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domenica 28 novembre 2021

Finchè io non diventerò un fratello per tutti, la fratellanza non ci sarà.

 

Finchè io non diventerò un fratello per tutti, la fratellanza non ci sarà

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Per rifare un mondo nuovo bisogna che gli uomini, psichicamente, si indirizzino su un’altra strada. Finchè io non diventerò un fratello per tutti, la fratellanza non ci sarà. Nessuna scienza e nessuna specie di interesse insegnerà mai agli uomini ad amministrare senza ingiustizie i loro beni e i loro diritti. Tutto sarà sempre troppo poco, e tutti mormoreranno sempre, si invidieranno l’uno con l’altro, e si stermineranno fra di loro. Voi mi chiedete quando si avvererà. Si avvererà, ma prima deve finire il periodo dell’isolamento umano». «Che isolamento?» domando io. «Quello che ora regna dappertutto, e nel nostro secolo più che mai, perchè ancora non è finito, ancora non è venuto il suo termine. Ora ognuno tende a separare la propria persona dagli altri più che può, ognuno vuol sentire in se stesso, da solo, la pienezza della vita, ma intanto, invece di questa pienezza, il risultato di tutti i suoi sforzi è un completo suicidio, perchè, invece di arrivare a determinare la propria personalità in modo perfetto, si cade nell’isolamento assoluto. Nel nostro secolo, infatti, gli uomini si sono tutti divisi in tante singole unità, ognuno si ficca nel proprio buco da solo, si allontana dagli altri, si nasconde e nasconde quello che ha, e così va a finire che respinge lontano da sè gli altri uomini e viene a sua volta respinto, sempre per colpa sua. Accumula ricchezze in solitudine e pensa: ‘Come sono forte ora, come sono al sicuro!’ E non sa, questa sciocco, che quanto più accumula, tanto più affonda in una impotenza che è autodistruttiva. Perchè si è abituato a sperare solo in se stesso, e si è staccato dal tutto isolandosi, ha abituato là sua anima a non credere nella solidarietà umana, negli uomini e nell’umanità, e trema soltanto all’idea di perdere il suo denaro e i diritti acquistati con esso.

Dappertutto, oggi, l’intelligenza umana sta diventando ridicolmente incapace di comprendere che la vera sicurezza dell’individuo non consiste nello sforzo individuale e isolato, ma nell’unione di tutti gli uomini . Però verrà certamente la fine anche di questo spaventoso isolamento, e tutti capiranno di colpo quanto fosse innaturale questo loro allontanarsi l’uno dall’altro. Allora sarà questa la tendenza del tempo, e si meraviglieranno di essere rimasti tanto a lungo nelle tenebre, senza vedere la luce. E sarà allora che apparirà nel cielo il segno del Figlio dell’Uomo …. Ma fino a quel giorno bisogna custodire lo stesso la bandiera, e l’uomo, anche da solo, deve dare l’esempio e trarre l’anima sua dall’isolamento per quest’opera di unione fraterna, magari a costo di passare per un povero jurddivyj. Questo perchè non muoia una grande idea…

Dostoevskij I fratelli karamazov

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