il vero bieco reazionario
La vita dell’uomo delle caverne era animalesca e ci vollero migliaia di anni per complicarla e renderla degna dell’uomo, del re del creato. In trent’anni il progresso ha distrutto ogni cosa, ha distrutto la cortesia, il pudore, le favole e anche l’onore, ma soprattutto ha distrutto la fanciullezza. Stiamo cercando il minimo comun denominatore nel sesso, sta distruggendo la distanza, la poesia, la musica. La più bella conquista dell’uomo era proprio la fantasia. Adesso il progresso ha fatto diventare colpa la fantasia. Sono un reazionario, postero mio diletto, perché mi oppongo al progresso e voglio far rivivere le cose del passato. Ma un reazionario molto relativo, perché il vero bieco reazionario è chi, in nome del progresso e dell’uguaglianza sociale, vuol farci retrocedere fino alla selvaggia era delle caverne e poter così dominare una massa di bruti progrediti ma incivili
GUARESCHI (da Lettere al Postero, da Mondo Candido. 1948-1951).
Nessun commento:
Posta un commento