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lunedì 22 settembre 2025

Yoshinori Ohsumi il fenomeno dell’autofagia

Ohsumi  il fenomeno dell’autofagia

 "Quando il corpo non riceve cibo si nutre di cellule malate e aumenta la longevità"

Negli anni ’90 il biologo giapponese Yoshinori Ohsumi iniziò a usare cellule di lievito di pane per studiare il fenomeno dell’autofagia. L’autofagia è un processo cellulare naturale ed essenziale per la salute, che funziona come un sistema di “riciclaggio” e pulizia interna dell’organismo, in cui le cellule scompongono ed eliminano i propri componenti danneggiati o non necessari per rigenerare nuove cellule e ottenere energia.


Nel corso delle sue ricerche, Yoshinori Oshumi riuscì a identificare i geni e i meccanismi che regolano il processo nei funghi e verificò che erano simili a quanto accadeva nelle cellule del corpo umano. La sua conclusione fu che la degradazione e il riciclaggio dei componenti cellulari sono fondamentali perché molte funzioni fisiologiche si compiano. E questo lavoro gli valse il Premio Nobel per la Medicina nel 2016.


«Quando l’organismo non riceve cibo, inizia a nutrirsi delle cellule morte e malate del corpo», afferma Yoshinori Ohsumi. Vale a dire, il corpo ha bisogno di cibo, ma anche di riposo, e quando ciò accade si verifica l’autofagia, una sorta di pulsante interno per pulire l’organismo. Smettendo di mangiare per alcune ore, le cellule vecchie si scompongono e lasciano il posto a cellule nuove. Per questo, strategie come il digiuno intermittente sono così interessanti in vista di prenderci cura del nostro corpo e aumentare la longevità.


Yoshinori Ohsumi vinse il Nobel per la Medicina nel 2016 per i suoi studi sull'autofagia. L'autofagia è un processo di "riciclo" cellulare attivato dal digiuno, che permette alle cellule di eliminare parti danneggiate e rigenerarsi, un meccanismo che può avere benefici sulla salute e longevità. 


Estratto da un articolo di Roberto Cabezas su Mh menshealth

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