Streptococcus salivarius: cos’è e a cosa serve?
di Francesca De Ruvo - 01.09.2021 - Scrivici
Èabbastanza comune che i bambini che frequentano l'asilo o la scuola abbiano spesso a che fare con infezioni ricorrenti come faringiti, otiti, riniti e tonsilliti, soprattutto nei mesi più freddi dell'anno. Per prevenire questo genere di malanni può essere utile far assumere ai bimbi degli integratori di Streptococcus salivarius K12. Si tratta di un probiotico, un microrganismo vivo, già presente nella normale flora batterica della cavità orale, che da anni è oggetto di studio per la sua capacità di influire positivamente sul microbiota orale, riducendo così l'incidenza delle infezioni faringo-tonsillari. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
IN QUESTO ARTICOLO
La storia dello Streptococcus salivarius
Il genere Streptococcus è la specie batterica più presente nel nostro cavo orale. Ne esistono diverse specie ma, tra queste, le specie salivarius e pyogenes combattono tra loro per il dominio sui tessuti orali e della nicchia tonsillare. I salivarius non sono patogeni, mentre i pyogenes sì. Quando Streptococcus salivarius manca, il suo spazio è occupato da batteri cattivi come Moraxella catarrhalis, Haemophylus influenzae e altre specie di Streptoccocchi, come S. pneumoniae e S. pyogenes che possono aggredire la mucosa o discendere verso le alte e basse vie respiratorie.
Lo Streptococcus salivarius più conosciuto è il K12, isolato per la prima volta circa 30 anni fa dalla bocca di un bambino neozelandese di 5 anni che, rispetto ai propri coetanei, non si era mai ammalato di faringite, tonsillite e otite media. Era il bambino numero 12 della scuola elementare di Kaikorai a Dunedin, in Nuova Zelanda, e da qui deriva il nome di questo ceppo. Diversi studi di laboratorio hanno studiato il comportamento di S. salivarius ed è emerso che la presenza di questo ceppo all'interno del cavo orale limita la crescita di altri batteri patogeni che causano infezioni delle vie aeree. Da qui l'idea di utilizzare il ceppo per prevenire infezioni ricorrenti sia nei bambini che negli adulti!
Un probiotico che protegge dalle infezioni grandi e piccini
Lo Streptococcus salivarius K12, quando assunto come integratore, contribuisce a mantenere in equilibrio il microbiota orale che rappresenta la prima vera linea di difesa contro virus e batteri patogeni che possono far ammalare i bambini, ma anche gli adulti.
Negli ultimi anni questo specifico ceppo di Streptococco è diventato particolarmente famoso per via della sua capacità di rilasciare, dopo aver colonizzato il cavo orale, due proteine dotate di proprietà antibatteriche. Si tratta di due batteriocine, la Salivaricina A2 e la Salivaricina B, che inibiscono la crescita dei ceppi patogeni responsabili di faringiti, tonsilliti, otiti medie e alitosi.
Infatti, come dimostrato già moltissimi anni fa in uno studio su 2410 bambini arruolati in 10 differenti scuole elementari, Streptococcus salivarius K12 è particolarmente efficace nel limitare la crescita S. pyogens, responsabile di faringiti, tonsilliti e otite medie.
L'utilizzo di specie batteriche "buone" naturalmente presenti nel nostro organismo per contrastare i batteri "cattivi" è l'idea alla base della bioprotica, o terapia batterica. Si tratta di una soluzione interessante che potrebbe portare ad una riduzione dell'uso di farmaci (soprattutto antibiotici) per il trattamento di patologie frequenti, ed essere un potenziale vantaggio per contrastare l'antibiotico-resistenza, una problematica di cui tanto si parla ultimamente.
Cosa sono i probiotici?
Il nome probiotico deriva dalla fusione tra il prefisso latino "pro", cioè "a favore" e il sostantivo greco "bios", cioè vita. Probiotico significa quindi "a favore della vita". Ed è proprio vero perché i probiotici hanno una funzione positiva per il benessere di tutto l'organismo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità i probiotici sono organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell'ospite. Questi microrganismi vivono con noi e interagiscono con il nostro organismo, producendo sostanze che sono molto importanti per le nostre difese immunitarie
Cosa dicono gli studi scientifici?
Nel corso degli anni sono stati condotti numerosi studi per verificare l'efficacia dello Streptococcus salivariusK12 contro faringiti, tonsilliti, otiti medie e alitosi. Ecco cosa dice la scienza.
Già nel 2012 un gruppo di ricerca italiano aveva arruolato 82 bambini, ambosessi, di età tra i 4 e i 5 anni, di cui 65 con diagnosi di faringo-tonsillite streptococcica ricorrente, per studiare l'efficacia dello Streptococcus salivarius K12. Lo studio prevedeva la somministrazione del probiotico per 90 giorni e poi un follow-up per i successivi 180 giorni. I risultati furono ottimi visto che il numero di infezioni streptococciche si ridusse notevolmente. L'anno successivo, una ricerca simile venne effettuata sugli adulti soggetti a infezioni streptococciche ricorrenti. Il risultato? Anche in questo caso venne registrato un drastico calo delle infezioni faringo-tonsillari.
Nel 2014 è stato poi realizzata una terza indagine, questa volta nuovamente sulla popolazione pediatrica. Ciò che è emerso è particolarmente interessante perché oltre a confermare l'efficacia del ceppo K12 contro le infezioni da streptococco, lo studio ha evidenziato per la prima volta che la profilassi, eseguita somministrando tutte le sere lo Streptococcus salivarius, aveva ridotto anche l'incidenza di infezioni faringee di tipo non streptococcico e i casi di otite media. I bambini sottoposti a un trimestre di profilassi con Streptococcus salivarius K12 avevano fatto ricorso all'antibiotico e al paracetamolo rispettivamente 30 e 15 volte meno rispetto a quelli non sottoposti a profilassi. Allo stesso modo, le assenze scolastiche si dimostrarono 15 volte inferiori nei soggetti sottoposti a profilassi rispetto al gruppo di controllo.
Il beneficio derivante dall'uso dello Streptococcus salivarius K12 è stato dimostrato anche da un ulteriore studio pubblicato nel 2016 sulla rivista Therapeutics and Clinical Risk Management. I ricercatori hanno inoltre scoperto che la protezione contro le infezioni da Streptococcus pyogenes si manteneva significativa anche prendendo in considerazione un periodo di follow-up di 9 mesi.
Infine, la conferma dell'efficacia del probiotico è arrivata anche da uno studio pilota condotto da un team di ricerca dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma: Streptococcus salivarius K12, se utilizzato quotidianamente per almeno 90 giorni, è utile nel prevenire gli episodi ricorrenti di faringite e tonsillite, limitando così il ricorso a farmaci (antibiotici) e permettendo ai bimbi di perdere meno giorni di scuola o asilo.
Quando usare S. salivarius K12 nei bambini?
Alla luce degli studi pubblicati negli ultimi anni, il ceppo probiotico K12 potrebbe essere utilizzato nei seguenti casi:
- episodi ricorrenti di faringo-tonsillite streptococcica dimostrata con esame colturale o test rapido;
- episodi ricorrenti di infezione faringo-tonsillare non streptococcica;
- episodi ricorrenti di otite media trattati con antibiotici;
- introduzione in ambiente comunitario;
- adenoidite e/o sinusite cronica;
- alitosi;
- lista d'attesa per tonsillectomia e/o adenoidectomia.
In quanto tempo agisce il ceppo K12?
Per avere una protezione adeguata è necessario somministrare Streptococcus salivarius K12 per almeno 90 giorni, la sera dopo aver lavato i denti. Per far sì che il probiotico rimanga in vita è importante garantire la cosiddetta "catena del freddo" che consiste nella conservazione in frigorifero del probiotico per assicurare una corretta concentrazione batterica fino alla scadenza del prodotto.
Esistono delle controindicazioni?
Lo Streptococcus salivarius K12 è sicuro e non esistono infatti controindicazioni relative al suo utilizzo. Come fareste prima di somministrare ai vostri bimbi un qualsiasi integratore, però, chiedete sempre un parere al vostro medico o al pediatra.
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