la
scienza,
***
“la
scienza, al suo inizio, si deve a uomini che amavano il mondo” e che
“s’accorsero della bellezza delle stelle e del mare, dei venti e delle
montagne. Siccome li amavano, i loro pensieri si fermarono su di essi, e
cercarono di capirli più intimamente che non permettesse una semplice
contemplazione superficiale”.
Col tempo, però, le cose mutarono: “Ma passo a passo, come si è
sviluppata la scienza, l’impulso dell’amore, che l’originò, è stato
ostacolato sempre più, mentre l’impulso del potere, che dal principio
era un semplice seguace di campo, gradualmente ha usurpato il comando, a
causa del suo impensato successo. Colui che amava la natura è stato
deluso, il tiranno della natura è stato ricompensato…Quando d’altro
canto la scienza si considera come una tecnica per la trasformazione di
noi stessi e di quanto ci sta attorno, vediamo che ci dà un potere del
tutto indipendente dalla sua validità metafisica…Così solo in quanto noi
rinunciamo al mondo come amanti, possiamo conquistarlo da tecnici…Non
appena si comprende l’insuccesso della scienza considerata come
metafisica, il potere conferito dalla scienza come tecnica si otterrà
solo da qualcosa di analogo alla adorazione di Satana, cioè dalla
rinuncia dell’amore”. Russel
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