Che cosa permette all’uomo “selvaggio” di riconoscere la Grande Presenza?
***
settembre 23, 2012
Aldo Trento
Continuamente
don Julian Carrón ci provoca a vivere intensamente il reale. Ma cosa
significa per me “educazione” ed educare il mio popolo a questa
posizione? Tutti i giorni, prima di cominciare a lavorare, affidiamo a
ogni persona una provocazione che è stata suscitata in alcuni dalla
stessa realtà.
Sono esempi, sono particolari della vita quotidiana, ma se Cristo non entrasse in questi particolari non potremmo verificare la verità del fatto che la realtà, come afferma san Paolo, è il corpo di Cristo. Da questa posizione è nata la bellezza delle opere nella nostra comunità. Un’opera è un “opus Dei” solo quando in tutti i suoi particolari rimanda alla bellezza divina. Che bello ascoltare molti pazienti terminali dire: «Padre, solo per il fatto di essere in un posto così bello mi sento meglio». O quando i bimbi che vengono a scuola, in un luogo bello, pulito, ordinato, e nel tempo imparano a vivere nello stesso modo anche a casa loro. È “il bello” che educa, perché solo il bello desta stupore, rimanda al Mistero. Per questo per noi il culmine della carità è la bellezza. Cioè, vivere intensamente il reale, dall’alba al tramonto.
In queste terre, che sono le mie terre, non esiste l’esperienza della bellezza, cioè di un luogo, un habitat bello.
Per questo, fin dal principio ho percepito che tutto quello che avevo studiato di teologia pastorale non sarebbe servito a nulla se non avessi vissuto, per primo io, ogni istante e ogni cosa come relazione con il Mistero. Questa posizione nel vivere il reale me l’ha regalata don Giussani, che mi ha educato al gusto per il bello a 360 gradi. Realmente questa è l’unica posizione che permette all’uomo “selvaggio” di oggi, di riconoscere la grande presenza. Il bello e il dolore, che camminano uniti, sono sempre la strada verso Cristo.
Queste provocazioni ci aiutano ogni istante del giorno a crescere in questa posizione, lasciandoci educare soprattutto dai nostri pazienti, i quali, in mezzo al dolore causato dalla malattia, riescono a guardare con positività tutto quello che vivono.
paldo.trento@gmail.com
Sono esempi, sono particolari della vita quotidiana, ma se Cristo non entrasse in questi particolari non potremmo verificare la verità del fatto che la realtà, come afferma san Paolo, è il corpo di Cristo. Da questa posizione è nata la bellezza delle opere nella nostra comunità. Un’opera è un “opus Dei” solo quando in tutti i suoi particolari rimanda alla bellezza divina. Che bello ascoltare molti pazienti terminali dire: «Padre, solo per il fatto di essere in un posto così bello mi sento meglio». O quando i bimbi che vengono a scuola, in un luogo bello, pulito, ordinato, e nel tempo imparano a vivere nello stesso modo anche a casa loro. È “il bello” che educa, perché solo il bello desta stupore, rimanda al Mistero. Per questo per noi il culmine della carità è la bellezza. Cioè, vivere intensamente il reale, dall’alba al tramonto.
In queste terre, che sono le mie terre, non esiste l’esperienza della bellezza, cioè di un luogo, un habitat bello.
Per questo, fin dal principio ho percepito che tutto quello che avevo studiato di teologia pastorale non sarebbe servito a nulla se non avessi vissuto, per primo io, ogni istante e ogni cosa come relazione con il Mistero. Questa posizione nel vivere il reale me l’ha regalata don Giussani, che mi ha educato al gusto per il bello a 360 gradi. Realmente questa è l’unica posizione che permette all’uomo “selvaggio” di oggi, di riconoscere la grande presenza. Il bello e il dolore, che camminano uniti, sono sempre la strada verso Cristo.
Queste provocazioni ci aiutano ogni istante del giorno a crescere in questa posizione, lasciandoci educare soprattutto dai nostri pazienti, i quali, in mezzo al dolore causato dalla malattia, riescono a guardare con positività tutto quello che vivono.
paldo.trento@gmail.com
Dopo che padre Aldo mi ha raccontato cosa aveva detto nella preghiera
del mattino, gli ho detto: «Padre, sai perché la gente si perde in
tante stupidaggini (uno mi guarda, non mi guarda, non mi sta simpatico,
fa male il suo lavoro, si lamenta, non partecipa ai momenti di
formazione eccetera)? Perché non ha un problema maggiore. Dio voglia che
imparino da me come, con la grazia di Dio e l’aiuto della Madonna, sto
vivendo questa malattia, che prima solamente al pensiero mi spaventava».
Silvia
17 gennaio 2012 – San Antonio Abad
Silvia
17 gennaio 2012 – San Antonio Abad
Nella vita, spesso ci preoccupiamo per tante scemenze. Non ci
rendiamo nemmeno conto che dobbiamo ringraziare perché Dio ci dà la
grazia di poter andare bene di corpo!! Dobbiamo ringraziare tutti i
giorni per questa grazia.
Silvia
18 gennaio 2012
Silvia
18 gennaio 2012
Dovremmo apprezzare il valore del semplice poter dormire. Quando
tante volte il dolore fisico o spirituale non ci permette di farlo.
Invece all’aprire gli occhi, ogni mattina, dovremmo dire felici: «Grazie
Signore, perché questa notte ho potuto riposare».
Silvia
19 gennaio 2012
Silvia
19 gennaio 2012
Voglio godere di ogni cosa. Per quanto piccola e ovvia oggi mi
commuove. Ti lodo Signore, perché mi doni la tua benedizione nel bacio
che mio figlio mi dà ogni volta che torna dal lavoro.
Silvia
20 gennaio 2012
Silvia
20 gennaio 2012
Ho bisogno di lasciarmi sorprendere di più da ciò che ho davanti agli
occhi in ogni istante, come il sorriso di Norma. E chiedermi: «Perché
lei sorride quando soffre?».
21 gennaio 2012
21 gennaio 2012
Sono stata a visitare Silvia per ringraziarla del fatto che mi
ricorda ciò che sono: pura debolezza. A causa di un mal di testa non
veniamo al lavoro, ma lei con il suo bastone non manca mai, con forza ci
testimonia che Cristo vive.
Modesta
22 gennaio 2012
Modesta
22 gennaio 2012
Per “ragioni di salute” dovrei camminare tutti i giorni, ma siccome
non mi piace farlo, trovavo sempre una scusa pur di non fare fatica. Mi
ripromettevo sempre: «Comincio domani». Sabato, con un grande sforzo, ho
fatto tre giri nel giardino e ho ringraziato Dio per esserci riuscita,
perché adesso per “problemi di salute” non posso farlo e ho cominciato
ad attribuire un nuovo valore alle grandi grazie che riceviamo senza
rendercene conto e ad accorgermi di quanto sono importanti per me.
Silvia
23 gennaio 2012
Silvia
23 gennaio 2012
Nella stanza di Vittorino, qualcuno spostando la sua culla ha rigato
la parete. Se fossi tu, ti dispiacerebbe aver dato uno schiaffo alla
divina Provvidenza, che tiene conto di tutti i dettagli e oggi ti dà la
grazia di poter respirare?
25 gennaio 2012
25 gennaio 2012
«Con la misura con cui misuri gli altri, sarai misurato», dice il
Vangelo di oggi. Questa mattina, nell’arrivare al lavoro, un’amica mi ha
chiesto: «Come ti sei alzata?». Questa domanda mi ha commossa come
niente altro prima. Lei sarà misurata nella sua delicatezza verso di me,
non si è lasciata determinare dal mio stato d’animo spaventoso, ha
visto l’essenziale: esisto.
26 gennaio 2012
26 gennaio 2012
Un’amica mi ha detto: «Mio padre mi ha insegnato che quando arrivo in
qualche luogo e devo rimanerci per un po’, la prima cosa che devo fare
arrivando, è guardare bene come è così che quando me ne vado sia uguale o
addirittura meglio». Ma questo succede quando siamo coscienti della
bellezza e dell’ordine in tutte le cose. Se non siamo educati a farlo,
difficilmente lo faremo per altri. In ogni caso possiamo imparare a
farlo. Solo così possiamo imparare a rifarlo nella nostra vita, nelle
case, con la nostra famiglia.
Silvia
27 gennaio 2012
Silvia
27 gennaio 2012
«Vai e annuncia ciò che il Signore ha fatto con te per la sua
misericordia», dice il Vangelo di oggi. Mario abbracciato e accolto da
Cristo in questo luogo, lo annuncia con la sua gioia ogni mattina,
perché come diceva Santa Teresa de los Andes: «Dio è gioia infinita».
30 gennaio 2012
30 gennaio 2012
Quante volte ho dato per scontata la grazia di pronunciare una o due
parole. Oggi guardando un paziente che cercava di pronunciarle e non
riusciva, ho pensato che lui è qui per me, per mantenere vivo in me lo
stupore di fronte al più semplice e piccolo dono che è quello di poter
parlare. Dire “ciao” è un dono.
31 gennaio 2012
31 gennaio 2012
Il valore di un’amicizia genuina e sincera oltrepassa le frontiere e
accende il cuore di gioia. Questo è ciò che ho visto nei volti di tutti
coloro che sono stati ad Angras a vivere questa esperienza. Dio ti dà
sempre l’opportunità di avvicinarti a lui attraverso una compagnia. Per
questo è importante, come ci insegna padre Aldo, dire “sì” a questa
provocazione senza analizzare come. Il cammino per riuscirci è la
Provvidenza.
Silvia
1 febbraio 2012
Silvia
1 febbraio 2012
«Luce per illuminare le nazioni e gloria del tuo popolo Israele».
Oggi ricordiamo queste parole pronunciate da Simeone quando Gesù è stato
presentato al tempio in braccio alla Vergine Maria, le stesse che
percepisco farsi carne nella Natività. Quando la gente dice: «Nel tuo
volto non si nota che sei malata», lei risponde: «Non sono ammalata nel
volto, ma nelle gambe e sono contenta perché Gesù è presente
nell’Eucarestia e in me». Il suo volto allegro sommerso dalla
sofferenza, è luce che nasce da un’altra luce: Cristo, luce del mondo».
2 febbraio 2012
Festa della presentazione del Signore
Giorno della vita consacrata.
2 febbraio 2012
Festa della presentazione del Signore
Giorno della vita consacrata.
Il silenzio è la pienezza della presenza di Cristo, per questo la sua
presenza mi riempie di silenzio. Il Signore mi ha scelta e mi ha
chiamata con il mio nome per lavorare nella sua vigna, per i suoi
interessi. Perché ho bisogno di rendere silenziosi i miei lamenti, le
mie fantasie, le mie immaginazioni, i miei sospetti? Perché lui è
presente, mi guarda e solamente aspetta che, facendo un lavoro
personale, lo ascolti nella realtà.
3 febbraio 2012 – San Blás
3 febbraio 2012 – San Blás
Questa mattina sono andata da Florio per darle la Comunione. Aveva la
maschera d’ossigeno ed era debole, non era autonoma. Quando mi sono
avvicinata, ho alzato la mascherina e le ho offerto il corpo di Cristo.
Ha esclamato con grande sollievo e gioia: «Grazie sorella!».
Evidentemente il suo riposo sta in Gesù.
4 febbraio 2012
10/20124 febbraio 2012
Nessun commento:
Posta un commento