L’AMORE E LA BELLEZZA
Che cosa è bellezza? «Bellezza non è un bisogno ma un’estasi. Non è una bocca assetata né una mano vuota protesa, ma piuttosto un cuore infiammato e un’anima incantata» (Kahlil Gibran).
Pulcher, decorus e formosus, aggettivi latini, sono stati soppiantati nell’uso corrente da bellus. Peccato, la bellezza in questo brutto mondo avrebbe ancora tanto bisogno di essere omaggiata da diversi aggettivi.
Andrej Tarkovskij: «L’amore solo è capace di resistere alla distruzione universale. L’amore... e la bellezza». L’amore genera la bellezza, o viceversa? Se ne discute. Tre punti di vista. «È la bellezza che fa nascere l’amore», dice l’Abbé de Choisy. Mentre secondo Platone, l’amore è invece «desiderio di generare nella bellezza». Mellin de Saint-Gelais non decide: «Una tale bellezza è l’amore che la fa bella; e un tale amore rende amabile la bellezza».
Hryhory Skovoroda, poeta ucraino del XVIII secolo: «Il cuore non ama se non vede la bellezza». Attenti però: la bellezza che seduce è troppo spesso ambigua, come sottolinea Ovidio: «Evitate gli uomini che fanno bella mostra della loro eleganza e della loro bellezza e di cui ogni capello ha il suo posto ben predisposto. Quel che vi dicono, l’hanno già detto a mille altre donne. Il loro amore vagabondo non si fissa in nessun luogo». Ma la bellezza se ne va, è transeunte. Un amico aveva incollato sulle prime pagine della sua agenda due foto di Marlène Dietrich: una all’apice del successo e l’altra negli ultimi anni. «Mi ricorderò che la bellezza fisica passa, mentre quella spirituale no».
Dal Mensile “Frate Indovino”, aprile 2021
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