I bambini
***
Il fascino dei ragazzi consiste nel fatto che per ognuno di loro
comincia tutto dal principio e l’universo viene di nuovo messo sotto
processo. È la gravità dello stupore con cui guarda l’universo, un
incanto che non è misticismo, bensì una
sorta di buonsenso trascendente. Quando camminiamo per la strada e
vediamo sotto di noi queste deliziose teste a forma di bulbo, dovremmo
sempre rammenntare che... in ognuna di quelle sfere c’è un nuovo sistema
stellare, nuovi prati, nuove città, un nuovo mare. Quando osserviamo
esseri così umani, eppure cosi piccoli, abbiamo la sensazione di
crescere di statura fino a raggiungere dimensioni imbarazzanti. Sentiamo
di avere verso queste creature gli stessi obblighi che avvertirebbe una
divinità se avesse creato qualcosa che non può capire. Comunque,
l’aspetto buffo dei ragazzi è forse il più tenero di tutti i vincoli che
tengono insieme il cosmo. La loro dignità sbilanciata è più commovente
della loro umiltà; la loro solennità ci infonde speranza per il mondo
intero, più di mille carnevali dell’ottimismo; quegli occhioni lucenti
danno l’impressione dì racchiudere tutte le stelle nel loro stupore, la
deliziosa assenza del naso sembra fornire un incomparabile presagio
dell’umorismo che ci attende nel regno dei cieli. (G.K.Chesterton
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