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giovedì 7 agosto 2025

Discorso Papa Leone

 Per capire il centro dell'annuncio di Leone XIV nel suo incontro con i giovani, ben oltre i commenti (in primis quelli televisivi) che hanno sovrapposto alle sue parole altre considerazioni, dimostrando di non comprendere la vera preoccupazione del Papa, ripropongo questi passi molto significativi:

«Aspiriamo continuamente a un “di più” che nessuna realtà creata ci può dare; sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto, che nessuna bevanda di questo mondo la può estinguere. Di fronte ad essa, non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci! Ascoltiamola, piuttosto! Facciamone uno sgabello su cui salire per affacciarci, come bambini, in punta di piedi, alla finestra dell’incontro con Dio. Ci troveremo di fronte a Lui, che ci aspetta, anzi che bussa gentilmente al vetro della nostra anima (cfr Ap 3,20). Ed è bello, anche a vent’anni, spalancargli il cuore, permettergli di entrare, per poi avventurarci con Lui verso gli spazi eterni dell’infinito».

Papa Leone ha ricordato le parole di Giovanni Paolo II (pronunciate proprio a Tor Vergata nel 2000): «È Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae...». 

Ha citato poi la vicenda di Agostino di Ippona: «Anche lui è passato attraverso una giovinezza burrascosa: non si è però accontentato, non ha messo a tacere il grido del suo cuore. Cercava la verità che non illude, la bellezza che non passa. Come l’ha trovata? Come ha trovato un’amicizia sincera, un amore capace di dare speranza? Incontrando chi già lo stava cercando: Gesù Cristo. Come ha costruito il suo futuro? Seguendo Lui, suo amico da sempre».

Ha invitato i giovani a vivere dell'amicizia di Cristo e a costruire un'amicizia in Cristo: «Teniamoci uniti a Lui, rimaniamo nella sua amicizia, sempre, coltivandola con la preghiera, l’adorazione, la Comunione eucaristica, la Confessione frequente, la carità generosa».

Ha citato Pier Giorgio Frassati: «Vivere senza fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere una lotta per la Verità non è vivere, ma vivacchiare».

Tutto è importante e urgente, ma la prima urgenza è incontrare Cristo e vivere con Lui. Questa è l'esigenza primaria e la primaria preoccupazione del Papa, il contenuto più forte del suo annuncio. Quello che non vi diranno i mass media e, purtroppo, perfino degli uomini di Chiesa.  Ma, per esperienza personale, quello che davvero interessa ad un giovane. E ad ogni uomo.

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