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domenica 6 gennaio 2013

I Magi
Andrea Mantegna The Adoration of the Magi<br />
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Il Papa, nella Messa di oggi, ha detto che “i Magi d’Oriente che, sotto la guida della stella, hanno trovato la via verso il presepe di Betlemme sono solo l’inizio di una grande processione che pervade la storia”.
Poi si è chiesto: “ Che tipo di uomini, dunque, erano costoro?”.
E risponde:
Gli uomini che allora partirono verso l’ignoto erano, in ogni caso, uomini dal cuore inquieto. Uomini spinti dalla ricerca inquieta di Dio e della salvezza del mondo.
Uomini in attesa, che non si accontentavano del loro reddito assicurato e della loro posizione sociale forse considerevole. Erano alla ricerca della realtà più grande.
Erano forse uomini dotti che avevano una grande conoscenza degli astri e probabilmente disponevano anche di una formazione filosofica.
Ma non volevano soltanto sapere tante cose. Volevano sapere soprattutto la cosa essenziale. Volevano sapere come si possa riuscire ad essere persona umana. E per questo volevano sapere se Dio esista, dove e come Egli sia. Se Egli si curi di noi e come noi possiamo incontrarlo.
Volevano non soltanto sapere. Volevano riconoscere la verità su di noi, e su Dio e il mondo. Il loro pellegrinaggio esteriore era espressione del loro essere interiormente in cammino, dell’interiore pellegrinaggio del loro cuore.
Erano uomini che cercavano Dio e, in definitiva, erano in cammino verso di Lui. Erano ricercatori di Dio”.
Il Papa con questi tratti delinea il volto di ciascun uomo che sia chiamato alla dignità episcopale (“egli deve soprattutto essere un uomo il cui interesse è rivolto verso Dio, perché solo allora egli si interessa veramente anche degli uomini. Potremmo dirlo anche inversamente: un Vescovo dev’essere un uomo a cui gli uomini stanno a cuore, che è toccato dalle vicende degli uomini”).
Uniamoci alla preghiera del Papa, perché i nostri vescovi siano così. Ma anche perché siamo così tutti noi e tutti gli uomini del nostro tempo.
E ringraziamo Dio di avere questo Papa! Che ce lo conservi a lungo!


Antonio Socci

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