PREGHIERA DI SANT'ANSELMO
***
Ti prego, Signore, fa' che io gusti attraverso l'amore
quello che gusto attraverso la conoscenza. Fammi sentire attraverso l'affetto ciò che sento attraverso l'intelletto. Tutto ciò che è Tuo per condizione fa' che sia Tuo per amore. Attirami tutto al Tuo Amore. Fai Tu, o Cristo, quello che il mio cuore non può. Tu che mi fai chiedere, concedi. |
Postato da: giacabi a 21:07 |
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preghiere
Domandare è la ricchezza di chi non ha niente
***
«Vieni, Signore,
e non permettere che io ritorni alla monotonia alle insignificanze di tutti; anzi, fammi essere un cuore che non lascia tregua al cuore dì nessuno». Prima di tutto, coloro che avvicinerai - chiunque siano - li guarderai e, guardandoli, gli fisserai il cuore; e loro sentiranno che, guardandoli, tu gli fissi il cuore; allora si ribelleranno, faranno tutti gli scherzi per liberarsi da questo laccio e mentiranno contro di te per potersene liberare.
Invece tu devi chiedere; di fronte al Mistero c'è una sola cosa che l'uomo che viene dal niente, nudo come uscì dal ventre dì sua madre, può fare: domandare
-è la differenza del bambino dall'animale: chiede-, pregare,domandare,
domandare di entrar sempre più nel Mistero, di affondare sempre più nel
Mistero……
Non so come dirlo in un altro modo, ma domandare è la ricchezza di chi non ha niente. Di nostro cosa abbiamo? La potenza di chi non ha niente è il domandare. Come san Giovanni quando ha posto la testa sul cuore di Gesù nell'ultima cena: era un domandare
Don Giussani Si può vivere(veramente?!)così- BUR
a P.
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Postato da: giacabi a 18:41 |
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preghiere, mistero, giussani
IL MIO VOLTO
***
Mio Dio, mi guardo ed ecco scopro
che non ho volto; guardo il mio fondo e vedo il buio senza fine. Solo quando mi accorgo che tu sei, come un’eco risento la mia voce e rinasco come il tempo dal ricordo. Perché tremi mio cuore? Tu non sei solo, tu non sei solo; amar non sai e sei amato, e sei amato; farti non sai e pur sei fatto, e pur sei fatto. Come le stelle su nei cieli, nell’Essere tu fammi camminare, fammi crescere e mutare, come la luce che cresci e muti nei giorni e nelle notti.
«Ricordo
perfettamente come andò. C'era un raduno. Era un brutto periodo, per
me, di crisi. Ricordo l'esperienza di quei momenti, dove arrivavano
quelle parole. Ecco che cos'è una canzone, che cos'è un'ispirazione: è
come vedere, c'è un momento in cui tu vedi. Allora esprimi: ma non
esprimi qualcosa come fossero tue vaghezze, bensì è qualcosa come una
testimonianza, come un riconoscimento di una evidenza, ecco». Dicci di
quel raduno. «Ero andata lì piena del mio vuoto, non avevo nulla, non
ero niente. Sentii don Giussani parlare di Dio, di
Cristo. Mi sono accorta che prendevo consistenza, che il mio essere
prendeva forma mano a mano che il mio sguardo si posava lì. Ho appuntato
subito quella cosa: quella sofferenza, e quell'accadere». Renato Farina (tracce novembre 1993)
Adriana Mascagni racconta come sono nati i primi canti nel movimento
.................................................................. a
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Postato da: giacabi a 21:33 |
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canti, preghiere
Il silenzio e la parola
***
Padre celeste!
In molti modi tu parli a un uomo:
Tu, l'unico che ha sapienza e intelligenza,
vuoi tuttavia renderti comprensibile a lui.
Tu parli anche quando taci;
perché parla anche colui che tace, per provare l'amato;
parla anche colui che tace affinché l'ora del capire
sia tanto più intima quando essa verrà.
Padre celeste, non è forse così?
Oh, quando tutto tace,
quando un uomo se ne sta solo e abbandonato
e più non sente la tua voce,
allora forse è per lui come se la separazione
dovesse essere eterna.
Oh, nel tempo del silenzio,
quando un uomo languisce nel deserto
e non sente la tua voce:
allora è forse per lui come se essa
fosse quasi del tutto svanita.
Padre celeste, è ben questo il momento del silenzio
dei confidenziali colloqui.
Così fa' che sia benedetto anche questo tuo silenzio
come ogni parola che tu rivolgi all'uomo;
che egli non dimentichi che tu parli anche quando taci.
Donagli, mentre è in attesa di te,
la consolazione di capire che tu taci per amore,
così come parli per amore;
di modo che, sia che tu taccia o parli,
sei sempre il medesimo Padre...
Soren Kierkegaard
a P.
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Postato da: giacabi a 14:10 |
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preghiere, kierkeergaard
Tutto è per noi Cristo
***
Tutto è per noi Cristo.
Se desideri medicare le tue ferite,
egli è medico.
Se bruci di febbre,
egli è la sorgente ristoratrice.
Se sei oppresso dalla colpa,
egli è la giustizia.
Se hai bisogno di aiuto,
egli è la forza.
Se temi la morte,
egli è la vita.
Se desideri il cielo,
egli è la via.
Se fuggi le tenebre,
egli è la luce.
Se cerchi il cibo,
egli è il nutrimento.
quanto è buono il Signore;
felice l'uomo che spera in lui
(Sant'Ambrogio)
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Postato da: giacabi a 15:18 |
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preghiere, gesù
La Preghiera
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«Pregare per qualche cosa o per qualcuno» scandì lentamente Calahorra «è una cosa molto, molto pericolosa. Si è sempre ascoltati. E mai nessuno sa veramente quello che sta chiedendo. Non domanderei mai nulla senza aggiungere: “Se
è la tua volontà”, “Se è per il mio bene” o qualcosa di simile.
Naturalmente, talvolta Dio dice “no” alle nostre preghiere… È tutta
un’apparenza. Quando lo fa, il Suo “no” in qualche modo si trasforma in un torrente di grazie per un altro, spesso per tanti altri. Non c’è nulla al mondo di simile a una preghiera inesaudita».
Louis de Wohl, da L'ultimo crociato
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Postato da: giacabi a 09:23 |
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preghiere
A pregare si impara pregando
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“Certo bisogna imparare a pregare. E a pregare si impara pregando, come si impara a camminare camminando.”
Teresa d’Avila
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Postato da: giacabi a 08:12 |
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preghiere
La preghiera
" Datemi la forza di fare immediatamente il mio dovere, tutti i giorni, e di diventare cosi un eroe e un santo. Il piacere ci logora, il lavoro ci fortifica... Conosci le gioie di una vita aspra e prega, prega senza sosta. La preghiera è riserva di forza ".
C. Baudelaire
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Postato da: giacabi a 07:22 |
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baudelaire, preghiere
Preghiera alla Madonna
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«Ecco il luogo del mondo dove tutto diviene facile,
Abbiamo perso il gusto dei discorsi
Non abbiamo più altari se non i vostri.
Non sappiamo nient’altro che una preghiera semplice»
[è stato benedetto e confermato, io credo, specialmente da una cosa: il Santo Rosario].
[perché la perseveranza finale è il dono più grande e così si domanda l’ultimo posto nel vostro purgatorio]
Charles Peguy pellegrinaggio a Chartres
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Postato da: giacabi a 21:02 |
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preghiere, peguy
Preghiera
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Tu hai chiamato Tu hai chiamato: Signore, accorro Signore, accorro e sosto sui gradini del tuo trono. Arso d'amore mi brilla così affettuoso e doloroso il tuo sguardo nel cuore: Signore, vengo. Ero perduto, ebbro e barcollante, sprofondato, eletto all'inferno e al tormento, tu stavi lontano: il tuo sguardo indicibilmente commovente mi ha spesso colpito: ora vengo con gioia. Sento orrore dell'abisso tenebroso del peccato, e non voglio guardare indietro. Non posso lasciarti, nelle notti orrende, triste io guardo a te e ardo di abbracciarti. Sei così dolce, fedele e tutto amore qui dentro il cuore, cara immagine del Salvatore di chiunque ha peccato! Sazia il mio desiderio di immergere ogni mio volere e desiderio dentro il tuo amore, di aderir tutto a te.
FRIEDRICH NIETZSCHE poesia giovanile
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Postato da: giacabi a 21:31 |
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preghiere, nietzsche
SONETTO “A DIO”
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Da le oscure latebre del mio core
D’induramento piene e di follia
Elevai la mia voce a te, o Signore,
non sprezzare, o Signor, la voce mia.
Ed in questo feral di notte errore
deh’ de ’l vero di te m’apri la via
e fai che a ‘l fin su questa tenebria
arridan giorni di più bel candore.
Io sempre te amerò, Bontà infinita,
incomprensibil santa Unità Trina,
fonte di verità, fiume di vita.
E la dolce pietà de la divina
Madre difenderà l’alma contrita
da la terribil mondana ruina.
Giosuè Carducci (aveva 13 anni) Castagneto, maggio 1848
Molti anni dopo Carducci ritrovò questo scritto ed allora vi aggiunse una postilla:
«E
voglio notare, sempre a mio ricordo e a mio conforto, quando nelle ore
del dolore e della sventura, che purtroppo sento che amareggiano la mia
vita, rileggerò queste pagine, che non composi già questo sonetto a
tavolino a furia di cassature, ma mentre da una finestra della mia casa
vagheggiavo una di quelle care sere di maggio che tanto parlano al cuore
della prima gioventù, ed ispirato dalla campana che suonava la prima
ora di notte. Ed infatti ognun vedrà che la prima quartina è una
imitazione del “De profundis”. E mi
ride l’anima quando ripenso che io mossi la mia poesia da Dio, da quel
Dio che mi ha dato quest’anima sensibile e sdegnosa di cui lo ringrazio
sempre; da quel Dio che io dovevo poi dimenticare e anche oltraggiare
negli anni miei più belli, per correr dietro a pazze larve di virtù
affettata e di gioie false e vili. Ei mi perdoni, oppur mi visiti con la
sventura e con dolori e con quelle cure che sotto apparenze tranquille
mi rodono sempre l’anima».
Giosuè Carducci
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Postato da: giacabi a 13:59 |
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preghiere, carducci
Preghiera
***
O Dio Onnipotente,
allontana da me ogni proposito di vanagloria,
ogni appetito di lusinga per me stesso,
ogni invidia, ogni cupidigia, ogni ingordigia.
ogni accidia e lascivia, ogni accesso d’ira,
ogni sete di vendetta,
ogni auspicio o godimento del male altrui,
ogni diletto nel provocare l’ira e la rabbia altrui,
ogni compiacimento nel biasimare o denigrare chiunque sia preda di afflizione o di calamità.
E donami, o Signore, un animo umile, leale, quieto, mite, paziente, caritatevole, gentile, affabile e pietoso, che in ogni gesto e in ogni parola e in ogni mio pensiero, assapori lo Spirito Santo benedetto.
S.Tommaso Moro
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Postato da: giacabi a 13:41 |
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preghiere, stommaso
Conducimi tu, luce gentile
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Conducimi tu, luce gentile,
conducimi nel buio che mi stringe,
la notte è scura, la casa è lontana,
conducimi tu, luce gentile.
Tu guida i miei passi, luce gentile,
non chiedo di vedere assai lontano,
mi basta un passo, solo il primo passo,
conducimi avanti, luce gentile.
Non sempre fu così, te non pregai
perché tu mi guidassi e conducessi,
da me la mia strada io volli vedere,
adesso tu mi guidi, luce gentile.
Io volli certezze, dimentica quei giorni,
purché l’amore tuo non m’abbandoni,
finché la notte passi tu mi guiderai
sicuramente a te, luce gentile.
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Postato da: giacabi a 14:29 |
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preghiere, newman
A Dio
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Ancora una volta, prima che m'avvii
con lo sguardo rivolto innanzi io levo solitario a te le mani, chiedendoti rifugio, a te cui alzo nel profondo cuore grandi altari solenni perché la voce tua sempre mi chiami, lassù risplende profondamente incisa la parola: al Dio sconosciuto.
Ed io son suo, anche se son rimasto
fino a quest'ora fra le schiere empie; io son suo, e sento le catene che mi voglion portare alla battaglia, sicché, se fuggo, mi costringono a servirlo.
Ti voglio conoscere, o Sconosciuto,
che afferri la mia anima, che la mia vita sconvolgi come una tempesta, o Inafferrabile, eppure a me congiunto, voglio conoscerti e servirti
Nietzsche: poesia giovanile del 1864, dedicata a Dio
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Postato da: giacabi a 13:01 |
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preghiere, nietzsche
Rispondimi
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Quante ore nella vita abbiamo noi
Passano in silenzio e non lo sai Non te lo chiedi mai, io si Non guardarmi rispondimi E quanti cambiamenti e mutazioni Guardo il tuo corpo nudo E' stato mio lo spazio di un minuto Quanti altri volti storie avremo noi Rispondimi E le stelle e cieli toccheremo noi Rispondimi Mi sento un poco solo come te Ma tu difendimi Dalle monotonie e banalità Da questa specie di spavento che ci prende e se ne va Ma che ci cambia tutti dentro ma come fa Come si fa Rispondimi Come si fa rispondimi Non accendere la luce stiamo bene qua Così da soli in mezzo alla città La senti l'energia...i tuoi occhi Ma non mi guardi più Rispondimi Rispondimi Ma fallo sempre con sincerità senza buttarti via, senza paura senza ipocrisia Un amore è amore anche se non ha domani Rispondimi fai come se non ti avessi amato mai Rispondimi Mi sento un poco sola come te Ma tu difendimi dalle monotonie e banalità da questa specie di spavento che mi prende e se ne va E che ci cambia tutti dentro ma come fa Come si fa Rispondimi Come si fa Rispondimi... Rispondimi... |
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Postato da: giacabi a 08:13 |
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preghiere
Signore, non è così facile sfuggirTi
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« Signore, non è così facile sfuggirTi
e s'egli non viene a Te attraverso ciò che è chiaro,
giunga a Te per quello che è oscuro;
e se non viene a Te attraverso ciò che è diretto,
giunga a Te per quello che è indiretto,
e attraverso ciò che è semplice;
Attraverso ciò che è in lui numeroso, e laborioso e confuso
E se desidera il male,
sia un male tale che possa essere compatibile solo col bene,
E se desidera il disordine,
un tal disordine che implichi la scossa
e il crollo delle muraglie che gli sbarravano la salvezza,
Questo dico a lui e a codesta moltitudine ch'è con lui che egli coinvolge oscuramente.
Poiché egli è di quelli che possono salvarsi
solo salvando tutta la massa che prende a loro forma dietro di loro.
E già Tu gli avevi insegnato il desiderio
ma egli non sa ancora nulla di ciò che è essere desiderato».
P. Claudel La scarpina di raso
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Postato da: giacabi a 21:20 |
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preghiere, gesù, claudel
Preghiera
***
Dai il meglio di te...
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico NON IMPORTA, AMALO Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici NON IMPORTA, FA' IL BENE Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici NON IMPORTA, REALIZZALI Il bene che fai verrà domani dimenticato NON IMPORTA, FA' IL BENE L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo NON IMPORTA, COSTRUISCI Se aiuti la gente, se ne risentirà NON IMPORTA, AIUTALA Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE Madre Teresa di Calcutta |
Postato da: giacabi a 16:45 |
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preghiere, madre teresa
Preghiera
***
DANTE
Inno alla Vergine
(Paradiso, XXXIII, vv. 1 – 21)
Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ’l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se’ a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ’ mortali,
se’ di speranza fontana vivace.
Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate
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Postato da: giacabi a 09:14 |
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preghiere, dante
consiglio
***
Niente ti turbi,
niente ti spaventi.
Tutto passa,
Dio non cambia.
La pazienza
ottiene tutto.
Chi ha Dio
ha tutto.
Dio solo basta.
Teresa di Gesù
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Postato da: giacabi a 10:47 |
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preghiere, steresina
LA PREGHIERA
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Per mostrarvi il potere della preghiera e le grazie che essa vi attira dal cielo, vi dirò che è soltanto con la preghiera che tutti i giusti hanno avuto la fortuna di perseverare. La preghiera è per la nostra anima ciò che la pioggia è per la terra.
Concimate una terra quanto volete, se manca la pioggia, tutto ciò che
farete non servirà a nulla. Così, fate opere buone quanto volete, se non
pregate spesso e come si deve, non sarete mai salvati; perché la
preghiera apre gli occhi della nostra anima, le fa sentire la grandezza
della sua miseria, la necessità di fare ricorso a Dio; le fa temere la
sua debolezza.
Il
cristiano conta per tutto su Dio solo, e niente su se stesso. Sì, è per
mezzo della preghiera che tutti i giusti hanno perseverato... Del resto, ci accorgiamo noi stessi che appena
trascuriamo le nostre preghiere, perdiamo subito il gusto delle cose
del cielo: pensiamo solo alla terra; e se riprendiamola preghiera,
sentiamo rinascere in noi il pensiero e il desiderio delle cose del
cielo. Sì, se abbiamola fortuna di essere nella grazia
di Dio, o faremo ricorso alla preghiera, o saremo certi di non
perseverare per molto tempo nella via del cielo.
In secondo luogo, diciamo che tutti i peccatori debbono, senza un miracolo straordinario che accade rarissimamente, la loro conversione soltanto alla preghiera.
Vedete santa Monica, ciò che fa per chiedere la conversione di suo
figlio: ora essa è al piede del suo crocifisso a pregare e piangere; ora
si trova presso persone che sono sagge, per chiedere il soccorso delle
loro preghiere. Guardate lo stesso sant'Agostino, quando volle
seriamente convertirsi... Si, per
quanto fossimo peccatori, se avessimo fatto ricorso alla preghiera e se
pregassimo come si deve, saremmo sicuri che il buon Dio ci
perdonerebbe.
Ah!, fratelli miei, non
meravigliamoci del fatto che il demonio fa tutto ciò che può per farci
tralasciare le nostre preghiere, e farcele dire male; è che capisce
molto meglio di noi quanto la preghiera è temibile nell'inferno, e che è
impossibile che il buon Dio possa rifiutarci ciò che gli chiediamo per
mezzo della preghiera...
Non
sono né le lunghe né le belle preghiere che il buon Dio guarda, ma
quelle che si fanno dal profondo del cuore, con un grande rispetto ed un
vero desiderio di piacere a Dio. Eccovene
un bell'esempio. Viene riferito nella vita di san Bonaventura, grande
dottore della Chiesa, che un religioso assai semplice gli dice: «Padre,
io che sono poco istruito, lei pensa che posso pregare il buon Dio e
amarlo?».
San
Bonaventura gli dice: «Ah, amico, sono questi principalmente che il
buon Dio ama di più e che gli sono più graditi». Questo buon religioso,
tutto meravigliato da una notizia così buona, va a mettersi alla porta
del monastero, dicendo a tutti quelli che vedeva passare: « Venite,
amici, ho una buona notizia da darvi; il dottore Bonaventura m'ha detto
che noi altri, anche se ignoranti, possiamo amare il buon Dio quanto í
dotti. Quale felicità per noi poter amare il buon Dio e piacergli, senza
sapere niente!».
Da questo, vi dirò che non c'è niente di più facile che i1 pregare il buon Dio, e che non c'è nulla di più consolante.
Diciamo che la preghiera è una elevazione del nostro cuore verso Dio. Diciamo meglio, è il dolce colloquio di un bambino con il padre suo, di un suddito con il suo re, di un servo con il suo padrone, di un amico con il suo amico, nel cui cuore depone i suoi dispiaceri e le sue pene.
(Omelia per la V domenica dopo Pasqua)
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Postato da: giacabi a 06:37 |
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preghiere
Preghiera
***
O
Dio, mandaci dei folli, che si impegnino a fondo,che dimentichino, che
amino non soltanto a parole,che si donino per davvero sino alla fine.
Abbiamo
bisogno di folli, di irragionevoli, di appassionati,capaci di tuffarsi
nell'insicurezza: l'ignoto sempre più spalancato della povertà.
Abbiamo bisogno dei folli del presente, innamorati della semplicità,
amanti della pace, liberi dal compromesso, decisi a non tradire mai,obbedienti e insieme spontanei e tenaci, forti e dolci.
O Dio, mandaci dei folli.
(Padre Lebret)
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Postato da: giacabi a 21:38 |
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preghiere
Cielo stellato
***
Nell'ombra azzurra, brulicar di stelle.
Non lume ai campi. Tutto lumi il cielo.
E più gli occhi v'immergo, e più s'accresce
quel tremolio, quel palpito, quel folle
moltiplicarsi d'astri: -e Più mi perdo
nell'infinita vastità del coro
che d'angelici accordi empie gli spazi.
O stelle, e quando mai fui così vostra
come in quest'ora?
L'una canta: «Vieni»:
e l'altra: « Vieni»: e tutte: « Vieni, vieni,
anima innamorata della morte
ch'è vita eterna». -Or io vi prego, o stelle,
che alcuna fra di voi scenda stanotte
a raccoglier di me ciò che la terra
non può rapirmi; e via di fuoco in fuoco
mi porti al Dio che mi creò: ch'io possa
mirare il Volto e ascoltar la Voce.
Ada Negri
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Postato da: giacabi a 13:53 |
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preghiere, negri, senso religioso
La Preghiera !
***
Com'è facile vivere con te, Signore!
Com'è facile credere in te!
Quando il mio intelletto confuso
Si ritira o viene meno,
Quando gli uomini più intelligenti
Non vedono al di là di questa sera
E non sanno che fare domani,
Tu mi concedi la chiara certezza
Che esisti e ti preoccupi
Perché non vengano sbarrate
Tutte le vie che portano al bene.
Sulla cresta della gloria terrena
Io mi volto indietro stupito
A guardare la strada percorsa
Dalla disperazione a questo punto
Donde fu dato a me comunicare
All'Umanità un riflesso dei tuoi raggi.
Dammi quanto è necessario
Perché continui a rifletterli.
E per quello che non riesco a fare,
So che tu hai destinato
Altri a compierlo."
A. J. SOLGENITSIN, La preghiera, da Incontri e scontri con Cristo, Ferro Ediz., Milano
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Postato da: giacabi a 09:16 |
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preghiere, solzenicyn
Rimorso
***
Vita, dono di Dio: che ho dunque fatto
di te? Che folle e vana attesa è dunque
la mia, se ti posseggo, anima e senso,
corpo e pensiero, unico bene?
In nome di qual sogno t'offersi, per qual fede
a perderti fui pronta, a chi passai
la tua fiaccola ardente? Sol per questo
data mi fosti: e adesso è tardi, o vita.
Quando, misera e sola, innanzi al Padre
sarò, che gli dirò, qual luce in terra
avrò lasciata, a gloria sua?
Ma forse ancora è tempo di donarti, o dono
di Dio. Fin ch'io respiri, ancora è tempo.
Ada Negri
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Postato da: giacabi a 21:44 |
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preghiere, negri
Preghiera
***
Irradiare Cristo
Caro Gesù, aiutami a diffondere la Tua fragranza ovunque vada,
inonda la mia anima con il Tuo Spirito e la Tua Vita.
Penetra e possiedi tutto il mio essere,
così completamente che la mia vita non sia che un riflesso luminoso della Tua.
Risplendi attraverso di me, e sii così presente in me,
che ogni anima con cui vengo a contatto sperimenti
la Tua presenza nella mia anima.
Che alzino gli occhi e vedano non più me, ma Gesù soltanto!
Rimani con me, e allora comincerò a risplendere come Tu risplendi;
risplendere in modo da essere luce per gli altri.
La luce, o Gesù, proverrà tutta da Te;
niente di essa sarà mia.
Sarai Tu a risplendere sugli altri attraverso di me.
Fa’ che, così, io ti lodi nel modo che più ami:
risplendendo di luce su coloro che sono attorno a me.
Fa’ che ti annunci senza predicare,
non a parole, ma con l’esempio,
con una forza che trascina,
con l’influenza benevola di ciò che faccio,
con la pienezza tangibile dell’amore che il mio cuore porta per Te. Amen.
CARDINALE JOHN HENRY NEWMAN
|
Postato da: giacabi a 20:26 |
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preghiere, newman
LA PREGHIERA (1928)
***
Come dolce prima dell'uomo
Doveva andare il mondo.
L'uomo ne cavò beffe di demòni,
La sua lussuria disse cielo,
La sua illusione decretò creatrice,
Suppose immortale il momento.
La vita gli è peso enorme
Come liggiù quell'ale d'ape morta
Alla formicola che la trascina.
Da ciò che dura a ciò che passa,
Signore, sogno fermo,
Fa' che torni a correre un patto.
Oh! rasserena questi figli.
Fa' che l'uomo torni a sentire
Che, uomo, fino a te salisti
Per l'infinita sofferenza.
Sii la misura, sii il mistero.
Purificante amore,
Fa' ancora che sia scala di riscatto
La carne ingannatrice.
Vorrei di nuovo udirti dire
Che in te finalmente annullate
Le anime s'uniranno
E lassù formeranno,
Eterna umanità,
Il tuo sonno felice.
Giuseppe Ungaretti
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Postato da: giacabi a 12:28 |
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preghiere, ungaretti
CREDO NELLA PREGHIERA
***
Credo che la preghiera non è tutto ma che tutto deve cominciare dalla preghiera: perchè l'intelligenza umana è troppo corta e la volontà dell'uomo troppo debole; perchè l'uomo che agisce senza Dio non dà mai il meglio di sè stesso. Credo che Gesù Cristo dandoci il "Padre nostro" ci ha voluto insegnare che la preghiera è amore. Credo che la Preghiera non ha bisogno di parole, perchè l'amore non ha bisogno di parole. Credo che si può pregare tacendo, soffrendo, lavorando, ma il silenzio è preghiera solo se si ama, la sofferenza è preghiera solo se si ama, il lavoro è preghiera solo se si ama. Credo che non sapremo mai con esattezza se la nostra è preghiera o non lo è. Ma esiste un test infallibile della preghiera: se cresciamo nell'amore, se cresciamo nel distacco dal male, se cresciamo nella fedeltà alla volontà di Dio. Credo che impara a pregare solo chi impara a tacere davanti a Dio. Credo che impara a pregare solo chi impara a resistere al silenzio di Dio. Credo che tutti i giorni dobbiamo chiedere al Signore il dono della preghiera, perchè chi impara a pregare, impara a vivere.
CONSERVAMI
UN CUORE FANCIULLO
O Maria, Madre di Dio,
conservami un cuore di fanciullo,
puro e trasparente come acqua di sorgente;
ottienimi un cuore semplice
che non assapori le tristezze;
un cuore magnifico nel donarsi,
tenero nella compassione;
un cuore fedele e generoso
che non dimentichi nessun beneficio
e non serbi rancore per il male.
Forma in me un cuore dolce e umile,
che ami senza esigere di essere riamato,
contento di scomparire in un altro cuore
davanti al tuo divin Figlio;
un cuore grande e indomabile
che nessuna ingratitudine chiuda
e nessuna indifferenza stanchi;
un cuore tormentato dalla gloria di Gesù Cristo,
ferito dal suo amore,
e la cui ferita non guarisca
che in cielo.
P. Grandmaison
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Postato da: giacabi a 17:48 |
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preghiere
Sant’Efrem il Siro
Preghiera nella vecchiaia.
***
«Ecco
che la mia vita declina di giorno in giorno e crescono i miei peccati. O
Signore, Dio delle anime e dei corpi, Tu conosci la mia debolezza.
Concedimi, Signore,
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Postato da: giacabi a 15:51 |
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preghiere
Preghiera di San Tomaso d'Aquino Mio Dio, non dimenticarti di me, quando io mi dimentico di te. Non abbandonarmi, Signore, quando io ti abbandono. Non allontanarti da me, quando io mi allontano da te. Chiamami se ti fuggo, attirami se ti resisto, rialzami se cado. Donami, Signore, Dio mio, un cuore vigile che nessun vano pensiero porti lontano da te, un cuore retto che nessuna intenzione perversa possa sviare, un cuore fermo che resista con coraggio ad ogni avversità, un cuore libero che nessuna torbida passione possa vincere. Concedimi, ti prego, una volontà che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, una vita che ti piaccia, una perseveranza che ti attenda con fiducia e una fiducia che alla fine giunga a possederti. San Tommaso d'Aquino |
Postato da: giacabi a 10:22 |
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preghiere, stommaso
PREGHIERA PER QUANDO
SI È TRISTI E STANCHI
Le due grazie che il Signore dona sono:
la tristezza e la stanchezza.
La tristezza perchè mi obbliga alla memoria e la stanchezza perchè mi obbliga alle ragioni per cui faccio le cose. Fà, o Dio, che una POSITIVITA' TOTALE guidi il mio animo, in qualsiasi condizione mi trovi, qualunque rimorso abbia, qualunque ingiustizia senta pesare su di me, qualunque oscurità mi circondi, qualunque inimicizia, qualunque morte mi assalga, perché Tu, che hai fatto tutti gli esseri, sei per il bene. Tu sei l'ipotesi positiva su tutto ciò che io vivo. (Mons. Luigi Giussani) |
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