Padre Joseph Marie Verlinde
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Padre Joseph Marie Verlinde - “ATTACCO AL CRISTIANESIMO” - 100 domande/risposte sulle questioni di fede - Edizioni Carismatici Francescani
Roma
(Agenzia Fides) – «Non esiste uno "yoga cristiano", così come non
esiste una preghiera d'orazione indù. Esiste uno "yoga" indù praticato
da uomini e donne che credono in Cristo e nel Vangelo e che pensano di
poter trarre profitto da queste tecniche per il loro sviluppo fisico,
psichico e spirituale. Ma il rischio di confusione è enorme. La serenità
naturale ottenuta attraverso il lento processo di dissoluzione della
coscienza personale non ha molto a che vedere con la pace soprannaturale
dello Spirito del Cristo resuscitato, e non prepara ad accoglierla: è
piuttosto il contrario». Così, in uno dei suoi libri, si è espresso padre Verlinde,
che nella sua vita ha esplorato l'universo induista, sciamanico e di
spiritualità parallele, diventando depositario di analisi dal forte
valore trascendentale e filosofico. Analisi rese possibili dal suo
singolare percorso esistenziale: ricercatore specializzato in fisica
nucleare, divenne
segretario personale del guru Maharishi Mahesh Yogi, noto per essere
stato il guru dei Beatles e il fondatore della Meditazione
Trascendentale, una branca dell’induismo. In quel periodo ha potuto studiare l'immanenza di questa forma di spiritualità. Ha
poi fatto l'esperienza dei movimenti esoterici occidentali, infine
approdando al cattolicesimo. Attualmente è docente all'Università
cattolica di Lione, nel Seminario Belley di Ars e allo Studio
Intermonastico di Francia. La
sua particolare esperienza di vita lo ha posto in grado di effettuare
raffinate cogitazioni sulla reincarnazione, sui fenomeni paranormali,
sul relativismo, sull'immanentismo, la stregoneria, la negromanzia, il
purgatorio e il paradiso, il satanismo, la massoneria: insomma, ha
passato in rassegna quasi ogni branca del trascendentale che sfiora o
coinvolge l'esperienza umana.
In questo libro tocca molteplici tematiche di particolare attualità,
fornendone spiegazioni non esenti talora da una critica filosofica e
teologica: così il lettore che va alla ricerca di spiegazioni sulle
nuove forme di religiosità o di come procedere per distinguere la
devozione dalla superstizione, trova risposte di una completezza e
profondità non facilmente riscontrabili. Il volume, tratto dalle domande
e risposte di padre Verlinde agli ascoltatori di una trasmissione
radiofonica, risente dell'immediatezza del dialogo "parlato": la
semplicità nell'esposizione nasconde però discettazioni particolarmente
argute. Il nostro augurio è che la sua lettura si riveli feconda a chi
vi si accosta. L'editore (dalla prefazione). (S.L.) (Agenzia Fides
9/10/2008)
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Postato da: giacabi a 20:28 |
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verlinde
Il Padre Joseph-Marie Verlinde
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Notato
dal (gourou) Maestro fondatore, è ammesso a seguirlo negli ashrams
dell’ Himalaia poco accessibili agli occidentali. Qui approfondisce la
sua conoscenza dell’Induismo e delle sue pratiche durante quattro anni.
Qui fa anche l’incontro determinante con il Signore Gesù, che lo conduce
a lasciare la MT per seguire il Cristo, sui cammini del Vangelo.
Tornato
in Europa, il giovane convertito si mette in cerca di una sintesi di
ciò che ha vissuto in Oriente e della sua scoperta della persona di
Gesù-Cristo. E’ attirato dalle interpretazioni dei Vangeli proposte in
una scuola esoterica. Crede di avere trovato un gruppo che gli permetta
di vivere la sua fede cristiana integrandoci la sua esperienza
dell’Oriente, e dunque frequenta le loro adunanze, studia la dottrina,
pratica le tecniche. A questo momento Jacques è invitato a sviluppare i
poteri occulti di cui dispone a causa delle iniziazioni ricevute in
India, per « metterle al servizio del prossimo » - così è per lo meno la
proposizione che gli è fatta. Dopo parecchi mesi di pratica , una nuova
esperienza sconcertante gli apre gli occhi e gli fa capire che il
cammino dell’esoterismo-occultismo è incompatibile con quello del
Vangelo.
Una nuova rottura s’impone allora, che marca l’inizio di un lungo cammino di guarigione interiore. Jacques
prende la via per il sacerdozio, e trascorre due anni nel seminario di
Avignone, poi, dopo un soggiorno alla Trappa di Notre-Dame des Neiges,
persegue studi di filosofia e teologia a Roma, all’Università
Gregoriana. Il 28 agosto 1983, è ordinato sacerdote per la diocesi di
Montpellier. Dopo qualche mese di ministero parrochiale, il suo vescovo,
Mgr L.Boffet, lo manda a preparare ed a sostenere un dottorato di
filosofia al seminario di Ars anche allo STIM (Studium teologico tra
monasteri benedettini di Francia).
Nel
1991, e sotto il nome di Joseph-Marie, pronuncia i voti definitivi
nella Fraternità Monastica della Famiglia di San Giuseppe di cui è
attualmente il Priore.
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