitivamente amato e di amare definitivamente? Nella definitività di quest'amore sta dunque il mio destino di uomo. Card. Angelo Scola, patriarca di Venezia |
Postato da: giacabi a 22:30 | link | commenti
amicizia, scola
L’amicizia *** Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io, Dante Rime |
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