Postato da: giacabi a 08:00 |
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perle, bellezza, mistero
Il Mistero
***
"La scienza non riesce a dare una risposta totale. Quindi il mistero c'è certamente. Se quando morirò dovessi scoprire che c'è la vita eterna, direi a Dio che ho sbagliato. E forse tutto
sommato, sarebbe bello essersi sbagliati. Gesù è stato certamente la
maggior personalità della storia. Il suo insegnamento, se è resistito
per 2000 anni, significa che aveva davvero qualcosa di eccezionale: ha
trasmesso valori che sono essenziali anche per un non credente".***
Margherita Hack (astrofisica)(Dove nascono le stelle, Sperling & Kupfer, Milano 2004)
Postato da: giacabi a 12:14 |
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mistero, gesù
Il mistero di Dio
***
- Che cos'è i! mistero? Tutto è mistero, amico
mio, in tutto, c' è il mistero di Dio. In ogni
albero in ogni filo d'erba è racchiuso questo mistero.
Se un uccellino canta, o se tutte le stelle
splendono in folla di notte in cielo, è sempre lo
stesso identico mistero. E il mistero più grande è
in quello che aspetta l'anima dell'uomo all'altro
mondo. E' così, amico mio! (. . .)
- Fai male, amico, a non pregare; è bello, il
cuore si rallegra, e prima del sonno, e appena
svegli, e destandosi la notte. Ora ti dirò una cosa.
D'estate poi, nel mese di luglio, ci affrettavamo al
monastero della Vergine per la festa. Quanto più ci
avvicinavamo al luogo, tanta più gente si univa a
noi ed alla fine ci ritrovammo quasi in duecento,
tutti ansiosi di adorare le sante e integre reliquie
di entrambi i grandi taumaturghi Anikji e Grigorij.
Ci addormentammo, fratello, in aperta campagna,
e mi destai la mattina presto. Tutti ancora dormivano
e nemmeno il sole aveva fatto capolino da
dietro il bosco. Adersi, mio caro. il capo, girai intorno
lo sguardo e sospirai! Una bellezza indicibile
dovunque! Tutto è quieto, l'aria è leggera;
cresce l'erba - cresci, erbetta del Signore; canta
un uccellino - canta pure, uccellino del Signore;
un pargolo in braccio a una donna ha vagito - il
Signore sia con te. piccolo omino, cresci per essere felice, bambinello! Ed ecco che fu come se
allora per la prima volta, dacché ero al mondo,
avessi racchiuso tutto ciò in me ... Mi chinai di
nuovo, mi addormentai così leggermente. E' bello
il mondo, caro! lo, per esempio, se mi sentissi
meglio; andrei di nuovo in giro per la primavera.
E, quanto al mistero, è anzi meglio dà sgomento al
cuore e meraviglia, pure anche questa paura fa
allegrezza al cuore: «Tutto è in Te, Signore, e io
stesso sono in Te, accoglimi! ». Non mormorare,
giovane, è tanto più bello che ci sia il mistero -
soggiunse intenerito.
Dostoevskij Il pellegrino Makarij in L'adolescente
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Postato da: giacabi a 15:54 |
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mistero, dostoevskij
L’esigenza del mistero
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E' la stessa irrinunciabile
esigenza dell'uomo ad esprimersi con la voce, con le parole, con i segni ad avere a che fare con quello che noi chiamiamo mistero. E' un'esigenza indipendente da ogni progetto e da ogni ipotesi di una sua concreta realizzazione, è qualcosa che sta prima che centra con la vita stessa, con la sua originaria struttura. Per questo le forme e le metafore che da questa irrinunciabile esigenza son create, sono strettissimamente legate al mistero, al mistero della vita stessa. Anche al teatro. Giovanni Testori
grazie ad: annina
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Postato da: giacabi a 17:37 |
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mistero, testori
Il Mistero
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"A una maggiore conoscenza si accompagna un più insondabile e meraviglioso mistero, che spinge a penetrare ancora più in profondità"
Feynman
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Postato da: giacabi a 22:01 |
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mistero
Il mistero
***
«- Che cos'è il mistero? Tutto è mistero, amico mio, in tutto, c'è il mistero di Dio. In ogni albero, in ogni filo d'erba è racchiuso questo mistero. Se un uccellino canta, o se tutte le stelle splendono in folla di notte in cielo, è sempre lo stesso identico mistero. E il mistero più grande è in quello che aspetta l'anima dell'uomo all'altro mondo. é così amicio mio! ».
Dostoevskij, l’adolescente
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Postato da: giacabi a 14:13 |
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mistero, dostoevskij
Il mistero cristiano
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Il mistero cristiano non è un muro contro il quale l'intelligenza si frange, ma un mare dove l'intelligenza si perde.
Gustave Thibon
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Postato da: giacabi a 14:32 |
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mistero, thibon
La voce la passione l’ansia di Lui
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Varigotti, 24 settembre 1946
[...]Perché sei proprio come questo mare: immenso ed arcano, che sempre lo senti dire un suo misterioso pensiero profondo, che capisci, ma non sai ridirtelo a te stesso con parole comprensibili e determinate; questo mare che ora è calmo ed a stento l’odi appena ansare sulla riva e sembra che sogni, e dopo poche ore è tutto tribulato ed ansimante ed appassionato, e non sai il perché - … ma calmo od agitato, silenzioso od irato, il mare ha ogni giorno ed ogni istante un minimo comun denominatore, un significato base unico ed inesorabile, che è la sua grandezza: il senso travolgente di una immane aspirazione all’infinito, al mistero infinito. Così l’anima tua, fratello ed amico dell’anima mia: così la tua vita, nelle vicissitudini angosciose o serene che s’incalzano apparentemente senza motivo: c’è una voce, una passione, una agonia che sta alla base di tutto: ed è la voce la passione l’ansia di Lui, Felicità, Bellezza, Bontà Suprema, che ha fatto come effimeri esemplari di Sé anche il cuore di nostro padre e di nostra madre. E le esperienze della vita ad altro non possono servire che a farcene sentire sempre più profondo, travolgente, esclusivo il bisogno: soprattutto ed è per questo che esse sono la più grande benedizione. Tuo don Luigi
lettera scritta da don Giussani a don Angelo Majo e pubblicata nel libro L. Giussani, Lettere di fede e di amicizia, San Paolo, 1997
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Postato da: giacabi a 16:27 |
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dio, mistero, giussani
Il Mistero
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La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; è la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza.
Albert Einstein
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Postato da: giacabi a 14:00 |
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einstein, mistero
Il comportamento dell'essere umano più intelligente nei confronti di Dio
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«Lei crede nel Dio di Spinoza?», Einstein rispose così: «Non posso rispondere con un semplice si o
no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi
siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta
biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino
sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il
bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma
non
conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell'essere
umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo
meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però
comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati
pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il
panteismo di Spinoza, ma
ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è
il primo filosofo che tratta il corpo e l'anima come un'unità e non come
due cose separate»
Brian, Einstein a life, Wiley, New York 1996, p. 127).
***
Quando
un giorno a Princeton Martin Buber, ebreo anch'egli e conoscente di
Einstein da quarant'anni, insistette perché egli rivelasse il suo credo
religioso, il padre della Relatività rispose: «Lo
sforzo che noi [fisici] possiamo fare è solo tirare le sue linee dietro
di lui. Più a fondo uno penetra nei segreti della natura, maggiore
diventa il rispetto che si prova per Dio».
Thomas F. Torrance
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Postato da: giacabi a 08:28 |
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dio, einstein, mistero
L'essenza della religione
Albert Schweitzer
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Postato da: giacabi a 09:19 |
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mistero, schweitzer
IL Mistero affascina l’uomo più di ogni altra cosa
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“Provava
compassione per lui; le faceva veramente pena vederlo: le faceva tanta
pena. Lui, per parte sua, non la guardava neppure: ma il motivo era che
non provava piacere a far questo. Non provava per lei la minima affezione, neppure un briciolo e così non c'era da stupire che neanche la guardasse. E
adesso non voleva più possederla, di notte: questo era il peggio; o era
la miglior prova che non provava più alcun affetto per lei. Lei
soltanto era così sciocca da occuparsi ancora di questo miserevole
soggetto. Quando era coricata la notte, piagnucolava tutta sola e non
provava neppure più piacere a far questo. Strano... Non avrebbe mai creduto che le potesse accadere qualche cosa di simile. Che
cosa poteva fare per riconquistarlo? Come avrebbe potuto sloggiare
-quel crocifisso e far si che Barabba tornasse ad essere Barabba? Essa
non sapeva in che modo si scaccino gli spiriti. Non aveva la più
lontana idea di ciò e quello era uno spirito potente e pericoloso; lei ben lo capiva, ne aveva quasi paura, sebbene, per il solito, non fosse donna paurosa.
Si poteva capire, pensando a Barabba, quanto quello fosse potente, giacché s'era impossessato di un tipo grande e forte come lui, che prima d'allora sapeva vivere da solo.
Non ci si poteva raccapezzare. Né c'era da stupire che se ne avesse paura. Certo doveva essere una forza straordinaria perché era di uno che era stato messo sulla croce.
Ma
no, non che avesse paura. Ma non le piaceva la gente crocifissa. Non
erano niente per lei. Essa aveva un corpo grande e sviluppato a dovere e chi le piaceva era Barabba. Barabba quando era lui.”
Par Lagerkvist “Barabba” Città Armoniosa
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Postato da: giacabi a 20:22 |
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mistero, lagerkvist
La scienza porta al Mistero
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" Religione e scienza non si escludono, ma si completano e si condizionano a vicenda. E la prova è rappresentata dal fatto che proprio i più grandi scienziati di tutti i tempi erano penetrati da profonda religiosità ".
Max Planck (fisico, 1858 - 1947)
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Postato da: giacabi a 21:31 |
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mistero, plank
La scienza porta al Mistero
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" Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi ".
Galileo Galilei (1564 - 1642)
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Postato da: giacabi a 21:28 |
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mistero, scienza - articoli
La scienza porta al Mistero
***
" Questa
notte io fui assorbito dalla meditazione della natura. Ammiravo il
numero, la disposizione, la corsa di quei globi innumerevoli.
Ma
ammiravo ancor più l’Intelligenza infinita che presiede a questo vasto
meccanismo. Dicevo a me stesso: Bisogna essere ben ciechi per non
restare estasiati a questo spettacolo, sciocchi per non riconoscerne
l’Autore, pazzi per non adorarlo ".
Newton (matematico e fisico, 1643 - 1723)
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Postato da: giacabi a 21:24 |
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mistero, newton
La scienza porta al Mistero
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" L’opinione
corrente che io sia un ateo si basa su un grosso errore. Chi la deduce
dalle mie teorie scientifiche, non le ha comprese ".
" La
mia religione consiste nell’umile adorazione di un Essere infinito
spirituale di natura superiore che rivela se stesso nei piccoli
particolari che noi possiamo percepire con i nostri sensi deboli e
insufficienti ".
" La scienza senza la religione è paralitica; la religione senza la scienza è cieca ".
" Senza
la religione l’umanità si troverebbe oggi ancora allo stato di
barbarie... E’ stata la religione che ha permesso all’umanità di
progredire in tutti i campi ".
" Credo in un Dio personale, e posso dire con coscienza che nella mia vita non ho mai accondisceso ad una concezione ateistica ".
Albert Einstein (fisico, 1879 - 1955)
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Postato da: giacabi a 21:14 |
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einstein, mistero
L'uomo è un mistero
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L'uomo è un mistero, un mistero che bisogna risolvere, e se trascorrerai tutta la vita cercando di risolverlo non dire che hai perso tempo. Io studio questo mistero perché voglio essere un uomo"
Dostoevskij
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Postato da: giacabi a 10:01 |
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mistero, dostoevskij
Il più grande matematico italiano di fronte al Mistero
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Questo intervento introduce già l’ultima domanda che volevo proporre, che torna sul titolo del Meeting “La verità è il destino per il quale siamo stati fatti”. Con la scienza indubbiamente, si cerca una verità, si cerca qualcosa di vero. Diceva Weiskoppf: “Ogni
vero scienziato intuisce un senso, consciamente o inconsciamente. Se
così non fosse, non andrebbe avanti con quel fervore, così come fra gli
scienziati, nella ricerca di qualche cosa che egli chiama verità.” D’altra parte noi non siamo mai soddisfatti da risposte parziali, tendiamo inevitabilmente a una verità esauriente. Qual
è allora, secondo, voi il rapporto che c’è tra una verità scientifica
(matematica, fisica, ecc.), quindi una verità parziale e provvisoria, e
il nostro bisogno profondo, ultimo, umano di una verità ultima, di una
verità come “destino”?
Enrico Bombieri :
"Forse
il modo migliore, per me, di rispondere a questa difficile domanda è di
spiegare le ragioni per cui ho accettato di partecipare a questo
incontro. La matematica, per me, è la scienza più bella perché tratta della logica, della ragione. Ma da molti anni mi sono reso conto che la matematica non è tutto quanto, perché ci sono cose molto più importanti.
Noi
viviamo sulla Terra, su questo bellissimo pianeta, nella comunità degli
uomini e questo viene prima. Perché senza di voi presenti, tutta la
matematica che faccio non avrebbe molto significato.
Quindi ho deciso di venire e sentire, a imparare, cosa pensano altre
persone che stanno passando la loro vita studiando questi problemi, ma
in maniera diversa da come li studio io, perché da loro posso imparare
qualcosa di nuovo.
La verità scientifica è una cosa che sempre cambia, nel senso che più impariamo, più il nostro concetto di verità cambia.
All’inizio, per esempio, si pensava che la Terra fosse piatta, perché
se uno non si muove da casa vede un orizzonte piatto. Ma quando ci si
comincia a muovere, e si impara di più, ci si accorge che ci sono delle
difficoltà con l’idea di una Terra piatta e allora si pensa che sia
rotonda; ma poi non è perfettamente rotonda, e così via. Quindi
la conoscenza, la verità scientifica è soggetta a cambiamenti. Quando
diventa falsità? Quando uno insiste a non voler accettare quella che è
l’evidenza, quando uno si rifiuta di esaminare, di riesaminare quello
che sa. A questo punto le cose diventano difficili e la verità sparisce.
Si
parla anche della verità in senso assoluto. La mia considerazione
personale è che la verità in senso assoluto non la possiamo raggiungere
da soli, e quindi c’è un elemento supremo, c’è Dio che viene da noi, che
giunge da noi, ci aiuta a comprendere queste cose. Con questa speranza
uno va avanti e continua a cercare la verità"
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Postato da: giacabi a 22:02 |
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mistero, verità
La bellezza del mistero
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La cosa più bella che possiamo provare è il misterioso. E' fonte di tutte le vere arti e scienze.
ALBERT EINSTEIN What I believe.
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Postato da: giacabi a 14:30 |
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einstein, mistero
I brividi di Darwin
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“quando penso alla complessità dell'occhio umano e alla somma di condizioni indispensabili ,per arrivarci mi vengono i brividi”
C. Darwin
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Postato da: giacabi a 14:21 |
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bellezza, mistero
Il Mistero
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"La
mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo.
Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il
dono"
"La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca" "La mia religione consiste di un'umile ammirazione per l'illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole" "Tanto più avanza l'ulteriore evoluzione del genere umano, tanto più certo mi sembra quel sentiero verso la genuina religiosità che non si adagia sulla paura della vita, sulla paura della morte e sulla fede cieca" "Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dell'Universo si manifesta uno spirito - uno spirito di gran lunga superiore a quello dell'uomo, e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili"
“Il
sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un
entusiastico stupore di fronte all'armonia della legge naturale, che
rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa,
tutto il sistematico pensiero e l'azione del genere umano non ne sono
che un riflesso completamente insignificante”
“la cosa più incomprensibile dell'universo è che esso sia comprensibile”
ALBERT EINSTEIN |
Postato da: giacabi a 15:55 |
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einstein, mistero
Il Mistero
***
La più bella e profonda emozione che possiamo provare è il senso del mistero:
sta qui il seme di ogni arte, di ogni vera scienza. Chiunque crede che
la sua vita e quella dei suoi simili sia priva di significato, è non
soltanto infelice, ma appena appena capace di vivere. La preoccupazione
dell’uomo e del suo destino deve sempre costituire l’interesse
principale di tutti gli sforzi tecnici; non dimenticatelo mai, in mezzo
ai vostri diagrammi e alle vostre equazioni.
Chi non ammette l’insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato.
.Albert Einstein.
a P.
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Postato da: giacabi a 14:46 |
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einstein, mistero
Come si arriva al “cuore”
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« Al cuore si arriva comunemente, non passando per la ragione, bensì
passando per l'immaginazione, e ciò mediante le impressioni dirette da
testimonianze dei fatti e degli eventi, mediante la storia ...Dopo tutto l'uomo non è un animale che ragiona, esso è un animale che vede, sente, contempla, agisce ...Religione
è stato sempre un termine sinonimo di rivelazione. Essa non si è mai
presentata come una deduzione di ciò che si conosce; non si è mai
presentata come il frutto di una asserzione di ciò che noi andiamo
credendo. La religione non è
mai stata lasciata: in balia dei capricci di una conclusione, essa si è
sempre rivelata come una buona novella, una storia od una visione »
J. H. Newman
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Postato da: giacabi a 13:54 |
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mistero, giussani
Al di fuori del rapporto col Mistero: la rassegnazione
***
«Al di fuori del rapporto con Dio, o comunque dell' attesa e della ricerca di tale rapporto, l'unica altra alternativa possibile è una squallida e ottusa rassegnazione; ed è a questa desolante "uscita di sicurezza" che molti si piegano per sopravvivere. I più forti di carattere, e quelli che stanno meglio socialmente ed economicamente, diventano cinici; e tutti quanti tendono a fuggire questa tragedia, che incombe ai margini di ogni loro gesto e iniziativa, con la distrazione: che può andare dal divertimento in senso banale, all'impegno professionale, alla passione scientifica o alla lotta politica »
Don Giussani : Interviste a Luigi Giussani Jaca Book Milano
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Postato da: giacabi a 13:43 |
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mistero, giussani
La realtà è incomprensibile senza il Mistero
***
“Eliminato Dio come punto sorgivo e come legge del reale, la realtà è divenuta incomprensibile, sfuggente, e in essa il fattore che dovrebbe esserne il punto di autocoscienza: l’io. Così che su tale confusione l’unica energia che apparentemente consente la naturale propensione degli uomini al mettersi insieme e al comunicare sembra essere quella garantita dal potere, nella duplice flessione di moda omologante e di strumentalizzazione. Il tragico sentimento di questo scacco è
testimoniato in modo commovente e chiaro in tutte le più alte opere
dell’ingegno artistico e filosofico della nostra età: una testimonianza
in cui convivono il senso tragico del vivere e in cui, a volte, emerge
la grande malinconia per un significato e per una presenza (per Dio) di cui si intuisce l’esistenza, ma di cui si ignora il volto e la dimora”
Giussani: (Alla ricerca del volto umano, p. 12).
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Postato da: giacabi a 21:15 |
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nichilismo, mistero, giussani
Domandare è la ricchezza di chi non ha niente
***
«Vieni, Signore,
e non permettere che io ritorni alla monotonia alle insignificanze di tutti; anzi, fammi essere un cuore che non lascia tregua al cuore dì nessuno». Prima di tutto, coloro che avvicinerai - chiunque siano - li guarderai e, guardandoli, gli fisserai il cuore; e loro sentiranno che, guardandoli, tu gli fissi il cuore; allora si ribelleranno, faranno tutti gli scherzi per liberarsi da questo laccio e mentiranno contro di te per potersene liberare.
Invece tu devi chiedere; di fronte al Mistero c'è una sola cosa che l'uomo che viene dal niente, nudo come uscì dal ventre dì sua madre, può fare: domandare
-è la differenza del bambino dall'animale: chiede-, pregare,domandare,
domandare di entrar sempre più nel Mistero, di affondare sempre più nel
Mistero……
Non so come dirlo in un altro modo, ma domandare è la ricchezza di chi non ha niente. Di nostro cosa abbiamo? La potenza di chi non ha niente è il domandare. Come san Giovanni quando ha posto la testa sul cuore di Gesù nell'ultima cena: era un domandare
Don Giussani Si può vivere(veramente?!)così- BUR
a P.
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Postato da: giacabi a 18:41 |
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preghiere, mistero, giussani
Gesù Cristo:
il Mistero incarnato
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"Ora la storia di Cristo è semplicemente un mito vero: un mito che agisce su di noi come gli altri (miti), ma con la tremenda differenza che questo è davvero avvenuto
[...]. Cioè, le storie pagane sono Dio che esprime Se stesso attraverso
la mente dei poeti, facendo uso delle immagini che vi
ha trovato, mentre il cristianesimo è Dio che esprime Se stesso attraverso quello che chiamiamo "realtà".
C. S. Lewis
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Postato da: giacabi a 11:28 |
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dio, mistero, gesù, lewis
La ricerca dell’Infinito
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“ Gli amanti che passano la vita insieme non sanno dire che cosa vogliono l'uno dall'altro.
Non si può certo credere che solo per il commercio dei piaceri carnali essi provano una passione così ardente a essere insieme. È allora evidente che l'anima di ciascuno vuole altra cosa che non è capace di dire, e perciò la esprime con vaghi presagi, come divinando da un fondo enigmatico e buio.”
Platone - Simposio, 192 c-d
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Postato da: giacabi a 18:20 |
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platone, mistero, senso religioso
LA PREGHIERA:
l’urlo verso il Mistero
che si faccia Presenza
***
“Ah, miei piedi nudi, che camminate
sopra la sabbia del deserto! Miei piedi nudi, che mi portate là dove c'è un'unica presenza e dove non c'è nulla che mi ripari da nessuno sguardo! […] Bene. E cosa dire di me? Di me, che sono dove ero, e ero dove sono, automa di una persona reale mandato nel deserto a camminare per essa? IO SONO PIENO DI UNA DOMANDA A CUI NON SO RISPONDERE. […] Perché guardo fisso davanti a me, come vedessi qualcosa? […] E perché l'urlo, che, dopo qualche istante, mi esce furente dalla gola, […] È un urlo che vuol far sapere, in questo luogo disabitato, che io esisto, oppure, che non soltanto esisto, ma che so. È un urlo in cui in fondo all'ansia si sente qualche vile accento di speranza; oppure un urlo di certezza, assolutamente assurda, dentro a cui risuona, pura, la disperazione.
Teorema (1968) - Pier Paolo Pasolini
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Postato da: giacabi a 07:18 |
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pasolini, mistero
Il Mistero
***
Il pioppo
Vibra nel vento con tutte le sue foglie
il pioppo severo: spasima l'anima in tutte le sue doglie nell'ansia del pensiero: dal tronco in rami per fronde si esprime tutte al ciel tese con raccolte cime: fermo rimane il tronco del mistero, e il tronco s'inabissa ov'è più vero.
Clemente Rebora
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