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mercoledì 25 luglio 2012

La coraggiosa conversione cattolica dell’islamico Ilyas Khan

La coraggiosa conversione cattolica dell’islamico Ilyas Khan

E’ giunta a noi grazie al National Catholic Register una storia assai gradita: la conversione di Ilyas Khan. Quest’uomo, nato da genitori musulmani, cresciuto in Gran Bretagna, tuttora proprietario della squadra di calcio Accrington Stanley ha deciso di abbracciare il cattolicesimo. Quanti sono i mussulmani che vorrebbero rinunciare alla loro fede per accogliere Gesù Cristo come Dio, ma che per paura dei loro correligionari scelgono di non aderirvi! Ebbene quest’uomo ha invece deciso di uscire allo scoperto e racconta la sua storia al sito citato poc’anzi.
Alla prima domanda dell’intervistatore su cosa lo abbia portato alla fede così risponde Khan: «Alla mia fede ha contribuito molto l’educazione avuta fino ai 4 anni. Mia madre era molto malata così fu una mia nonna, che era profondamente cattolica, ad accudirmi nei primi anni; non potevo non considerarmi se non cristiano. Purtroppo dai 4 anni fino ai 17 anni fui educato e cresciuto come musulmano. Intrapresi gli studi universitari, la Provvidenza Divina intervenne ancora e scelsi di andare a soggiornare presso la Netherhall House, uno studentato dell’Opus Dei». Fu il tempo passato in quello studentato che lo avvicinò alla spiritualità e fede cattolica: «Non posso dire di essere stato condotto alla fede inconsapevolmente, anzi fu proprio tra i 18 e 19 anni che scoprii personaggi come Hans Urs Von Balthasar. Fu grazie a lui che cominciai a interessarmi di teologia e così mi imbattei in Sant’Agostino e Origene. Già allora avrei voluto uscire allo scoperto, ma non volevo arrecare dolore ai miei genitori, che erano ancora vivi».
Il passo finale è stato aver maturato un «maggior grado di consapevolezza di tutta la mia vita, delle mie basi morali; il desiderio di abbandonare l’Islam era profondo, ma è stata la spinta di Cristo che alla fine mi ha portato alla decisione». Inoltre ha inciso il «vivere quotidianamente la vita di una chiesa a Hong Kong, durante il mio soggiorno in Asia a circa venticinque anni. E’ stato il luogo dove mi sono avvicinato al cattolicesimo tradizionale. Dai venticinque anni in poi non ho mai dubitato di essere cattolico. E’ stato Von Balthasar a guidarmi». C’è stato un momento che ha però inciso in maniera indelebile: «stavo camminando per la Basilica di san Pietro e mi ricordo di essermi letteralmente arrestato vedendo la Pietà di Michelangelo; mi sono giunte mille domande nel guardare quel volto della Madonna che guardava il suo Figlio. Ho detto tra me: “Questo è Dio; non può non essere Dio”. Per l’Islam dire che Dio si è fatto uomo è un’eresia; lì mi son caduti tutti i dubbi. La bellezza e l’atmosfera attorno a quello spettacolo hanno segnato il punto di svolta».
Khan ha ammesso di venire «descritto in Gran Bretagna come “il più importante neoconvertito al cattolicesimo”. Ma non ho paura di manifestare la mia fede, anche con tutte le minacce di odio e morte che mi sono arrivate». Quest’uomo, questo grande uomo, possa essere una forte testimonianza a tutti coloro che sono ancora reticenti nel far sapere al mondo chi sono e cosa credono.

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