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giovedì 31 gennaio 2013

Il quaderno verde



                         Il quaderno verde                  
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Che mi importano le controversie, e le sottigliezze dei dottori. - In nome della scienza essi possono ben negare i miracoli; in nome della filosofia, la dottrina, in nome della storia, i fatti. - Possono ben mettere in dubbio l'esistenza stessa di Lui, e attraverso la critica filosofica sospettare l'autenticità dei testi. - Provo persino piacere che vi riescano, poiché la mia fede non dipende per nulla da tutto ciò.
Tengo tra le mani questo piccolo libro e nessuna polemica lo sopprime né me lo toglie; lo tengo fermamente e posso leggervi quando voglio. - Dovunque l'apra esso risplende in un modo veramente divino; e tutto ciò che gli si può opporre non potrà nulla contro di ciò. - Ecco come il Cristo sfugge e non certo con l'astuzia o con la forza a quelli stessi che vengono per arrestarlo; e come quelli, di ritorno presso i Pontefici, quando i Pontefici e i Farisei domandarono loro: Perché non ce l’avete condotto? - Quare non adduxistis illum? - rispondono: Numquam sic locutus est homo. - Mai uomo ha parlato così - sicut hic homo - mai ha parlato come parla quest'uomo. (Giovanni,VII, 46).
Leggo, nella prefazione ai Vangeli della mia Volgata, che se «invece di considerare gli apostoli testimoni che riferiscono quanto hanno visto e inteso, si volesse ritenerli, come lo suppongono i razionalisti, scrittori che inventano quanto dicono, sarebbe il caso di dire con Rousseau, essere l'inventore allora molto più sorprendente dell'eroe stesso ».
Non sapevo che Rousseau avesse detto ciò, ma anch'io lo penso, come penso pure che non si tratta di credere alle parole del Cristo perché il Cristo è Figlio di Dio - quanto di comprendere che egli è figlio di Dio perché la sua parola è divina e infinitamente più alta di tutto ciò che l'arte e la saggezza degli uomini possano proporci.
Questa divinità mi basta. - Il mio spirito e il mio cuore restano appagati da questa prova. - Ciò che in più vogliate aggiungervi l'oscura.
Perché il Cristo è figlio di Dio, hanno detto, per questo dobbiamo credere alle sue parole. - E altri ne son venuti che non hanno più tenuto conto delle sue parole perché non hanno ammesso che Gesù fosse il figlio di Dio.
Signore, non perché mi sia stato detto che voi eravate il figlio di Dio, ascolto la vostra parola; ma la vostra parola è bella al di sopra di ogni parola umana, e da questo io riconosco che voi siete il figlio di Dio. Per quale assurda modestia, quale umiltà, quale vergogna, ho io fino ad oggi differito di scrivere ciò che da tanti anni urge in me.
Aspettavo sempre più saggezza, più cultura, più conoscenza, come se la saggezza degli uomini non fosse follia dinanzi a Dio.

Signore, io vengo a voi come un fanciullo; come il fanciullo che voi volete che io divenga, come il fanciullo che diviene chi si abbandona a voi. - Ripudio tutto ciò che costituiva il mio orgoglio e che dinanzi a voi farebbe la mia vergogna. - Ascolto soltanto e vi sottometto il mio cuore.

Il Vangelo è un piccolo libro molto semplice, che bisogna leggere in tutta semplicità. - Non si tratta di spiegarlo, ma di ammetterlo. Esso non ha bisogno di commenti e ogni sforzo umano per chiarirlo, l'oscura. - Non ai sapienti si rivolge; la scienza impedisce di potervi nulla capire. - Vi si accede con la povertà di spirito. 

 GIDE ANDRÉ (1869-1951) Il quaderno verde

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