Scrive Dostoevskij ne “I fratelli Karamazov”
"In verità, sulla terra noi vaghiamo un po’ a caso e, se non avessimo davanti agli occhi la preziosa immagine di Cristo, ci smarriremmo e ci perderemmo del tutto, come il genere umano prima del diluvio.
Molte cose ci sono nascoste sulla terra, ma in cambio ci è stata donata la misteriosa, segreta, sensazione del nostro vivo legame con un altro mondo, con un mondo celeste e trascendente, e le radici dei nostri pensieri e sentimenti non sono qui, ma in quei mondi lassù.
Ecco perché i filosofi dicono che qui sulla terra non è possibile afferrare l’essenza delle cose.
Dio ha preso le semenze da altri mondi, le ha seminate su questa terra e ha coltivato il Suo giardino; tutto quello che poteva spuntare è spuntato, ma tutto vive ed è vivo unicamente per la sensazione del contatto con quei mondi misteriosi: se dentro di te si indebolisce o si annulla questa sensazione, allora muore in te anche ciò che era stato coltivato.
Così diventerai indifferente alla vita e arriverai addirittura a odiarla.
Ecco quello che penso."
( Starec Zosima)
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