se non ci fosse un Cristo fra loro
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Rimasti soli, Jimmy ed io ci avviammo verso il luogo dove avevamo lasciata la nostra jeep. Mi sembrava di camminare sulla fredda crosta di un pianeta spento. Eravamo forse i due ultimi uomini della creazione, i due soli esseri umani sopravvissuti alla distruzione del mondo. Quando giungemmo sull'orlo del cratere, la tempesta era passata, la luna splendeva pallida nel cielo di un verde profondo. Ci sedemmo al riparo di una roccia di lava, in mezzo alla folla degli 'schiavi' tornati ormai fredde statue nere, e restammo a lungo a contemplare la squallida faccia della terra e dei mare, le case sparse ai piedi dei vulcano spento, le isole erranti remote all'orizzonte, e Napoli laggiù, mucchio di pietre morte. Eravamo uomini vivi, in un mondo morto. Non avevo più vergogna d'essere un uomo. Che m'importava che gli uomini fossero innocenti o colpevoli? Non v'erano che uomini vivi e uomini morti, sulla terra. Tutto il resto non contava. Tutto il resto non era che paura, disperazione, pentimento, odio, rancore, perdono, speranza. Eravamo sulla vetta di un vulcano spento. Il fuoco che per migliaia d'anni aveva bruciato le vene di quel monte, di quella terra, di tutta la terra, s'era spento a un tratto, e ora a poco a poco la terra si raffreddava sotto i nostri piedi. Quella città laggiù, sulla riva di quel mare coperto di una crosta lucente, sotto quel cielo ingombro di nuvole tempestose, era popolata non già d'innocenti e di colpevoli, di vincitori e di vinti, ma d'uomini vivi vaganti in cerca di che sfamarsi, d'uomini morti sepolti sotto le macerie delle case. Laggiù, fin dove giungeva il mio sguardo, migliaia e migliaia di cadaveri coprivano la terra. Non sarebbero stati che carne marcia, quei morti, se non vi fosse stato fra loro qualcuno che si era sacrificato per gli altri, per salvare il mondo, perché tutti coloro, innocenti e colpevoli, vincitori e vinti, ch'eran sopravvissuti a quegli anni dì lacrime e di sangue, non dovessero vergognarsi d'essere uomini. V'era certo il cadavere di qualche Cristo, fra quelle migliaia e migliaia d'uomini morti. Che cosa sarebbe avvenuto del mondo, di noi tutti, se fra tanti morti non vi fosse stato un Cristo? “ Che bisogno c'è di un altro Cristo?” disse Jimmy “ Cristo ha già salvato il mondo, una volta per sempre.” “ Oh, Jimmy, perché non vuoi capire che tutti quei morti sarebbero inutili, se non ci fosse un Cristo fra loro? perché non vuoi capire che vi son certamente migliaia e migliaia di Cristi, fra tutti quei morti? Lo sai anche tu che non è vero che Cristo ha salvato il mondo una volta per sempre. Cristo è morto per insegnarci che ognuno di noi può diventar Cristo, che ogni uomo può salvare il mondo col proprio sacrificio. Anche Cristo sarebbe morto inutilmente, se ogni uomo non potesse diventar Cristo e salvare il mondo.” “ Un uomo non è che un uomo” disse Jimmy. “ Oh, Jimmy, perché non vuoi capire che non è necessario essere il figlio di Dio, resuscitare da morte il terzo giorno, e sedere alla destra del Padre, per essere Cristo? Son quelle migliaia e migliaia di morti, Jimmy, che han salvato il mondo.” “ Tu dài troppa importanza ai morti” disse Jimmy “ un uomo conta soltanto se è vivo. Un uomo morto non è che un uomo morto.” “ Da noi, in Europa” dissi “ soltanto i morti contano.” “ Sono stanco di vivere tra i morti” disse Jimmy “ son contento di tornarmene a casa, in America, tra gli uominivivi. Perché non vieni anche tu in America? Tu sei un uomo vivo. L'America è un paese ricco e felice.” “ Lo so, Jimmy, che l'America è un paese ricco e felice. Ma non partirò, debbo restar qui. Non sono un vigliacco, Jimmy. E poi, anche la miseria, la fame, la paura, la speranza, son cose meravigliose. Più della ricchezza, più della felicità.” “ L'Europa è un mucchio di spazzatura” disse Jimmy “ un povero paese vinto. Vieni con noi. L'America è un paese libero.” “ Non posso abbandonare i miei morti, Jimmy. I vostri morti ve li portate in America. Ogni giorno partono per l'America piroscafi carichi di morti. Sono morti ricchi, felici, liberi. Ma i miei morti non possono pagarsi il biglietto per l'America, sono troppo poveri. Non sapranno mai che cosa è la ricchezza, la felicità, la libertà. Sono vissuti sempre in schiavitù; hanno sempre sofferto la fame e la paura. Saranno sempre schiavi, soffriranno sempre la fame e la paura, anche da morti. E' il loro destino, Jimmy. Se tu sapessi che Cristo giace fra loro, fra quei poveri morti, lo abbandoneresti?” “ Non vorrai darmi a intendere” disse Jimmy “ che anche Cristo ha perso la guerra.” “ E' una vergogna vincere la guerra” dissi a voce bassa.
Curzio Malaparte
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