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sabato 4 febbraio 2012

bernanos2

IL DESIDERIO TRADITO
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“Destino di molti preti più zelanti che saggi è supporre la malafede: "Non credete più perché la credenza vi è d'ingombro". Quanti preti ho sentito parlare a questo modo! Non sarebbe più giusto dire: la purezza non ci è prescritta come un castigo, è invece una delle condizioni misteriose ma evidenti -l'esperienza l'attesta -di quella conoscenza soprannaturale di sé stessi, di sé stessi in Dio, che si chiama la fede. L'impurità non distrugge questa conoscenza, ma ne annulla il bisogno. Non si crede più perché non si desidera più  credere. ! Non desiderate più conoscervi. Questa verità profonda, la vostra, non vi interessa più. E avrete un bel dirvi che i dogmi, i quali ieri ottenevano ieri la vostra adesione, sono sempre presenti al vostro pensiero e che soltanto la ragione li respinge; ciò non conta! Non si possiede veramente che ciò che si desidera;  giacché per l'uomo non c'è possesso reale, assoluto. Non vi desiderate più. Non desiderate più la vostra gioia. Non potevate amarvi che in Dio, non vi amerete più. E non vi amerete più, né in questo mondo, né nell'altro, eternamente.
Bernanos

Postato da: giacabi a 11:18 | link | commenti
bernanos, senso religioso

domenica, 04 marzo 2007
«Solo i santi sono bambini»
Bernanos:
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«quando lo spirito d’infanzia si indebolisce nel mondo, è lo spirito di vecchiaia ad affermarsi. Comunista o fascista, dirigista o liberale, questo mondo è vecchio. Questo mondo despiritualizzato, meccanizzato, divorato dalle meccaniche come una bestia malata dalle pulci, è invecchiato, banale. I santi e gli eroi sono uomini che non sono usciti dall’infanzia, ma che a poco a poco l’hanno ingrandita, secondo la misura del loro destino» (Français, si vous saviez, 1961).

Postato da: giacabi a 19:32 | link | commenti
bernanos

martedì, 09 gennaio 2007
La passione per la verità
va di pari passo con
la passione per la libertà
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«Se mi chiedete qual è il sintomo più generale di questa anemia spirituale (dell’Europa), rispondo esattamente: l’indifferenza verso la verità e verso la menzogna. Oggi, la propaganda dimostra quel che vuole, e la gente accetta più o meno quel che le viene proposto. Certo, questa indifferenza maschera piuttosto una fatica e quasi uno scoraggiamento della facoltà di giudizio. Ma la facoltà di giudizio non potrebbe esercitarsi senza un certo impegno interiore. Chi giudica si impegna. L’uomo moderno non si impegna più perché non ha più niente da impegnare. … L’uomo moderno è sempre capace di giudicare, perché è sempre capace di ragionare. Ma la sua facoltà di giudicare non funziona più, come un motore senza benzina. Al motore non manca alcun pezzo; però non c’è benzina nella riserva. Per molti questa indifferenza verso la verità e la menzogna è più comica che tragica. Ma io la trovo tragica. Essa implica una terribile disponibilità non soltanto dello spirito, ma di tutta la persona, anche della persona fisica. Chi è aperto indifferentemente alla verità e alla falsità è maturo per una tirannia  La passione per la verità va di pari passo con la passione per la libertà (G. Bernanos, Rivoluzione e libertà, Borla Roma 1963                                

Postato da: giacabi a 20:19 | link | commenti
libertà, verità, bernanos

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