La misericordia
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Mi sembra di aver compreso, o almeno di aver intuito profondamente, che cos’è l’amore infinitamente libero e che cos’è la misericordia, che Bernanos chiamava “la dolce pietà di Dio”, oceano senza sponde.
Di fronte al prontuario dei peccati, alle tariffe stabilite con minuzia
farisaica, risuonano le sei parole che nel Vangelo bastano a spazzar
via tutte le miserie e tutte le vergogne di una povera vita: “Ti sono
perdonati i tuoi peccati”. Qualunque cosa quell’uomo o quella donna abbia fatto, non rimane più nulla: tutto
è possibile a Dio, tutto gli è possibile, anche aver già perdonato ogni
cosa - quale mistero! – prima di qualsiasi pentimentoF. Mauriac
Postato da: giacabi a 23:05 |
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mauriac, amore
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“Credere è riconoscere di essere amati”
Francois Mauriac
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Postato da: giacabi a 11:17 |
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mauriac
La castità
La castità perpetua la giovinezza. Nei volti stanchi e scavati di alcuni preti ho visto occhi di adolescente.
François Mauriac
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Postato da: giacabi a 15:43 |
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mauriac
La predicazione più efficace ***
Per me la predicazione più efficace del sacerdote è sempre stata la sua vita. Un buon prete non ha nulla da dirmi: io lo guardo e ciò mi basta .
F. Mauriac
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Postato da: giacabi a 21:19 |
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mauriac
La Chiesa
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«Questo grande albero cattolico non ci sembra così bello se non perché è realmente vivo e, malgrado tanti rami secchi, gorgoglia
di succhi, e il sangue di Cristo seguita a circolarvi, dalle radici ai minimi ramoscelli, e fino all'ultima foglia. Il Cattolicesimo senza il Cristo sarebbe un guscio vuoto curiosamente lavorato. Per
contro, che un maremoto distrugga i templi e i chiostri e i palazzi
delle opere: nullain realtà sarà distrutto, poiché resterà l'Agnello di
Dio».
F. MAURIAC, Vita di Gesù, Mondadori, Milano 1936, p. 22.
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Postato da: giacabi a 15:41 |
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chiesa, mauriac
Cristo divinizza l’uomo
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«Come
la calamità attira a sé la limatura di ferro e, tenendola unita a sé,
ne magnetizza ogni particella, così Egli attira e tiene stretti a sé,
armonizza e divinizza i nostri istinti, i nostri desideri e le nostre
passioni, i nostri sentimenti e i nostri pensieri. Con questa molteplicità, Cristo ricostruisce nel suo amore, in una unità immortale, la nostra anima»
F. MAURIAC, Paro/e ai credenti, Morcelliana, Brescia 1954,
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Postato da: giacabi a 20:18 |
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persona, gesù, mauriac
Senza Cristo Dio è vocabolo vuoto di senso
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« Io non credo che a ciò che tocco, che a ciò che
vedo, che a ciò che s'incorpora nella mia sostanza; ed è perciò che ho fede nel Cristo... Devo confessarlo? Se non avessi conosciuto il Cristo,"Dio" sarebbe stato per me un vocabolo vuoto di senso. Salvo il caso di una grazia particolarissima, l'Essere infinito mi sarebbe stato inimmaginabile, impensabile. Il Dio dei filosofi e degli eruditi non avrebbe occupato nessun posto nella mia vita morale. È
bisognato che Dio si immergesse nell'umanità e che, a un preciso
momento della storia, sopra un determinato punto del globo, un essere
umano fatto di carne e di sangue, pronunciasse certe parole, compisse
certi atti, perché io mi getti in ginocchio»
F. Mauriac
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Postato da: giacabi a 19:57 |
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gesù, mauriac
Il significato della vita
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«Ci comportiamo come se le comodità fossero il principale requisito,
mentre ciò che ci occorre è qualcosa che dia un senso alla nostra vita»
Francois Mauriac
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Postato da: giacabi a 12:14 |
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senso religioso, mauriac
La casa di Emmaus
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A
chi di noi, dunque, la casa di Emmaus non è familiare? Chi non ha
camminato su quella strada, una sera che tutto pareva perduto? Il Cristo
era morto in noi. Ce l'avevano preso il mondo, i filosofi e gli
scienziati, nostra passione. Non esisteva più nessun Gesù per noi sulla
terra. Seguivamo una strada, e qualcuno ci veniva a lato. Eravamo soli e
non soli. Era la sera. Ecco una porta aperta, l'oscurità d'una sala ove
la fiamma del caminetto non rischiara che il suolo e fa tremolare delle
ombre. O pane spezzato! O
porzione del pane consumata malgrado tanta miseria! Rimani con noi,
perché il giorno declina…! Il giorno declina, la vita finisce.
L'infanzia sembra più lontana che il principio del mondo, e della
giovinezza perduta non sentiamo più altro che l'ultimo mormorio degli
alberi morti nel parco irriconoscibile…
Francois Mauriac
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Postato da: giacabi a 21:14 |
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gesù, mauriac
Rimani con noi, perché il giorno declina...!
«A
chi di noi, dunque, la casa di Emmaus non è familiare? Chi non ha
camminato su quella strada, una sera che tutto pareva perduto? Il
Cristo era morto in noi. Ce l’avevano preso il mondo, i filosofi e gli
scienziati, nostra passione. Non esisteva più nessun Gesù per noi sulla
terra. Seguivamo una strada, e qualcuno ci veniva a
lato. Eravamo soli e non soli. Era la sera. Ecco una porta aperta,
l’oscurità d’una sala ove la fiamma del caminetto non rischiara che il
suolo e fa tremolare delle ombre.
O pane spezzato! O porzione del pane consumata malgrado tanta miseria!
Rimani con noi, perché il giorno declina...! Il giorno declina, la vita
finisce. L’infanzia sembra più lontana che il principio
del mondo, e della giovinezza perduta non sentiamo più altro che
l’ultimo mormorio degli alberi morti nel parco irriconoscibile...». François Mauriac Vita di Gesù a P.
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