25 marzo 1929
Cristeros:
dalla disobbedienza alla lotta armata
tratto da: Tempi, anno V, 31.03.1999, n. 11.
Il 25 marzo 1929 il regime massonico instauratosi in Messico deve
affrontare la realtà della sconfitta militare in un conflitto
assolutamente imprevisto. Plutarco Elias Calles e Alvaro Obregòn, gli
uomini forti emersi dopo la grande guerra civile di inizio secolo hanno
realizzato una simpatica alternanza: quattro anni al potere ciascuno e
una dittatura ininterrotta.
Appoggiati dagli americani che intravedono la possibilità di
sfruttamento delle risorse naturali messicane, i due militari hanno un
nemico comune: la Chiesa cattolica, unico ostacolo contro lo
sfruttamento delle classi subalterne. Il 14 giugno 1926 viene approvata
la famigerata "Legge Calles" che sopprime, di fatto, la chiesa cattolica
messicana con misure repressive inaudite.
La risposta dei cattolici è non violenta ma non per questo meno
devastante: il 31 luglio, tutte le chiese vengono chiuse al culto e i
cristiani entrano ufficialmente in clandestinità, iniziando un feroce
boicottaggio economico che porta al fallimento della Banca di Tampico e
della Banca Inglese, oltre alla chiusura delle Camere di Commercio.
Calles, che nel frattempo ha ricevuto una prestigiosa decorazione dalle
più importanti logge massoniche, è già passato da tempo alla maniera
forte, massacrando decine di preti e centinaia di fedeli; ma i cattolici
messicani, discendenti di aztechi e castigliani, non temono la morte e
vengono addestrati dai veterani di Pancho Villa e di Sebastiano Zapata,
pronti a iniziare una nuova sfida nei confronti dello Stato.
Inizia così la Cristiada, una guerra feroce, dove i governativi
saccheggiano e stuprano salvo poi essere regolarmente sconfitti dai
guerriglieri cattolici. Il 17 luglio 1928, un giovane pittore cattolico
partecipa a una festa in onore di Obregòn e gli dona un bel ritrattino:
un attimo dopo, il ragazzo scarica il revolver nella testa di Obregòn,
risolvendo i problemi di alternanza al potere e decretando la fine
politica di Calles, messo da parte dal più astuto e sottile Lazaro
Cardenas.
Nel marzo del 1929 i Cristeros conquistano Guadalajara ma un accordo tra
il governo e l'episcopato cattolico inaugura una pace di compromesso
che esporrà i combattenti per la libertà a rappresaglie che dureranno
decenni. Quando vengono firmati gli accordi si contano trentamila morti
tra le file dei Cristeros, quarantamila tra i governativi e ben
centocinquantamila tra la popolazione civile; richiesta di scuse e di
perdono da parte degli eredi dei persecutori, per ora, nessuna.
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